Come scegliere il salmone di qualità per la tua tavola nel 2025

Acquistare salmone non è solo una questione di gusto, ma anche di salute. Ecco come scegliere il migliore!

Sei un amante del pesce? E chi non lo è! Tra i vari protagonisti delle tavole di tutto il mondo, il salmone si distingue per il suo sapore unico e i suoi innumerevoli benefici per la salute. Ma come fare a riconoscere un salmone di qualità quando sei al mercato? Non temere, ecco alcuni consigli che ti faranno diventare un esperto in un batter d’occhio!

Dimensioni delle fette

Partiamo dalle fette. Non tutte le fette di salmone sono create uguali! Le porzioni più piccole, infatti, provengono spesso dalla parte della coda del pesce, che tende a essere più salata. Al contrario, se trovi fette ampie e omogenee, puoi star certo che provengono dalla parte centrale, la più pregiata. Quindi, occhio alle dimensioni!

Colore del salmone

Un salmone di buona qualità ha un colore omogeneo, che può variare dal rosa chiaro al rosso intenso. Se noti bordi asciutti o colorazioni tendenti al giallo o marrone, è meglio lasciarlo lì. La lucentezza della carne è un altro segnale di freschezza: cerca sempre un salmone che brilli come se avesse appena fatto un tuffo nell’oceano!

Macchie scure e striature bianche

Attenzione alle macchie scure! La loro presenza può indicare sanguinamento o una lavorazione scadente. D’altra parte, le striature bianche, seppur meno evidenti, sono un segnale positivo: un salmone di alta qualità avrà meno grasso e sarà più saporito. Se trovi striature ampie, invece, potrebbe non essere il migliore della sua categoria.

L’etichetta: salmone pescato o allevato?

Passiamo ora a un punto cruciale: l’etichetta. Pescato o allevato? L’informazione è fondamentale! In base alla legge, le etichette devono indicare la provenienza del pesce e la specie. Se il salmone è selvaggio, sarà chiaramente segnalato, e questo è un segnale di alta qualità. Secondo Giorgio Donegani, tecnologo alimentare, il salmone selvaggio è più magro, con carni più compatte e saporite.

Affumicatura: caldo o freddo?

Ma non finisce qui! Parliamo ora dell’affumicatura, un processo che conferisce al salmone quel sapore inconfondibile. Può essere affumicato a caldo o a freddo, e ognuno ha le sue caratteristiche. L’affumicatura a caldo, ad esempio, intensifica il sapore, mentre quella a freddo conferisce una nota più delicata. E attenzione ai legni utilizzati: quercia e faggio sono ideali, mentre quelli resinosi possono rovinare il tutto.

La qualità del prodotto e il mercato

Infine, un occhio di riguardo va alla provenienza. Fai attenzione ai paesi di origine: Norvegia, Scozia e Canada sono noti per la loro tradizione di produzione di salmone di alta qualità. Con il boom dei consumi, alcuni paesi hanno iniziato a importare pesce per lavorarlo a scopo commerciale, ma senza le stesse garanzie di qualità. Fai sempre attenzione a dove acquisti il tuo salmone!

Insomma, scegliere un salmone di qualità richiede un po’ di attenzione, ma con questi suggerimenti, sarai in grado di fare acquisti più consapevoli. E ora, che ne dici di preparare un bel piatto di salmone? Buon appetito!

Scritto da Staff

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