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Negli ultimi anni, il panorama della sanità in Italia ha subito notevoli cambiamenti, con la farmacia che emerge come un attore chiave nel garantire accesso e qualità alle cure sanitarie. Secondo l’ultima edizione dell’Outlook Salute Italia di Deloitte, basata su un campione di 3.800 interviste, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) si trova a un bivio, oscillando tra l’innovazione digitale e la persistenza di problematiche strutturali.
La farmacia come presidio di salute
I dati raccolti rivelano un elevato grado di soddisfazione tra gli utenti, con l’84% degli intervistati che si dichiara contento dei servizi offerti dalla farmacia. Questo risultato conferma il suo ruolo di pilastro della sanità di base, soprattutto in un contesto in cui la prevenzione e l’accesso alle cure sono diventati temi cruciali.
Servizi diagnostici in crescita
Negli ultimi dodici mesi, il 37% della popolazione ha usufruito di prestazioni sanitarie in farmacia, un dato che segna una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, principalmente dovuta alla riduzione delle necessità legate all’emergenza Covid-19. Tuttavia, il gradimento complessivo rimane molto alto, con il 28% degli utenti che si dice “molto soddisfatto” e il 56% “abbastanza soddisfatto”. Tra i servizi più richiesti, le analisi del sangue si attestano al 30%, seguite da prestazioni di supporto per il SSN al 27% e da esami come ECG e Holter, con un incremento significativo del 26%.
Criticità e sfide emergenti
Nonostante il successo della farmacia, emergono anche alcune criticità che richiedono attenzione. Un dato preoccupante è la rinuncia alle cure, con circa un italiano su tre che ha dichiarato di aver evitato di cercare assistenza sanitaria. Le motivazioni di questa scelta sono principalmente economiche, con il 74% degli intervistati che ha indicato il costo come barriera principale all’accesso ai servizi. Questo fenomeno è in costante crescita, evidenziando una difficoltà crescente per le fasce di reddito più basse, dove la rinuncia si attesta al 43% rispetto al 20% delle fasce più alte.
Il calo delle attività di prevenzione
, è stato registrato un abbassamento generale nella partecipazione a programmi di prevenzione, con un calo di 8 punti percentuali rispetto all’anno precedente, portando il numero di fruitori al 45%. In particolare, le vaccinazioni hanno subito una flessione del 12%, un dato allarmante che richiede interventi strategici. La farmacia ha il potenziale per colmare queste lacune, offrendo servizi a costi contenuti e promuovendo campagne di screening per garantire un accesso equo alle cure.
Digitalizzazione e futuro della farmacia
Un altro aspetto fondamentale è l’accelerazione della trasformazione digitale nel settore sanitario. Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) sta guadagnando sempre più importanza, con un incremento nella sua diffusione e utilizzo. Attualmente, il 90% della popolazione conosce questo strumento, e il 49% degli intervistati lo ha utilizzato nell’ultimo anno. La farmacia, al pari del medico di medicina generale, svolge un ruolo cruciale come facilitatore digitale, aiutando i cittadini, in particolare quelli meno digitalizzati, ad accedere ai servizi online e a gestire le prenotazioni.
In conclusione, la farmacia si sta trasformando da semplice punto di vendita a un vero e proprio avamposto della salute pubblica. Con il suo potenziale di offrire servizi diagnostici, affrontare le sfide economiche e promuovere la prevenzione, la farmacia rappresenta una risorsa preziosa per il Servizio Sanitario Nazionale e per il benessere degli italiani.



