Scopri come prevenire l’anafilassi e proteggere la tua salute nel 2025

L'anafilassi è una minaccia seria: scopri le misure per garantire la sicurezza dei pazienti allergici.

Immagina di essere a una festa, circondato da amici e cibo delizioso. Poi, in un attimo, un boccone ti fa sentire come se avessi appena litigato con un’ape arrabbiata! Questo è il dramma dell’anafilassi, una reazione allergica che può trasformare una serata spensierata in un’emergenza medica. In Italia, ogni anno, circa 40 persone perdono la vita a causa di questo shock letale. Ma cosa si sta facendo per prevenire tutto ciò? Un evento recente ha messo in luce la questione, evidenziando l’importanza della consapevolezza e della prevenzione.

La situazione in Italia

Il convegno “Anafilassi: prevenzione e consapevolezza – Un impegno per la sicurezza del paziente”, organizzato da Cencora Pharmalex, ha messo sul tavolo la questione cruciale delle allergie alimentari e delle punture di insetti, che rappresentano oltre la metà dei casi fatali di anafilassi. È un dato allarmante, eppure si stima che i numeri reali possano essere ben più alti. Perché? Perché non esiste un sistema di sorveglianza nazionale adeguato e molti casi non vengono nemmeno registrati. E così, mentre stiamo qui a chiacchierare, molti rischiano senza sapere di essere allergici.

Accesso ai trattamenti salvavita

Un altro punto dolente della questione è l’accesso ai dispositivi salvavita, come gli auto-iniettori di adrenalina. Ogni Regione italiana sembra seguire un copione diverso, e questo non solo crea confusione, ma può anche costare vite. Marcia Podestà, presidente di Food Allergy Italia APS, ha sottolineato che, nonostante le raccomandazioni, molte Regioni non forniscono due autoiniettori a paziente, lasciando così i soggetti a rischio in una situazione precaria. Immagina di trovarsi in una situazione di emergenza senza il supporto necessario: un incubo.

Un cambiamento necessario

La riclassificazione dell’adrenalina dalla Fascia H alla Fascia A potrebbe essere una soluzione. Questo cambiamento permetterebbe ai pazienti di accedere più facilmente al farmaco salvavita nelle farmacie. Come spiegato dall’esperta Antonella Muraro, la somministrazione tempestiva di adrenalina è fondamentale per affrontare uno shock anafilattico. Ma non basta: c’è bisogno di una rete di centri allergologici e di un aumento della consapevolezza tra medici e farmacisti.

Educazione e sensibilizzazione

Un’educazione adeguata è cruciale. Non solo per i medici, ma anche per il pubblico. Elena Murelli, membro del Senato, ha dichiarato che è essenziale garantire accesso immediato ai dispositivi salva vita per tutti i pazienti a rischio. La formazione specifica sull’uso degli autoiniettori di adrenalina dovrebbe diventare obbligatoria. Non si tratta solo di prevenzione, ma di una questione di vita o di morte.

Guardare al futuro

Infine, l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) è un passo necessario per includere percorsi diagnostici e terapeutici per le allergie. Solo così potremo garantire che nessuno si senta lasciato indietro. In un mondo in cui le allergie alimentari sono in aumento, è tempo di agire, di informare e di garantire che ogni paziente possa affrontare la vita con serenità. Perché, alla fine, la sicurezza è un diritto di tutti, e lavorare insieme per ottenerla è la strada da seguire.

Scritto da Staff

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