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L’acalasia esofagea è una condizione medica poco conosciuta, spesso sottovalutata, che colpisce la capacità di deglutire. Inizialmente, i sintomi possono sembrare banali: un boccone che non scende o una sensazione di cibo bloccato. Tuttavia, con il passare del tempo, questi fastidi possono trasformarsi in una vera e propria sfida quotidiana per chi ne soffre. Questo articolo esplora i sintomi, le cause e le opzioni di trattamento disponibili per affrontare questa patologia.
Comprendere l’acalasia esofagea
L’acalasia è un disturbo raro che compromette il funzionamento dell’esofago, l’organo che trasporta il cibo dalla bocca allo stomaco. Normalmente, questo processo avviene grazie a un movimento coordinato di contrazioni muscolari, note come peristalsi, e al rilascio dello sfintere esofageo inferiore che consente il passaggio del cibo. Tuttavia, nei pazienti affetti da acalasia, queste funzioni sono alterate, causando difficoltà nella deglutizione e nel transito del cibo.
Statistiche e incidenza
Nonostante sia considerata rara, l’acalasia rappresenta la più comune alterazione della motilità esofagea. Ogni anno, si registrano circa 1-2 nuovi casi ogni 100.000 persone, ma il numero totale di chi vive con questa malattia è significativamente più alto, stimato attorno ai 10 casi ogni 100.000 abitanti.
Cause e meccanismi dell’acalasia
Le cause esatte dell’acalasia esofagea rimangono sconosciute. Non sono stati identificati fattori genetici o familiari direttamente correlati a questa condizione. La patologia sembra derivare da un malfunzionamento dei nervi che controllano i muscoli esofagei. Alcune teorie suggeriscono che un processo autoimmune possa essere responsabile: il sistema immunitario, per motivi ancora non chiari, attaccherebbe alcune cellule nervose esofagee, compromettendo la loro capacità di coordinare i movimenti muscolari e di rilassare lo sfintere esofageo.
Manifestazioni cliniche
I sintomi dell’acalasia possono manifestarsi a qualsiasi età e colpiscono sia uomini che donne, anche se la prevalenza aumenta con l’età, raggiungendo un’incidenza cinque volte più alta negli over 70 rispetto ai giovani adulti. Il sintomo principale è la disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire, che può inizialmente apparire saltuaria e aggravarsi nel tempo. In alcuni casi, la disfagia può risultare più accentuata per i liquidi rispetto ai solidi.
Diagnosi e rilevazione dell’acalasia
Il percorso diagnostico per l’acalasia inizia normalmente con la segnalazione dei sintomi di difficoltà nella deglutizione al proprio medico. Il primo esame consigliato è l’esofagogastroduodenoscopia, che consente di osservare direttamente l’esofago e lo stomaco e di escludere altre patologie. In caso di esito negativo, il passo successivo è la manometria esofagea ad alta risoluzione, un test fondamentale per valutare i movimenti dell’esofago e la funzionalità dello sfintere esofageo inferiore.
Identificazione dei sottotipi
Questa manometria non solo conferma la diagnosi di acalasia, ma permette anche di identificare i diversi sottotipi della malattia, informazioni preziose per pianificare il trattamento più adeguato e mirato.
Opzioni di trattamento per l’acalasia esofagea
Il trattamento dell’acalasia mira a migliorare i sintomi e a facilitare il passaggio del cibo. Sebbene non sia possibile intervenire sulla causa della malattia, esistono diverse opzioni terapeutiche. Tra queste, la dilatazione pneumatica è una delle procedure meno invasive. Consiste nell’inserimento di un palloncino attraverso l’endoscopia, che viene gonfiato per allentare temporaneamente le fibre muscolari dello sfintere esofageo.
Interventi chirurgici
Per i pazienti che necessitano di un trattamento più definitivo, la miotomia esofagea secondo Heller è considerata l’opzione più efficace. Questo intervento, eseguito con tecnica laparoscopica, prevede la sezione delle fibre muscolari dello sfintere esofageo, riducendo così la pressione e facilitando il transito del cibo. Inoltre, è possibile associare una plastica antireflusso per prevenire complicanze future.
Importanza della diagnosi precoce
Riconoscere tempestivamente i sintomi dell’acalasia esofagea è fondamentale per migliorare la qualità di vita del paziente. La difficoltà a deglutire, il rigurgito e la sensazione di blocco non devono essere ignorati. È essenziale consultare un medico per avviare un percorso diagnostico e ricevere il trattamento più appropriato, preferibilmente in centri specializzati. La diagnosi precoce può prevenire complicanze e migliorare significativamente la gestione della malattia.



