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In Italia, la salute è un tema cruciale che richiede costante attenzione e informazione. Con oltre 140 centri sanitari coinvolti, la campagna di prevenzione contro i tumori testa-collo offre alla popolazione la possibilità di accedere a visite specialistiche gratuite, sia su prenotazione che senza. Questo evento non rappresenta solo una settimana di controlli, ma un importante invito a prendersi cura della propria salute durante tutto l’anno.
Obiettivi della campagna di prevenzione
La Make Sense Campaign mira a sensibilizzare le persone riguardo l’importanza della diagnosi precoce e della consapevolezza dei sintomi. Gli esperti sottolineano che riconoscere i segnali del proprio corpo e agire tempestivamente può fare la differenza tra la vita e la morte. La regola d’oro è chiara: “1 sintomo per 3 settimane, 3 settimane per 1 vita”. Questo messaggio è fondamentale, poiché i sintomi che persistono per oltre tre settimane devono spingere a contattare un medico.
La professoressa Lisa Licitra, oncologa della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale Tumori di Milano, ha evidenziato l’importanza di una diagnosi precoce: «La diagnosi precoce può cambiare radicalmente l’esito clinico». È essenziale che ricerca e istituzioni collaborino per garantire ai pazienti un accesso tempestivo a trattamenti innovativi e personalizzati.
I numeri dei tumori testa-collo in Italia
In Italia, i tumori del distretto testa-collo rappresentano circa il 3% del totale dei casi oncologici. Nel 2022, si sono stimati 9.750 nuovi casi, con una prevalenza evidente negli uomini. Attualmente, circa 57.900 persone vivono con una diagnosi di questo tipo. Le implicazioni di queste patologie non riguardano solo la salute fisica, ma influenzano anche la vita sociale e lavorativa dei pazienti.
Uno studio ha rivelato che il 64% dei pazienti è costretto a lasciare il lavoro entro 18 mesi dalla diagnosi a causa delle conseguenze delle terapie, che possono includere alterazioni della voce, difficoltà a deglutire e cambiamenti dell’aspetto fisico. La diagnosi precoce non solo aiuta a migliorare le prospettive di guarigione, ma consente anche ai pazienti di tornare a vivere e lavorare con maggiore normalità.
Partecipazione e impegno della comunità
Quest’anno, la campagna coinvolge tutte le regioni italiane, insieme alla Repubblica di San Marino e all’Albania. Tra le regioni con il maggior numero di centri aderenti si trovano Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Lazio, Piemonte, Puglia e Veneto. È cruciale attivare la Rete Nazionale dei Tumori Rari per garantire assistenza e supporto ai pazienti.
Il professor Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia, ha sottolineato l’importanza di una presa in carico completa dei pazienti. «Per garantire la migliore qualità di vita, è urgente attivare la Rete Nazionale dei Tumori Rari». La nutrizione e l’accesso a alimenti a fini medici speciali possono rivelarsi determinanti, poiché molte di queste patologie sono associate a difficoltà alimentari che incidono notevolmente sulla prognosi.
Infine, è fondamentale conoscere i principali fattori di rischio per i tumori testa-collo: il consumo di tabacco e alcol è responsabile del 75% dei casi. Anche una scarsa igiene orale e una dieta povera di frutta e verdura incrementano il rischio. Alcuni tumori sono, inoltre, legati a infezioni da Papilloma Virus umano (HPV) o all’esposizione professionale, come nel caso dei lavoratori del legno.