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La città di Reggio Emilia si prepara a un’importante evoluzione nel campo della sanità, grazie alla costruzione del MiRe, un ospedale innovativo interamente dedicato alla maternità e all’infanzia. Recentemente, si è svolta una cerimonia simbolica sul tetto della struttura in fase di realizzazione, segnata dalla tradizionale posa della bandiera, un rito che rappresenta il progresso significativo nella costruzione degli edifici.
Situato nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, il nuovo complesso ospedaliero si affiancherà al centro oncologico e ematologico denominato Core, integrando diverse specialità sanitarie attualmente sparse in varie strutture. Questo nuovo ospedale, che si estenderà su cinque piani per un totale di 19.500 metri quadrati, accoglierà reparti come ostetricia, ginecologia, pediatria e neonatologia, insieme a servizi di neuropsichiatria infantile, genetica clinica e reumatologia pediatrica.
Struttura e funzionalità del nuovo ospedale
La progettazione del MiRe è stata concepita per massimizzare l’efficienza dei servizi offerti. Il piano interrato sarà dedicato a tecnologie all’avanguardia, come una risonanza magnetica di ultima generazione e un centro di simulazione per attività formative. Questi strumenti permetteranno di formare il personale in scenari realistici, migliorando le capacità di gestione nelle emergenze.
Servizi e reparti avanzati
All’interno del nuovo ospedale, l’area ostetrica e ginecologica sarà dotata di un punto nascita, di una struttura operativa per la ginecologia e di un blocco operatorio appositamente attrezzato. La pediatria, invece, comprenderà reparti per neonatologia e terapia intensiva, garantendo un’assistenza di alto livello per i piccoli pazienti. Inoltre, sarà realizzata un’area ambulatoriale multispecialistica per affrontare le diverse esigenze cliniche.
Investimenti e tempistiche di realizzazione
Il primo stralcio del progetto ha un costo stimato di 42,4 milioni di euro e si prevede che sarà completato entro la fine del 2026, con il trasferimento della pediatria nella prima metà del 2027. L’investimento totale per la realizzazione dell’intero ospedale è di 71,4 milioni di euro, di cui una parte significativa proviene da fondi regionali e statali.
Un approccio innovativo alla salute materno-infantile
Il MiRe rappresenta un punto di riferimento nella riorganizzazione del settore materno-infantile nella provincia, con l’obiettivo di garantire una continuità assistenziale tra ospedale e territorio. Questa nuova struttura mira ad offrire un servizio centrato sul paziente, dove privacy e comfort sono prioritari. Saranno previsti percorsi differenziati per i pazienti, in base al rischio, e un’attenzione particolare per le gravidanze e i parti complessi.
Il presidente della Regione, Michele De Pascale, ha sottolineato l’importanza del MiRe come polo innovativo per la salute delle donne e dei bambini, con un forte impegno per la sicurezza e la qualità delle cure. Con la sua apertura, Reggio Emilia si posizionerà come un modello di eccellenza nella sanità materno-infantile, capace di attrarre anche attività di ricerca e sviluppo nel settore.
La costruzione del MiRe non è solo un investimento economico, ma una visione per il futuro della salute in Emilia-Romagna. Questo nuovo ospedale si propone di diventare un punto di riferimento per l’assistenza materno-infantile, con un approccio olistico e innovativo che mette al centro il benessere dei pazienti.



