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Il 2 marzo, in un momento critico durante la pandemia, una chiamata giunse dall’altra parte del mondo. Una piccola paziente di sei anni, affetta da leucemia mieloide acuta, necessitava urgentemente di una sacca di sangue dal cordone ombelicale. Fortunatamente, il campione era perfettamente compatibile. Preparando la sacca per il viaggio, la conservammo in una confezione refrigerata, capace di mantenere le cellule vitali per una settimana. La spedizione fu un successo e la bimba ricevette il trapianto salvavita. La speranza è che possa presto guarire.
Questa è solo una delle numerose storie straordinarie che emergono dalla Cord Blood Bank di Milano. Ilaria Ratti, responsabile della banca, sottolinea l’importanza della donazione del sangue del cordone ombelicale, un gesto che può avvenire in modo semplice e gratuito al momento della nascita. Il 15 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Donazione di Sangue del Cordone Ombelicale, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema vitale.
Le applicazioni mediche del sangue del cordone ombelicale
Il sangue del cordone ombelicale è una risorsa preziosa nel trattamento di varie patologie. Come spiegato dal ginecologo Marco Grassi dell’Ospedale “C. e G. Mazzoni” di Ascoli Piceno, questo sangue può essere utilizzato per affrontare malattie tumorali del sangue come leucemia e linfomi, oltre a condizioni non tumorali come la talassemia e le immunodeficienze congenite. Le cellule staminali presenti nel sangue cordonale possono anche aiutare i pazienti sottoposti a chemioterapia, contribuendo alla ricostituzione del midollo osseo danneggiato.
Il ruolo del Centro Nazionale Sangue
Il Centro Nazionale Sangue, in sinergia con il Centro Nazionale Trapianti, coordina le attività relative alla donazione e conservazione del sangue del cordone. In Italia, sono circa 270 i centri nascita attrezzati per raccogliere questo tipo di sangue, con una distribuzione equa nelle varie regioni, come i 23 centri in Lombardia.
Come donare sangue del cordone ombelicale
Donare sangue del cordone ombelicale è un processo semplice e privo di rischi sia per la madre che per il neonato. È sufficiente informarsi e fornire il consenso all’ostetrica presente durante il parto. Spesso, il personale dei centri nascita propone questa opportunità già durante i corsi pre-parto. Non ci sono costi associati alla donazione, poiché è inclusa nei livelli essenziali di assistenza del Servizio Sanitario Nazionale.
Il prelievo del sangue avviene subito dopo la nascita, quando il neonato è in sicurezza. Si esegue una semplice puntura del cordone ombelicale per raccogliere il sangue, che viene poi analizzato per verificare la presenza di un numero adeguato di cellule staminali. Se il campione risulta idoneo, viene congelato e inviato alla banca per la conservazione a livello nazionale, oltre a essere inserito nel registro internazionale per eventuali utilizzi futuri.
Limitazioni alla donazione
Ci sono situazioni in cui la donazione non è possibile, come nel caso di nascite premature o di malattie genetiche. Anche l’uso di sostanze stupefacenti da parte della madre o la presenza di febbre possono compromettere la possibilità di donare. Ulteriori dettagli sui criteri di idoneità sono disponibili sul sito del Policlinico di Milano.
Donazioni dedicate e il futuro della donazione
In Italia, la legge consente solo la donazione altruistica del sangue del cordone. Le famiglie che desiderano conservare le cellule staminali dei propri bambini devono rivolgersi a banche private, spesso all’estero, le quali non sempre garantiscono gli stessi standard di qualità. Uno dei casi più noti riguarda la banca svizzera Cryo Save, che ha visto numerose famiglie italiane coinvolte in una battaglia legale dopo la sua chiusura.
È possibile effettuare donazioni dedicate, ad esempio, quando un neonato ha un fratello o una sorella gravemente malati. Un comitato valuta queste richieste e, se ritenute valide, autorizza il prelievo. La banca nazionale gestisce l’intero processo, garantendo il rispetto degli standard internazionali.
Secondo il report del Centro Nazionale Sangue, le donazioni di sangue del cordone ombelicale in Italia sono in calo. Nel 2019, sono state raccolte 9.676 unità, mentre si è scesi a 5.742 unità. Questo dato pone in evidenza la necessità di sensibilizzare ulteriormente la popolazione sull’importanza di questo gesto. La donazione rimane una risorsa fondamentale, soprattutto per chi non ha donatori compatibili nella propria famiglia.



