Non è solo infestante: le proprietà benefiche della Portulaca Oleracea

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Di probabili origini asiatiche (anche se alcuni sostengono le origini sud americane), La Portulaca Oleracea era utilizzata come erba medicinale già nell’antico egitto mentre durante il Medioevo era coltivata nei Paesi Arabi e nel Bacino del Mediterraneo, soprattutto in Spagna.

In Arabia Saudita, Emirati Arabi e Yemen, sono coltivate diverse varietà di portulaca della sottospecie sativa. Ottima anche in cucina, infatti negli Emirati Arabi la varietà coltivata è reperibile in molti negozi di ortaggi per essere utilizzata come insalata.

Nelle regioni dell’Italia meridionale la portulaca, raccolta negli orti come spontanea, veniva venduta dagli ambulanti durante gli anni 1950 – 1960.

Portulaca oleracea: tutte le proprietà e utilizzi

  • La portulaca è ricca di antiossidanti, in particolare vitamina A sotto forma di beta-carotene, vitamina C (21mg/100gr), magnesio (68mg/100gr), potassio (494mg/100gr), ferro (2mg/100gr), calcio (65mg/100gr) e tracce di altri nutrienti tra cui vitamine E, B1, B2 e B3, folati, fosforo, sodio, zinco, rame, selenio e manganese.

  • Possiede solo 20 calorie per 100 grammi, il che la rende uno degli alimenti più nutrienti al mondo.
  • Ha inoltre un buon apporto di acidi grassi essenziali omega-3, sotto forma di ALA (acido alfa-linolenico).
  • Contiene anche tracce di EPA (acido eicosapentaenoico), una acido grasso essenziale omega-3 che si trova generalmente solo negli alimenti di origine animale come i pesci grassi. 100 grammi di portulaca conterrebbero 1 mg di EPA.

    Questo tipo di acido grasso è biologicamente più attivo rispetto agli ALA, e di solito non si trova nei vegetali che crescono a terra.

  • Possiede un elevato contenuto di proteina cruda e di polisaccaridi idrosolubili, una buona tolleranza alla salinità e una discreta capacità di accumulo di metalli pesanti (disintossicante).

La portulaca è quindi un’erba officinale e medicinale conosciuta sin dall’antichità, alla quale si attribuiscono, tra le altre, proprietà

  • depurative,
  • dissetanti
  • diuretiche
  • anti-diabetiche

Viene consigliata per curare diarrea, vomito, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.

Uso esterno

La sua ricchezza di mucillagine (circa il 40% sul peso secco), che è considerata un emolliente naturale, la rende adatta a realizzare impacchi con cui si curano: acne e eczemi, pelle arrossata e punture di insetti.

Nella cucina tradizionale italiana

Detta anche porcellana o porcacchia, è una pianta appartenente alla famiglia Portulacaceae e al genere Portulaca, è commestibile, viene usata in cucina fin dall’antichità anche nel nostro paese:

  • Nella cucina napoletana era un tempo raccolta insieme alla rucola e venduta da ortolani ambulanti e utilizzata tra gli ingredienti dell’insalata.

  • Nella cucina toscana, viene utilizzata per fare un tipico piatto povero estivo, la panzanella.
  • Nella cucina romana, chiamata porcacchia, appartiene a quel misto di varie verdure che sono consumate crude in insalata sotto il nome di misticanza o insalata di mescolanza.
  • Nella cucina siciliana, ‘a purciddana è usata per la preparazione di insalate crude oppure con verdure lesse. Altro uso è quello di preparare piccola frittelle di Purciddana.
  • Nella cucina pugliese, in particolare nella tradizione contadina di Bisceglie, viene usata come insalata insieme ai pomodorini tipici.

Caratteristiche per riconoscere la Portulaca Oleracea

La portulaca è un’erba molto comune, ama i terreni lavorati, umidi e morbidi, per questo motivo la ritroviamo spesso negli orti domestici e campi. Un’erba officinale che nasce spontanea dappertutto nel nostro Paese, dunque è sufficiente cercarla per trovarla.

Alcuni la considerano infestante, tuttavia non è esclusa la possibilità di coltivarla nell’orto domestico, essendo oltretutto di facile cura.

Le sue caratteristiche morfologiche principali sono i fusti rossastri e carnosi.

È una pianta tappezzante, dato che ha un portamento molto particolare: i fusti crescono orizzontalmente al terreno.

Il colore delle foglie si differenzia da quello dei fusti e si presenta con una gradevole tonalità di verde chiaro. La forma delle foglie è cilindrica e hanno un particolare ciuffetto di piccolissimi peli bianchi.

I fiori sono piccolini, pentapetali, a forma di piccole rose, si schiudono al sole per poi chiudersi al tramonto. Il colore dei fiori è variabile: bianco-narciso, giallo-arancio, rosa, rosso- porpora.

I frutti a capsula, contengono piccoli semi.