Come disinfettare le mascherine per riutilizzarle: i consigli

Come disinfettare le mascherine dopo l'utilizzo? Tutti i consigli per una corretta sanificazione.

In tempi di Coronavirus, uno dei beni più richiesti e per questo difficilmente reperibili è rappresentato dalle mascherine di protezione del viso. Recenti raccomandazioni dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, invitano tutti ad indossarla non appena si esce di casa. Per questo motivo, se non si riesce ad avere a disposizione un numero sufficiente di protezioni, è possibile disinfettare le mascherine usa e getta, che solitamente dovrebbero essere buttate dopo ogni utilizzo, per indossarle più volte in caso di bisogno. Ecco come.

Perché disinfettare le mascherine

Quando si parla di mascherine si fa riferimento agli strumenti di protezione individuale, indispensabili per limitare il contagio da Coronavirus.

Ne esistono di diverso tipo ma quelle maggiormente utilizzare dalla popolazione sono le chirurgiche, in stoffa o in carta speciale, che solitamente dovrebbero essere gettate dopo ogni utilizzo.

Se questa regola deve rimanere valida per gli operatori sanitari che sono a contatto con pazienti infetti, le persone comuni che devono indossarla per protezione possono igienizzare le mascherine per poterle riutilizzare, così da risolvere parzialmente la spinosa questione della mancanza di protezioni.

Igienizzare le mascherine è importante perché rappresentano la barriera che, proteggendo bocca e naso, impediscono al virus di raggiungere le muscose e infettare l’organismo. Indossate da chi è già stato contagiato dal virus, invece, permette di proteggere tutte le altre persone che vengono in contatto con il paziente.

Con la disinfestazione, quindi, si purificano le mascherine e si rendono pronte per un nuovo utilizzo, purché l’operazione venga effettuata con tutti gli accorgimenti del caso e soprattutto utilizzando un prodotto specifico per uccidere i batteri, come ad esempio l’alcool.

Come disinfettare le mascherine

Per disinfettare le mascherine usa e getta occorre un disinfettante realizzato con acqua e una base di alcool al 70%. Questa mistura deve poi essere inserita in uno spruzzatore per assicurarsi che la sua nebulizzazione raggiunga tutti gli angoli della mascherina. È necessario procedere in questo modo.

Innanzitutto occorre lavarsi bene le mani per almeno 60 secondi e togliere la mascherina dal viso attraverso gli appositi elastici. Bisogna poi ripetere l’operazione del lavaggio delle mani.

Dopo aver indossato dei guanti monouso, si deve appoggiare la mascherina su una superficie pulita precedentemente con acqua e sapone e si deve spruzzare con cura ogni suo angolo, anche gli elastici, senza però eccedere con la spugnatura per il timore che possa rovinarsi il materiale con il quale è realizzata.

L’operazione deve essere ripetuta anche per l’altro lato e poi va fatta asciugare completamente per almeno 30 minuti. Trascorso questo lasso di tempo, se la mascherina emana ancora un odore di alcool molto intenso, allora è possibile attendere ancora un po’ di tempo. Se invece l’odore è evaporato allora si può riporre la mascherina in una busta di plastica, prendendola dopo aver lavato le mani con il sapone o aver indossato un paio di guanti monouso puliti.


Altre indicazioni utili

Le indicazioni su come disinfettare le mascherine sono state fornite dallo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare della città di Firenze. Gli esperti raccomandano di eseguire questa procedura con estrema scrupolosità ma di non farlo mai per più di tre volte perché trascorso questo lasso di tempo il tessuto della mascherina potrebbe essersi irrimediabilmente rovinato.

In ogni caso è indispensabile procedere ad una accurata ispezione della mascherina prima della sua igienizzazione: se il tessuto appare deteriorato, meglio buttarla perché potrebbe non essere più efficace.

Un altro consiglio molto utile fornito dagli esperti è quello di riporre le mascherine igienizzate in singole buste di plastica e di non mischiarle mai le une con le altre per evitare che l’operazione di sanificazione non andata a buon fine su una possa compromettere anche le altre. Se eseguita correttamente, però, l’operazione di igienizzazione garantisce un ottimo livello di sanificazione su diversi tipi di materiali come stoffa, carta speciale, plastica, etc.

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