Immunoterapia per Allergie: Scopri un’Opzione Sottoutilizzata in Italia

L'immunoterapia allergene-specifica rappresenta una soluzione innovativa per migliorare significativamente la qualità della vita delle persone affette da allergie.

In Italia, milioni di persone convivono con il peso delle allergie, che si manifestano in forme diverse, come reazioni ai pollini, alla polvere o alle punture di insetti. Nonostante la disponibilità di una terapia efficace, l’immunoterapia allergene specifica, solo una percentuale ridotta dei pazienti ne fa uso. Questa situazione evidenzia la necessità di comprendere le ragioni per cui una soluzione capace di modificare il decorso della malattia non viene adottata più ampiamente.

Il fenomeno delle allergie in Italia

I dati forniti dal Ministero della Salute indicano che circa 12 milioni di italiani soffrono di allergie respiratorie. Le graminacee rappresentano il 70% delle allergie ai pollini. Secondo la Organizzazione Mondiale della Sanità, a livello globale sono circa 350 milioni le persone affette da tali disturbi. I sintomi più comuni comprendono starnuti, naso che cola, irritazione agli occhi e difficoltà respiratorie. Questi sintomi non solo riducono la qualità della vita, ma possono anche causare complicazioni gravi come l’asma.

Statistiche allarmanti sull’asma

In Italia, si registrano annualmente circa 300 decessi legati all’asma, molte delle quali potrebbero essere evitate con le cure adeguate. È preoccupante notare che, nonostante il numero di soggetti affetti, solo il 2% dei pazienti ricorre all’immunoterapia. La maggior parte continua a utilizzare farmaci sintomatici come antistaminici e corticosteroidi inalatori.

Immunoterapia: una terapia sottoutilizzata

Secondo fonti ufficiali, almeno 6 milioni di italiani potrebbero beneficiare dell’immunoterapia allergene specifica, che prevede l’assunzione di piccole dosi dell’allergene per desensibilizzare il sistema immunitario. Questo approccio innovativo non si limita a mascherare i sintomi, ma agisce direttamente sulla causa delle allergie, rendendo il corpo meno reattivo agli allergeni nel tempo.

Modalità di somministrazione e durata del trattamento

Le modalità d’intervento prevedono due opzioni: iniezioni o compresse sublinguali. Per le allergie ai pollini, il trattamento inizia solitamente in autunno o in inverno. Per allergie a acari e polvere, può essere avviato in qualsiasi momento dell’anno. L’età minima per iniziare il trattamento è di 5-6 anni. La durata media del ciclo terapeutico è compresa tra i 3 e i 4 anni, con una percentuale di successo che supera l’80%.

Barriere all’accesso e necessità di informazione

Nonostante i vantaggi dell’immunoterapia, l’accesso presenta difficoltà. I costi annuali oscillano tra i 500 e i 600 euro, spesso a carico del paziente. Solo alcune regioni offrono rimborsi, creando disparità che influiscono sulla salute pubblica e portano a un aumento delle visite al pronto soccorso.

La percezione degli allergici e il ruolo dell’informazione

Un’indagine recente ha evidenziato che solo il 22% degli intervistati considera l’allergologo come il professionista di riferimento per le allergie. Inoltre, il 53% dei partecipanti si sente poco informato riguardo le opzioni terapeutiche disponibili. Questo gap informativo si traduce spesso in un affidamento eccessivo al passaparola piuttosto che a fonti mediche qualificate.

Secondo il professor Andrea Businco Di Rienzo, esperto in allergologia e immunologia clinica, è fondamentale promuovere una maggiore informazione riguardo l’immunoterapia: “Non è solo una questione di alleviare i sintomi. È una cura che affronta le radici delle allergie, e non dovrebbe essere vista come una condanna, ma piuttosto come un’opportunità di miglioramento”.

Scritto da Staff

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