Riposo, disturbi del sonno, insonnia e sonniferi: consigli e soluzioni

Condividi

Non c’è dubbio che il sonno, come tutte le nostre attività, sia modulato anche dal nostro atteggiamento emotivo e dai nostri stati d’animo.

Le principali cause dei problemi notturni, come l’insonnia o la parasonnia (il dormir male), sono per lo più di tipo emozionale, digestivo o neurologico. L’età avanzata o la depressione non sono elementi causali concreti. Esistono molteplici consigli e soluzioni per poter vincere i propri disturbi del sonno.

Riposo, disturbi del sonno, insonnia e sonniferi: consigli

Chi soffre d’insonnia, o dorme male, dovrebbe considerare diversi fattori:

  • Escludere la presenza di alterazioni funzionali o patologie correlate e, se ne vengono individuate, curarle efficacemente.

  • Considerare il proprio stile alimentare, ed eventualmente scoprire nuovi piaceri della tavola.
  • Liberarsi dall’ossessione del dover/voler dormire: l’addormentamento è una funzione dell’equilibrio tra attività parasimpatica e simpatica, una intensa attività cerebrale non fa altro che stimolarci e, quindi, svegliarci.
  • Evitare di prepararsi ad andare a letto con l’atteggiamento di chi si dispone ad un impegno o ad una sfida: il sonno è una dimensione emotiva, prima di altre cose, nelle quale il comparto simpatico del nostro sistema nervoso trova un accordo specifico con il comparto parasimpatico.

    (Ovvio che chi non riesce a dormire come vorrebbe pensa che parasimpatico sia il contrario di simpatico).
  • Se siete particolarmente eccitati per qualche motivo, se avete appena finito un impegno gravoso ed emotivamente intenso ecc. non fiondatevi a letto: non siete ancora disposti al sonno. Una volta constatato che non si riesce a dormire, restare tranquillo a letto, godendosi la comodità ed il riposo anche da svegli: visto che non riuscite a dormire, perché non prendersi comunque il piacere disponibile? Vi invito a scoprire che il restare svegli a letto, una volta che abbiate smesso di preoccuparvi di non riuscire a dormire, è molto più piacevole di rigirarsi tra le coperte sforzandosi di addormentarsi.

  • Assumere una posizione comoda che stimoli il sonno.
  • Evitare di “fare altro” (leggere, guardare la TV ecc) per ingannare il tempo: a meno che, naturalmente, non funzioni!
  • Una certa regolarità (nei ritmi, negli orari, nella cena ecc) può aiutare.
  • Non cercate di restare a letto, al mattino, per “recuperare” in modo forzato: se vi svegliate un’ora prima, alzatevi pure: spesso questo aiuta ad avere più voglia di riposare meglio la notte successiva.

  • Non vivete i momenti del riposo notturno come una “seconda vita“, diversa da quella diurna: ci sono molte meno differenze di quello che comunemente si creda. Se andate a dormire con l’idea che debba succedere qualcosa “di speciale”, che ci debba essere una discontinuità, si crea l’idea di un “evento” che non c’è.
  • Evitare farmaci come i sonniferi per eliminare i disturbi del sonno: creano assuefazioni, prendere medicine che inducono chimicamente una reazione non piace a nessuno, a meno che non si è costretti.

    Invece, è consigliato ricorrere a rimedi naturali come una tazza di tisana.

Il sonno non va “pensato”, non va desiderato, non va cercato: il sonno c’è, e basta. Cercare di indurre il proprio sonno con la forza di volontà, o con l’intensità del desiderio, è come cercare di comandare il proprio piacere quando si fa l’amore: è evidente, non funziona!