Argomenti trattati
Nel contesto oncologico italiano, le stime indicano l’emergere di circa 390.000 nuovi casi di cancro. Questo dato, sebbene sostanzialmente stabile rispetto agli anni precedenti, offre spunti di riflessione significativi, soprattutto in merito alla mortalità, che ha mostrato una riduzione di circa 9% negli ultimi dieci anni. La presentazione del rapporto “I numeri del cancro in Italia 2025” da parte dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha messo in luce queste dinamiche cruciali.
Stabilità delle diagnosi oncologiche e miglioramenti nella mortalità
Il 18 è stata presentata la quindicesima edizione del rapporto, che ha rivelato un trend di stabilità nelle nuove diagnosi di tumore. La Commissione Europea ha notato un calo assoluto dei casi di cancro, con l’Italia che si distingue per risultati superiori alla media europea. Questo cambiamento è attribuibile sia alla diminuzione complessiva della popolazione sia a una significativa riduzione dei casi di tumore del polmone, specialmente tra gli uomini.
Un focus sulla mortalità
La riduzione della mortalità è un aspetto particolarmente rassicurante. Le neoplasie del polmone e del colon-retto hanno visto un calo rispettivamente del 24% e del 13% negli ultimi dieci anni. Questo trend positivo è accompagnato da un incremento della sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi per i tumori più comuni, come quello della mammella, che ha raggiunto l’86% rispetto all’83% della media europea.
Il ruolo fondamentale della diagnosi precoce
Un elemento cruciale nella lotta contro il cancro è la diagnosi precoce, che si è rivelata essenziale per abbattere i tassi di mortalità. Tra il 2025 e il 2025, si è registrato un aumento significativo nell’adesione ai programmi di screening, anche nelle regioni del Sud Italia. Tuttavia, nonostante i progressi, si osserva ancora un divario significativo nell’accesso alle cure tra il Nord e il Sud del Paese, in particolare per quanto riguarda gli interventi chirurgici.
Disparità territoriali nell’accesso alle cure
In particolare, molte pazienti del Sud Italia si trovano costrette a cercare cure in altre regioni per sottoporsi a chirurgia mammaria. Questo fenomeno evidenzia le disuguaglianze nel sistema sanitario, dove il miglioramento delle terapie ha aumentato il carico di lavoro per le strutture sanitarie, richiedendo un’attenzione particolare alla prevenzione.
Strategie del Piano Oncologico Nazionale
Il Piano Oncologico Nazionale 2025-2027 rappresenta una risposta strategica alle sfide attuali. Le misure proposte mirano a potenziare la prevenzione, promuovendo stili di vita sani e aumentando l’adesione agli screening. Parte delle risorse saranno destinate ad ampliare le fasce di età del programma di screening per i tumori al seno e al colon-retto, oltre a garantire la creazione di una rete per lo screening del tumore al polmone.
Impegni futuri e l’importanza della sorveglianza attiva
In aggiunta, l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza prevede l’introduzione di un programma di sorveglianza attiva per i tumori ereditari. Questi sviluppi sono essenziali per migliorare la qualità della vita e l’efficacia delle cure per i pazienti oncologici in Italia.
Affrontare il fenomeno del cancro richiede uno sforzo collettivo e coordinato, con un focus continuo sulla prevenzione e sull’abbattimento delle disuguaglianze territoriali per garantire un accesso equo alle cure.



