Coronavirus: come si trasmette il virus che sta mettendo in allerta il mondo

Il Coronavirus presenta sintomi molto simili a quelli di una nromale influenza di stagione ma può portare a conseguenze più gravi: tutto su come si diffonde.

L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha definito molto alto il rischio provocato dal Coronavirus, molto alto in Cina, risulta alto in tutto il resto del Mondo. Si teme che presto si raggiungerà un livello di emergenza internazionale. Questo virus è considerato di classe B come è stato per la Sars e per la Polio, ma è trattato come uno di classe A come avvenne per la Peste ed il Colera. I voli internazionali creano i maggiori danni, perchè le persone spostandosi da continente a continente rischia di espandere a macchia d’olio il virus e portarlo dalla Cina a tutto il resto del mondo.

Coronavirus: come è nato

Il virus è nato a Wuhan e dal grande mercato della città ha avuto inizio l’espansione a tutta la Cina, dove fino ad ora ci sono motlissimi casi confermati della malattia. I sintomi con cui questo virus si conclama sono molto simili a quelli influenzali, febbre, tosse, fino ad arrivare a provocare crisi respiratorie molto gravi. Considerando i dati, si è creato un certo allarmismo e questo potrebbe sfociare in una pericolosa psicosi. È utile sapere che fino ad oggi le persone morte di Coronavirus sono state solo persone anziane con patologie gravi in cui il contrarre la malattia ha portarto all’aggravamento delle problematiche già possedute. È un falso la notizia che dice che questo virus ha avuto inizio in America, lì è stato brevettato anni fa un virus della stessa specie che si diffondeva tra gli uccelli, ma non è lo stesso ceppo di quello che sta lasciando panico in molti Paesi.


La trasmissione

Numerosi Coronavirus sono riscontrabili in animali e non era mai arrivato all’uomo. Alcune ricerche hanno rivelato che il nuovo Coronavirus sia stato trasmesso all’uomo dai serpenti, altri scenziati invece affermano che gli unici infettati fino ad ora sono stati mammiferi e uccelli.
Si trasmette da persona a persona, i rischi maggiori sono in ambito familiare e in ambito medico. La contaminazione può avvenire con un contatto stretto, venendo in relazione con i fluidi della persona infetta, tramite starnuti o colpo di tosse. L’espansione della malattia avviene tramite lo spostamento delle persone, ecco perchè i casi sospetti vengono subito messi in quarantena e poi curati. Quindi la trasmissione avviene con la saliva. Comportamenti pericolosi sono:

  • Toccare un oggetto o una superficie contaminata e poi portarsi le mani alla bocca;
  • Contatti personali, con strette di mano o contatto.

Non esistono prove di contagio fecale. L’incubazione del virus va dai 2 ai 10 giorni anche in questo periodo è contagioso, nonostante non sia manifesto. Ecco per quale motivo si preferisce mettere in quarantena sia la persona che ha mostrato sintomi, sia tutte quelle che le sono vicino, come i familiari. Come successe per la Sars non ci sono cure specifiche per questo nuovo virus, i casi conclamati vengono trattati come pazienti colpiti da qualsiasi altro virus.

Come ci si difende?

Ci sono degli atteggiamenti da mantenere per fare prevenzione e cercare di evitare l’espansione del contagio:

  • Lavarsi bene le mani e non portarsele mai alla bocca, al naso o alla bocca;
  • Tossire o starnutire su un fazzoletto usa e getta da buttare in un secchio chiuso, usare una mascherina;
  • Lavare bene frutta e verdura e consumare la carne cotta evitando quella cruda o semicotta;
  • Se si hanno sintomi restare a casa e chiamare subito il medico curante che chiamerà il 118 e avvierà le procedure per iniziare i controlli e la messa in quarantena;
  • Vaccinarsi contro l’influenza.
Scritto da Redazione Online

Un commento su “Coronavirus: come si trasmette il virus che sta mettendo in allerta il mondo”

  1. Dal momento che il virus si diffonde abbastanza facilmente, con i movimenti delle persone, e che quando in un paese ci sono casi questo viene paralizzato nelle sue attività, si chiudono le scuole, manifestazioni, uffici, bar ecc., forse sarebbe il caso di prevenire: se un paese, una grande città non ha ancora casi, impedendo ai suoi cittadini di uscirne e agli esterni di entrarvi, si può mantenere comunque il movimento interno, e il virus non può arrivare. A fine emergenza si può tornare alla normalità

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