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Il 16 novembre rappresenta una data significativa, poiché verrà celebrata la giornata internazionale della dieta mediterranea. Questa iniziativa è stata ufficializzata dal Rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, l’Ambasciatore Maurizio Massari, durante un evento tenutosi il 2 dicembre presso l’ONU.
Durante l’apertura dell’evento, Massari ha messo in evidenza come la dieta mediterranea non sia solo un regime alimentare, ma un autentico stile di vita che promuove il benessere e la salute, riflettendo le ricchezze culturali dei territori che la adottano. Ha sottolineato l’importanza di diffondere il messaggio di questa giornata a livello globale, evidenziando il valore delle tradizioni alimentari locali e il loro contributo allo sviluppo sostenibile.
Un’iniziativa condivisa a livello internazionale
Il Presidente di Filiera Italia, Scordamaglia, ha espresso il suo sostegno all’iniziativa, inviando un video-messaggio in cui ha ringraziato gli operatori del settore per il loro impegno. Questo evento, moderato da Sara Roversi, ha visto la partecipazione di rappresentanti di organizzazioni internazionali come la FAO e l’UNESCO, entrambe impegnate nella promozione della dieta mediterranea come patrimonio culturale.
Il riconoscimento dell’UNESCO
Dal 2010, la dieta mediterranea è stata inserita nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, un riconoscimento che ne attesta il valore universale. Accademici e rappresentanti delle comunità che incarnano questa tradizione alimentare, come Pollica in Italia e Koroni in Grecia, hanno partecipato attivamente all’evento, contribuendo con le loro esperienze e conoscenze.
La dieta mediterranea: un modello di vita sano
Il concetto di dieta mediterranea è stato introdotto nel 1975 grazie a un libro del fisiologo americano Ancel Keys e di sua moglie, Margaret. Questa dieta non rappresenta solo una serie di alimenti, ma un modello di vita che valorizza la frugalità e la qualità degli ingredienti, tipica dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo.
Keys ha dimostrato, attraverso studi scientifici, che questo approccio alimentare è uno dei più salutari per l’essere umano. Solo nel 2017, Slow Food ha pubblicato la traduzione in italiano del suo lavoro, dal titolo “La Dieta Mediterranea: come mangiare bene e stare bene”, evidenziando l’importanza di questo stile di vita in un contesto moderno.
Oltre il marketing: un vero approccio alimentare
Spesso il termine “dieta mediterranea” viene utilizzato a fini promozionali, ma è fondamentale comprenderne il significato autentico. Non si tratta di una restrizione alimentare, ma piuttosto di un approccio integrato al cibo, che implica una relazione consapevole e rispettosa con l’alimentazione quotidiana.
Celebrazione dei sapori mediterranei
Il convegno si è concluso con una degustazione di prodotti tipici provenienti da diverse nazioni mediterranee, tra cui l’Italia, il Libano e il Marocco. Tra i prodotti italiani, l’azienda casearia Lioni ha rappresentato la tradizione gastronomica dell’Alta Irpinia, offrendo ai partecipanti un assaggio dei sapori autentici della nostra cultura.
La giornata internazionale della dieta mediterranea rappresenta dunque un’opportunità per riflettere su un modo di vivere che abbraccia la salute, il rispetto per l’ambiente e la valorizzazione delle tradizioni. È un invito a riconoscere e apprezzare l’importanza delle radici culturali e alimentari.



