Acido fumarico, via libera dall’Europa per curare la psoriasi

La psoriasi può essere curata con l'acido fumarico anche in Europa.

Un team di esperti ha recentemente pubblicato una guida clinica che insegna ad utilizzare l‘acido fumico per i malati di psoriasi: il dimetilfumarato sarebbe infatti un validissimo alleato per tutti coloro che non riescono a godere dei benefici della fototerpia e dei trattamenti topici nelle zone interessate.

Acido fumico, che cosa è?

L’acido fumico e uno dei suoi composti – il dimetilfumarato – si sono rivelati fondamentale per la loro capacità di contrastare la produzione di citochine, le principali responsabili della psoriasi. Si tratta di un prodotto che era già stato autorizzato in Europa a partire dal 2017, ma che solo di recente sta trovando un certo riscontro anche tra i dermatologi italiani. Ora – nel 2019 – stando a quanto riportato dagli studiosi esperti del settore (divulgati attraverso un documento europeo) il trattamento con acido fumico si adatterebbe ad un’appropriata selezione del paziente, in dosaggio e posologia differenti a seconda dell’avanzamento della malattia.

Chi sono i pazienti adatti

Il gruppo di ricercatori europei non ha realizzato un vero e proprio profilo clinico dei pazienti particolarmente idonei al trattamento. Nella relazione si legge:

I fumarati – si legge nel documento – sono efficaci indipendentemente dal sesso e dalle età e non ci sono evidenze di interazioni con altri farmaci

Uno degli aspetti che rende il dimetilfumarato particolarmente adatto a questo genere di trattamento è la flessibilità del dosaggio che può essere personalizzato in base alla risposta fisica del paziente in cura. Inoltre, il dermatologo dovrà valutare anche la tolleranza fisiologica del paziente a seguito dell’assunzione di questo farmaco, valutando di conseguenza la possibilità di aumentarne o diminuirne la posologia prescritta.

Per quanto concerne gli effetti collaterali, gli studiosi ne hanno segnalati alcuni che devono essere tenuti particolarmente sotto controllo attraverso periodici esami del sangue: in particolare bisogna porre attenzione a disturbi intestinali, disturbi gastrici e riduzione dei globuli bianchi).

Psoriasi: riconoscerla e curarla tempestivamente

La psoriasi è una malattia della pelle persistente nel tempo (dermatite cronica) che colpisce circa 3 milioni di italiani; nella maggior parte dei pazienti si presenta con lesioni dell’epidermide accomapagnate da un progressivo insepssimento dello strato superficiale e un aspetto squamoso. Le zone del corpo particolarmente colpite sono gomiti e ginocchia, ma anche palmi delle mani e dei piedi, nonché viso e cuoio capelluto: in ogni caso non è da escludersi la comparsa dei sintomi anche in altre zone del corpo umano.

Le cause che portano alla comparsa della psoriasi sono in parte di natura genetica e legate ad un malfunzionamento del sistema immunitario che – come se fosse andato in tilt – attacca volontariamente i tessuti epidermici sani scambiandoli per malati; la conseguenza di tutto questo è la realizzazione di una rigenerazione cellulare eccessiva che compromette la salute stessa delle cellule.

La causa della condizione è legata a un malfunzionamento del sistema immunitario, che per errore attacca i tessuti sani dell’organismo, scambiandoli per un aggressore esterno, causando un eccessivo turn-over cellulare.

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