Calorie pop corn: tutti i valori nutrizionali

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Il pop corn rappresenta il connubio classico, tra relax e intrattenimento.

È lo snack più pratico e veloce da accompagnare al cinema assieme a una bibita gassata, ma può anche essere comodamente preparato a casa, in occasione di una serata più intima o con gli amici. In ogni caso, sebbene non sia considerato un alimento particolarmente “rischioso” per la dieta, il pop corn è sempre mais. Quindi anche un uso eccessivo può influire sul peso e sulla salute. Vediamo come il mais influisce sulla nostra vita.

Calorie Pop Corn

I pop corn sono il risultato finale di un processo fisico determinato dallo scoppio dei chicchi di mais. Si possono condire a piacimento con sale o burro.

In Italia, poiché considerati uno snack salato, vengono accompagnati con il sale, mentre negli Stati Uniti e in alcuni stati del Nord Europa, sono anche dolci e vengono spesso serviti anche caramellati, con burro e zucchero.

I chicchi del mais appartengono di solito alla varietà Everta e sono costituiti da una quantità interna di umidità che influisce sul rivestimento esterno del chicco, detto pericarpo. Come avviene per altri alimenti, il riscaldamento fa letteralmente bollire l’acqua interna, comportando un lieve aumento della pressione.

L’innalzamento della pressione determina un’improvvisa esplosione, che porta all’esterno la parte interna del seme. Questa parte viene definita endosperma amidaceo ed esce dal chicco, dando al pop corn il suo classico aspetto.

Il modo più sano per gustare questo alimento è al naturale, ovvero privo di grassi. In questo modo può essere classificato, dal punto di vista dei valori nutrizionali, come elemento semplice e anche “sano”. Il mais è comunque una fonte prevalente di carboidrati.

In particolare l’amido che raggiunge il 77%, contro un esiguo 2% di zuccheri.

Proteine e grassi rappresentano il 16% circa del peso rispettivamente e anche la quantità di fibra alimentare è relativamente bassa. Il mais del pop corn è una fonte di vitamine del gruppo B: tiamina, riboflavina e niacina. Ma contiene anche sali minerali come ferro, potassio, calcio e fosforo. Ciononostante il pop corn risulta un alimento piuttosto calorico, pari quasi a una porzione da 70 g di pasta al pomodoro.

Secondo uno studio dell’American Chemical Society, è stato rilevato come il mais scoppiato al naturale sia un ottimo snack. Questo grazie alla giusta combinazione di polifenoli e fibre entrambi presenti in buona quantità soprattutto nella cuticola. La naturale combinazione tra bibita e popcorn rappresenta il consumo di una quantità di grassi pari a quella che dovrebbe essere assunta da un adulto nell’arco di tre giorni. In questo quadro entrano in scena le calorie: un secchiello maxi come quelli che si trovano al cinema contiene più di un etto di pop corn.

È stato calcolato che 100 g pop corn equivalgono a 378 calorie, 4,2 g di grassi, 78 di carboidrati. Basta questo per mettere a rischio una sana dieta alimentare.

Nonostante la qualità di fibre e potassio, mangiare tanti pop corn, magari dopo aver cenato o pranzato, rappresenta un eccesso inutile e dannoso per l’organismo.

Il mais fa ingrassare

Il granoturco è un cereale integrale, perché contiene una buona percentuale di fibra, che aiuta la regolarità intestinale e che è di fondamentale importanza durante la dieta. Il mais è sostanzialmente uno dei elementi principali della cucina, specie quella mediterranea, i cui pilastri sono rappresentati da pasta, pane e pizza.

In questo straordinario universo gastronomico, il mais al naturale preserva la sua identità di alimento semplice, perché non contiene grassi saturi.

Ma il problema è riscontrabile nel suo quantitativo calorico.

Si parla di quasi 400 calorie per 100 grammi di prodotto. Si tratta di numeri alti per chi osserva una dieta con un apporto calorico modesto.

La moderazione nell’uso è come sempre la prima forma di prevenzione e questo vale anche quando ci si trova davanti una ciotola fumante di pop corn appena fatti e magari ben conditi.

Burro valori nutrizionali

Il burro, dal punto di vista nutrizionale sarebbe un ottimo alimento, perché viene estratto esclusivamente con mezzi fisici, alla stregua dell’olio extravergine di oliva.

Inoltre, nonostante quello che si pensa, il burro è un alimento facilmente digeribile. La sua particolare composizione di acidi grassi a corta catena, perché ricavato a temperature inferiori ai 23 °C, lo rendono una massa plastica, di consistenza solida.

La frazione grassa comprende, oltre a una frazione lipidica di trigliceridi e acidi grassi anche i fosfolipidi e gli steroli. Il quantitativo di colesterolo è ridotto rispetto alle vitamine liposolubili e le squalene.

La composizione della frazione lipidica è sostanzialmente identica a quella del latte. È per questo che, come il latte, il burro andrebbe consumato crudo. In questo modo il burro è altamente digeribile. Invece, consumato da fritto, esso si digrada arricchendosi di sostanze tossiche, oltre a risultare difficilmente digeribile.

Infine il burro è un prodotto di origine animale, per cui occorre consumarlo con una certa moderazione. Evita la combinazione di acidi grassi saturi che se uniti alle calorie di altri snack, determinano un mix non efficace per la salute.