Mangiare Sano: Perché È Fondamentale Non Escludere Nutrienti Essenziali

Impara a fare scelte alimentari consapevoli senza cadere nella trappola degli alimenti 'senza zucchero', 'senza glutine' e 'senza calorie'. Scopri come nutrire il tuo corpo in modo equilibrato e salutare, privilegiando ingredienti naturali e sostenibili per il tuo benessere.

Negli ultimi anni, si è registrato un crescente interesse verso prodotti alimentari etichettati come senza glutine, senza lattosio o senza zuccheri aggiunti. Queste scelte sono spesso motivate dalla percezione che tali alimenti siano più salutari o dalla convinzione di avere intolleranze alimentari, anche in assenza di una diagnosi medica. È fondamentale comprendere che l’eliminazione di nutrienti senza una reale necessità può portare a problemi di salute.

Il rischio di carenze nutrizionali

La convinzione che l’esclusione di determinati alimenti possa migliorare la qualità della dieta rappresenta un errore comune. Secondo Simona Bo, esperta della Società Italiana di Nutrizione Umana, la chiave per un’alimentazione sana risiede nella qualità complessiva della dieta e non nell’esclusione di singoli nutrienti. L’eliminazione di alimenti come carboidrati o grassi può ridurre l’apporto di nutrienti essenziali, aumentando il rischio di carenze nutrizionali.

Le conseguenze delle esclusioni alimentari

Ad esempio, l’esclusione del glutine potrebbe portare a carenze di vitamine del gruppo B, mentre l’assenza di latticini senza adeguate sostituzioni può comportare una mancanza di calcio e proteine. Inoltre, adottare un approccio ‘senza’ può generare una relazione disfunzionale con il cibo, trasformando i pasti in momenti di ansia e stress, con potenziali sviluppi verso disturbi alimentari.

Attenzione alle etichette ‘senza’

È importante prestare attenzione alle etichette che proclamano senza zuccheri aggiunti. Sebbene possa apparire una scelta salutare, molti di questi prodotti possono essere altamente processati e costosi, senza garantire un reale beneficio per la salute. Alcuni possono contenere zuccheri naturali in quantità elevate, come nei succhi di frutta, o essere ricchi di sale e additivi. Un approccio più saggio consiste nel mantenere un equilibrio alimentare, considerando la frequenza e la qualità degli alimenti consumati.

Intolleranze: percezioni vs diagnosi

Un altro aspetto da considerare è la crescente autodiagnosi di intolleranze alimentari. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Allergy, circa il 20% degli adulti si ritiene intollerante a determinati alimenti. Tuttavia, molte di queste affermazioni non sono supportate da diagnosi cliniche e si basano su percezioni personali. Gli esperti avvertono che la diagnosi di intolleranze deve avvenire tramite test specifici e validati.

Segnali del corpo e cambiamenti alimentari

Se si avvertono sintomi dopo aver consumato determinati cibi, ciò potrebbe essere dovuto a cambiamenti nelle abitudini alimentari e all’aumento di alimenti processati. È fondamentale non saltare a conclusioni affrettate riguardo a intolleranze senza una consulenza medica, poiché l’eliminazione di interi gruppi alimentari può causare carenze nutrizionali e impedire la diagnosi di condizioni mediche reali, come la malattia infiammatoria intestinale.

Per mantenere una dieta sana e nutriente, è essenziale adottare un approccio equilibrato e informato. Invece di escludere alimenti, è preferibile concentrarsi su una varietà di cibi che forniscono tutti i nutrienti necessari per il benessere generale. Creare un rapporto positivo con il cibo, senza ansie legate a restrizioni inutili, è fondamentale per una salute duratura.

Scritto da Staff

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