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Nel contesto attuale della salute animale, l’Italia ha ufficialmente avviato un piano strategico per affrontare l’influenza aviaria. Questa iniziativa, approvata in un incontro al Ministero dell’Agricoltura, include rappresentanti di tutte le filiere avicole, associazioni e regioni interessate. Un passo cruciale per garantire la sicurezza degli allevamenti, principalmente nelle aree più vulnerabili.
Vaccinazione e aree a rischio
Il piano prevede, per la prima volta, una campagna di vaccinazioni mirate ai tacchini e alle galline ovaiole nelle zone considerate più a rischio, come il Veneto, la Lombardia e l’Emilia-Romagna. Questo intervento partirà alla fine della primavera del 2026, in risposta all’aumento dei casi di influenza aviaria segnalati in Europa. È fondamentale agire tempestivamente per evitare la diffusione del virus.
Il ruolo della biosicurezza
Oltre alla vaccinazione, un altro aspetto chiave del piano è il rafforzamento della biosicurezza negli allevamenti. Questo significa adottare misure che proteggano gli animali da contaminazioni esterne, garantendo che i focolai di infezione non si diffondano. I produttori saranno supportati nella creazione di ambienti più sicuri, riducendo così il rischio di infezioni.
Strategie di supporto per gli allevatori
Il governo ha anche previsto aiuti economici per compensare le perdite economiche subite dagli allevatori a causa della diminuzione del numero di animali. Questi aiuti sono essenziali per sostenere la filiera avicola durante l’attuazione delle nuove misure di prevenzione e sicurezza.
Un cambiamento di paradigma
Il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Patrizio La Pietra, ha sottolineato che è necessario un cambiamento nel modo di affrontare il problema dell’aviaria. Non più un approccio basato solo su ristori per i danni, ma un focus sulla prevenzione. Questo nuovo paradigma mira a ridurre i contagi attraverso interventi proattivi piuttosto che reattivi.
Preparazione e futuro
Nei prossimi mesi, fino alla fine della primavera, verranno condotti approfondimenti tecnici per garantire l’efficacia della vaccinazione. È prevista una riunione tecnica prima di Natale, dove si discuteranno in dettaglio le azioni specifiche da implementare a partire dal 2026. Tali azioni non solo si concentreranno sulla vaccinazione, ma anche sulla gestione territoriale e sulla sicurezza degli allevamenti.
In sintesi, il piano anti-aviaria dell’Italia rappresenta una risposta strategica e coordinata per fronteggiare la crescente minaccia dell’influenza aviaria. Con un mix di vaccinazioni, misure di biosicurezza e supporto economico, si punta a proteggere non solo la salute degli animali, ma anche il benessere economico degli allevatori e la stabilità dell’intera filiera avicola.



