L’evoluzione del ruolo della farmacia nella salute pubblica italiana

Esplora l'evoluzione del sistema farmaceutico italiano e il significativo aumento della spesa e dei servizi in farmacia.

Il Rapporto OsMed , presentato recentemente a Roma, evidenzia un panorama in evoluzione per il settore farmaceutico in Italia. La relazione, curata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sottolinea non solo l’aumento della spesa farmaceutica, ma anche la crescente centralità delle farmacie nella distribuzione di medicinali e nei servizi di cura.

Panoramica sulla spesa farmaceutica

, la spesa farmaceutica complessiva ha raggiunto i 37,2 miliardi di euro, con un incremento del 2,8% rispetto all’anno precedente. Di questo importo, il 72% è coperto dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), mentre il restante è a carico dei cittadini. La spesa pubblica per farmaci ha visto un notevole aumento, con una spesa di 26,8 miliardi di euro, rappresentando un incremento del 7,7%.

Distribuzione della spesa

Un aspetto interessante emerso dal rapporto è l’aumento della spesa farmaceutica territoriale, che ha raggiunto i 13,7 miliardi di euro, segnando un incremento del 5,1%. Questo aumento è in gran parte attribuibile ai servizi di distribuzione per conto (DPC), che hanno registrato una crescita del 10,9%. La DPC rappresenta ora circa il 25% della spesa totale, confermando il ruolo cruciale delle farmacie nella fornitura di farmaci ad alta specialità.

Disparità territoriali nella spesa e nei consumi

Il rapporto OsMed evidenzia anche le notevoli disomogeneità territoriali che caratterizzano il sistema di distribuzione farmaceutica in Italia. Per esempio, la spesa pro capite per farmaci di classe A-SSN è significativamente più alta in Campania, dove si registra un valore di 199,3 euro, rispetto ai 121,8 euro della Provincia Autonoma di Bolzano. Queste differenze mettono in luce l’importanza di un accesso equo ai farmaci, un tema cruciale per garantire la salute pubblica.

Uso degli equivalenti e counseling in farmacia

Un altro punto saliente del rapporto è il consumo di farmaci a brevetto scaduto, che rappresenta l’87,5% della spesa in assistenza convenzionata, con un 31,6% di questa quota attribuibile agli equivalenti. Ciò dimostra l’importanza delle attività di counseling svolte dalle farmacie, che sono fondamentali per promuovere l’uso di farmaci equivalenti e garantire la sostenibilità del sistema sanitario.

Trend nei consumi e nelle terapie

, ogni cittadino italiano ha consumato mediamente quasi 2 dosi di farmaci al giorno, con una spesa complessiva di 10,2 miliardi di euro a carico diretto dei cittadini, in diminuzione rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, è emerso un aumento della spesa per farmaci senza ricetta, evidenziando una preferenza per i farmaci di marca, in particolare nelle regioni meridionali. Questa tendenza suggerisce una crescente attenzione alla salute personale, con i cittadini che non esitano a investire di più per la loro cura.

Farmaci per le fasce più vulnerabili della popolazione

Particolare attenzione è stata riservata ai consumi di farmaci nella popolazione pediatrica e anziana, circa 4,6 milioni di bambini e adolescenti hanno ricevuto almeno una prescrizione, con un uso significativo di antinfettivi. D’altra parte, nella popolazione anziana, la spesa media per utilizzatore ha raggiunto i 570,2 euro, evidenziando una tendenza alla politerapia che aumenta con l’età. Questo scenario pone interrogativi sulla aderenza alle terapie, un aspetto cruciale per garantire l’efficacia delle cure.

In conclusione, il Rapporto OsMed mette in luce un sistema farmaceutico in evoluzione, dove le farmacie assumono un ruolo sempre più centrale nella distribuzione dei farmaci e nell’offerta di servizi sanitari. La sostenibilità del sistema e l’accesso equo ai farmaci rimangono sfide fondamentali da affrontare.

Scritto da Staff

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