Come il teatro sostiene i caregiver nella loro esperienza

Un'iniziativa che trasforma l'esperienza dei caregiver in un'opportunità di crescita e condivisione.

Oggi più che mai, i caregiver familiari sono figure essenziali nel nostro tessuto sociale, ma spesso vengono messe in secondo piano. L’iniziativa CARE nasce proprio per restituire loro la dignità e la visibilità che meritano, utilizzando l’arte e il teatro come strumenti di espressione. Questo progetto triennale, promosso dall’associazione Zeroidee, offre un percorso innovativo per supportare i caregiver, creando uno spazio dove possano liberare le proprie emozioni e condividere esperienze comuni. Ti sei mai chiesto quanto sia difficile per chi si occupa di altri trovare un momento per sé?

Un progetto nato dall’esperienza personale

CARE affonda le radici in un dialogo sincero tra Daniela Fattori, che ha vissuto in prima persona le sfide legate all’assistenza del marito malato, e Klaus Martini, un attore e amico che ha scelto di accompagnarla in questo viaggio. Insieme hanno creato “Briciole”, un’opera teatrale che racconta la quotidianità di una famiglia in difficoltà, ponendo l’accento sull’urgenza di dare voce e supporto a chi si prende cura degli altri. Quante storie simili esistono intorno a noi, invisibili ma ricche di significato?

Il progetto CARE si sviluppa per esplorare e valorizzare il ruolo dei caregiver, spesso alle prese con un cambiamento radicale nella propria vita. Non si tratta solo di un’opportunità di espressione artistica, ma di un contesto di ascolto e formazione, dove possono riconoscere e condividere le proprie esperienze in un ambiente protetto. È un viaggio che invita a riflettere su quanto sia importante il supporto reciproco in questi momenti difficili.

Il laboratorio teatrale: un’esperienza trasformativa

Dal 2 settembre al 4 novembre, si svolgerà un laboratorio teatrale gratuito a Campoformido, dedicato a un massimo di 15 partecipanti. Ma non stiamo parlando di un semplice passatempo: si tratta di un vero e proprio percorso umano, in cui i caregiver possono esplorare e trasformare le proprie emozioni grazie a tecniche teatrali, scrittura scenica, improvvisazione e movimento. Hai mai pensato a quanto possa essere liberatorio esprimere ciò che si ha dentro?

Le sessioni si terranno ogni martedì, dalle 18 alle 20, in un’atmosfera di fiducia e intimità. La mancanza di finalità performative consente ai partecipanti di sentirsi liberi di esprimersi, creando un clima di supporto reciproco. Questo approccio mira a promuovere la consapevolezza e il benessere mentale dei caregiver, che affrontano quotidianamente sfide significative. È un’opportunità per ritrovare sé stessi in mezzo al caos.

Eventi aperti alla comunità: costruire una rete di sostegno

Ma il progetto CARE non si ferma qui. Si estende alla comunità locale, con eventi pensati per coinvolgere tutti. Il 17 ottobre, i partecipanti avranno l’opportunità di assistere a una lettura scenica di “Briciole”, interpretata da Klaus Martini e altri attori, seguita da una tavola rotonda il 9 novembre. Questi eventi sono un invito al dialogo tra caregiver, professionisti del settore e la comunità, per creare una rete di sostegno e consapevolezza attorno al valore della cura. Ti sei mai chiesto come si possa costruire una comunità più solidale?

Attraverso questa iniziativa, CARE non solo offre uno spazio per l’espressione artistica, ma si propone come modello di supporto sociale, evidenziando l’importanza di riconoscere e valorizzare il lavoro dei caregiver. In un’epoca in cui l’assistenza spesso rimane invisibile, l’arte diventa un potente strumento per dare voce a chi si occupa degli altri. Non è tempo di dare il giusto riconoscimento a queste persone straordinarie?

Scritto da Staff

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