Frequenza cardiaca a riposo: valori standard e problematiche

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La frequenza cardiaca rappresenta il numero di pulsazioni che il cuore esegue in un determinato lasso di tempo.

Questo battito viene identificato come una vera e propria vibrazione del cuore oppure monitorandone i suoi cambiamenti attraverso le alterazioni sanguigne. La misurazione delle contrazioni avviene tenendo conto di un arco temporale specifico e per questo si parla di battiti o pulsazioni al minuto. La misurazione della frequenza cardiaca è considerato il maggior valore di vitale importanza poiché la sua funzione è strettamente collegata alla funzionalità vitale del cuore. Un aumento o una diminuzione dei battiti cardiaci può essere una risposta fisiologica dell’organismo per regolare la pressione sanguigna in reazione a determinati stimoli.

Invece, se dovessero esserci delle importanti sollecitazioni che modificano le pulsazioni bisognerebbe trattarle come sintomi di una patologia.

Frequenza cardiaca a riposo: cos’è?

Crescendo ogni organismo umano ha una fisiologica diminuzione della frequenza cardiaca sia a riposo che sotto sforzo. Questo succede perché il sangue viene pompato dal cuore al resto del corpo a una potenza minore quando questo si sviluppa e diventa adulto a differenza di quando si è più piccoli.

Tenere sotto controllo la frequenza cardiaca a riposo è un accertamento importatissimo per capire lo stato di salute delle persone. In genere in un organismo inattivo il cuore di una persona adulta pulsa tra le 60 e le 90 volte al minuto. Se si scende sotto questa soglia e fino alle 50 pulsazioni si può parlare di bradicardia che però non richiede particolari attenzioni. Se invece il battito cardiaco è più lento di 50 bpm ci potrebbero essere dei problemi e bisognerebbe tenere controllato questo fastidio.

Sono numerosi i casi di sportivi con battiti inferiori a riposo ma per questa categoria di persone non costituisce un rischio in quanto è causato dal maggiore allenamento a cui è sottoposto il cuore. Quando i battiti superano i 90 bpm e fino ai 100 si può parlare ancora di un valore tutto sommato normale ma è quando supera questo numero che si possono verificare problemi legati all’ipotiroidismo o all’anemia, soprattutto se ciò accade durante il sonno.

Inoltre oltre i 100 battiti al minuto del cuore si va incontro alla tachicardia che potrebbe causare numerosi problemi.

Quali sono le conseguenze?

Secondo numerosi studi in merito è stato stabilito che una frequenza cardiaca a riposo più alta è una tra le prime cause di morte per problemi cardiaci in tutta la popolazione mondiale anche in assenza di altre malattie croniche. Avere quindi una frequenza cardiaca alta a riposo porta ad una minore aspettativa di vita per la popolazione e soprattutto per chi soffre di malattie all’apparato cardio circolatorio rappresenta un fattore di rischio molto elevato.

Un uomo che ha una frequenza cardiaca a riposo superiore ai 90 bpm sviluppa la possibilità di morire per problemi legati al cuore fino a cinque volte superiore a un organismo sano. Questo per le donne è ancor più accentuato poiché il cuore femminile è per anatomia diverso a quello maschile seppur avendo le stesse caratteristiche.

Come tenerla sotto controllo?

Per poter aiutare l’organismo a tenere sotto controllo la frequenza cardiaca a riposo, oltre all’utilizzo di medicinali prescritti dai medici competenti, ci sono dei piccoli accorgimenti che tutti possono adottare quotidianamente.

Infatti, è clinicamente dimostrato che svolgere un’attività fisica intensa e continuativa favorisca la diminuzione dei battiti cardiaci sia nel momento dell’allenamento che a riposo. Questo perché un cuore allenato è più elastico e resiste maggiormente agli sforzi fisici che quotidianamente si compiono. Cambiare quindi le proprie abitudini di allenamento e di attività fisica possono portare a un incremento del benessere generale dell’organismo. Inoltre anche la dieta ha un importanza vitale per abbassare i livelli di battiti del cuore.

Infatti numerosi studi dimostrano come seguire una dieta sana e ben equilibrata aiutino il cuore a rimanere in salute. Per chi vive una vita sedentaria e sregolata dal punto di vista alimentare sarà quindi più probabile incappare in problematiche cardiache.