Criosauna: fa davvero bene al corpo?

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La Criosauna che, nel significato letterale del termine, significa “cura con il freddo” sfrutta le proprietà benefiche del ghiaccio per strutturare una terapia che agisce a livello biologico permettendo di aumentare l’eliminazione dei radicali liberi dannosi per l’organismo.

Vediamo più nel dettaglio come funziona.

Criosauna

Il motivo per cui è stato scelto il ghiaccio come elemento fondante di questa innovativa terapia è che ha la capacità di apportare numerosi vantaggi se utilizzato in modo corretto. Per elencarne alcuni, è un ottimo analgesico naturale che, posto a diretto contatto con la pelle, scatena una reazione di ipotermia che rallenta il passaggio e l’esplicazione esterna del dolore. Ha anche la capacità di placare il gonfiore dovuto ad una storta od una forte botta e di rilassare i muscoli in caso di gravi sforzi in quanto a certe temperature i muscoli non riescono a rimanere contratti.

Già da molto tempo il ghiaccio è stato messo in commercio in varie forme proprio per tamponare immediatamente e temporaneamente situazioni di emergenza, si pensi solo al ghiaccio istantaneo, facilissimo da trasportare e pratico e vitale all’occorrenza. La criosauna ha lo scopo di far confluire in un unico trattamento tutti i benefici sopra elencati.

Criosauna: come funziona

La criosauna viene svolta nebulizzando all’interno di un cilindro d’acciaio azoto liquido ad una temperatura che raggiunge anche i -196 gradi centigradi.

Il soggetto che effettua la terapia entra nel cilindro e viene immerso quasi completamente (viene lasciata fuori la testa) in questo vapore gelido per pochi minuti (comunque non più di due o tre). Il paziente deve indossare solo biancheria intima, calze e guanti per proteggere le appendici più delicate del corpo.

Doveroso è un interessante parallelo storico: la criosauna sembra quasi personificare una rilettura in chiave moderna e sofisticata degli antichissimi bagni di ghiaccio, sfruttati già in tempi remoti con vasche assai più rudimentali e temperature certamente più “umane”.

Un ritorno al passato per un futuro innovativo.

Tutti i benefici

L’immersione nella nube di azoto liquido provoca conseguenze istantanee nel corpo umano perché questo, per natura, se si sente minacciato dalle condizioni termiche, innesca meccanismi di difesa immediati. Così il tremendo shock termico della criosauna ha un duplice scopo:

  • Obbliga il corpo ad una vasocostrizione totalizzata per difendersi dal freddo glaciale (che non esiste in natura)
  • Successivamente vi è l’effetto opposto ovvero ad una vasodilatazione massiva, una volta che il “pericolo” è terminato ed il corpo torna lentamente alla normalità (processo che occupa almeno una trentina di minuti).

Questa operazione “forzata” ha la capacità di apportare un flusso sanguigno molto più elevato rispetto a quello che quotidianamente scorre nei vasi sanguigni e questa reazione provoca una crescita fino all’80% dell’ossigeno all’interno delle cellule. L’ossigeno disintegra i radicali liberi e avvolge quasi completamente l’infiammazione consentendo una guarigione assai accelerata rispetto alla normale degenza.

Così in caso di traumi muscolari, contratture, infiammazioni di articolazioni, tendini o distorsioni ha la capacità di diminuire considerevolmente il periodo di ripresa.

Negli ultimi tempi la criosauna è stata sperimentata anche in campo sportivo.
Pare infatti che dopo incredibili sforzi fisici dovuti ad allenamenti che provocano estremo stress all’organismo, abbia la capacità di alleviare la stanchezza ed il dolore e permettere al corpo di essere operativo e ristorato in breve tempo (meccanismo utile se si parla di sportivi professionisti). Questa pratica inoltre pare che riduca il rischio di infortuni futuri rafforzando i muscoli e le articolazioni.

Criosauna: funziona davvero?

Nel 2014 è stata resa nota una ricerca scientifica sulla rivista Expert review of Clinical immunology che ha effettuato esperimenti volti a dimostrare in concreto i benefici dell’apporto di basse temperature all’organismo umano. Il risultato finale dell’esperimento ha comprovato con una certa fondatezza che la crioterapia ha ridotto considerevolmente la malattia in pazienti affetti da artrite reumatoide. Si trovano dimostrate anche le funzionalità antinfiammatorie, analgesiche, di rilassamento muscolare e ristoro dopo situazioni di forte stress fisico.

Nell’ultimo periodo però la criosauna è finita per aggiungere alle sopra citate utilizzazioni in campo medico/sportivo, una ruolo di “trattamento di bellezza”. Soprattutto negli Stati Uniti infatti, viene utilizzata per scopi dimagranti o di ringiovanimento e addirittura per problemi legati al calo sessuale e al miglioramento dell’umore. Queste ultime funzionalità non sono assolutamente dimostrate.

Provocando poi un violento shock termico è assolutamente sconsigliabile praticare la criosauna “con leggerezza” come se fosse un normale massaggio rilassante o una pratica senza rischi.

È consigliabile invece rivolgersi al proprio medico di fiducia prima di effettuare questo trattamento soprattutto per chi soffre di scompensi a livello di pressione sanguigna. Una raccomandazione importante è, una volta che il medico ha dato il via per la pratica, rivolgersi solo a strutture specializzate e ufficiali.