OsMed 2025: Il Ruolo Cruciale della Farmacia Territoriale nella Spesa Sanitaria

Il Rapporto OsMed 2025 mette in luce l'espansione dei servizi farmaceutici e il loro significativo impatto sulla salute pubblica.

Il rapporto OsMed , presentato recentemente a Roma dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sottolinea l’importanza crescente della farmacia territoriale nel panorama sanitario italiano. Con una spesa farmaceutica complessiva che ha raggiunto i 37,2 miliardi di euro, la farmacia si conferma un punto di riferimento per l’accesso ai farmaci, specialmente per quelli di alta complessità.

La spesa farmaceutica e il ruolo della farmacia

, la spesa farmaceutica territoriale, che include sia la componente pubblica che quella privata, si attesta a 23,8 miliardi di euro, segnando un incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è principalmente attribuibile alla distribuzione per conto (DPC), che ha visto una crescita del 10,9%. La DPC rappresenta il 25% del totale della spesa, evidenziando come le farmacie siano diventate un canale fondamentale per l’erogazione di farmaci ad alta specialità.

Analisi della spesa pubblica e privata

La spesa pubblica per farmaci ha raggiunto i 13,7 miliardi di euro, con un aumento significativo del 5,1%. Questo dato riflette l’importanza del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che copre il 72% della spesa totale, pari a 26,8 miliardi di euro. D’altro canto, la spesa a carico diretto dei cittadini si è ridotta a 10,2 miliardi di euro, registrando una contrazione del 4,6% dovuta alla diminuzione degli acquisti privati di farmaci sulla prescrizione. Tuttavia, si notano incrementi in settori chiave che supportano l’operato delle farmacie.

Disparità regionali e uso dei farmaci

Il rapporto OsMed mette in luce le disomogeneità territoriali che caratterizzano la spesa farmaceutica. Ad esempio, la Campania ha il più alto consumo pro capite di farmaci di classe A-SSN, con 199,3 euro, mentre la Provincia Autonoma di Bolzano registra il valore più basso, pari a 121,8 euro. Per quanto riguarda i farmaci biologici a brevetto scaduto, le regioni come Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Toscana mostrano una maggiore efficienza nell’adozione di farmaci equivalenti, contribuendo a una gestione più sostenibile delle risorse sanitarie.

Il counseling in farmacia e la scelta degli equivalenti

Un aspetto fondamentale emerso dal rapporto è che i farmaci a brevetto scaduto rappresentano l’87,5% dei consumi in assistenza convenzionata, con una quota del 31,6% attribuibile agli equivalenti. La consulenza in farmacia diventa dunque cruciale per garantire la scelta consapevole e sostenibile di farmaci equivalenti, contribuendo così alla sostenibilità del sistema sanitario.

Prospettive future

Il rapporto OsMed evidenzia l’importanza di un approccio integrato nella gestione della salute pubblica, in cui la farmacia territoriale gioca un ruolo centrale. È fondamentale promuovere la consapevolezza nell’uso dei farmaci, sostenere l’adozione degli equivalenti e migliorare l’aderenza terapeutica. La collaborazione tra le istituzioni e le farmacie sarà determinante per affrontare le sfide future e garantire un accesso equo alle cure su tutto il territorio nazionale.

Scritto da Staff

Farmacia e spesa territoriale: un ruolo sempre più centrale

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