Nuovo metodo per l’analisi dei lisosomi in 3D nelle cellule vive

Una scoperta fondamentale nella visualizzazione dei lisosomi apre nuove strade per la diagnosi e il trattamento delle malattie genetiche rare.

Immagina di poter osservare, per la prima volta, i lisosomi – quegli organelli fondamentali coinvolti in oltre sessanta malattie genetiche rare – in tridimensione all’interno di cellule vive, senza l’uso di marcatori fluorescenti. È ciò che è stato realizzato grazie a un approccio innovativo sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Napoli (Cnr-Isasi) e dall’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem). Questo passaggio rappresenta un significativo avanzamento nella nostra capacità di analizzare quantitativamente questi organelli, aprendo nuove strade verso terapie più mirate e una comprensione più profonda delle malattie da accumulo lisosomiale.

Il contesto delle malattie lisosomiali

Le malattie da accumulo lisosomiale (LSD) sono un insieme di patologie rare che hanno a che fare con difetti enzimatici o proteici nei lisosomi. Queste malattie possono avere conseguenze devastanti, soprattutto per il sistema nervoso centrale. Ma come possiamo affrontare una sfida così complessa? La diagnosi e il monitoraggio dell’efficacia terapeutica sono complicati dalla mancanza di strumenti adeguati per analizzare i lisosomi in cellule vive. Con questo nuovo metodo, non solo superiamo tali limitazioni, ma possiamo anche ottenere informazioni tridimensionali e quantitative che si avvicinano molto di più alla realtà clinica rispetto ai tradizionali approcci di microscopia.

Particolarmente interessante è l’attenzione dei ricercatori sulla malattia di Niemann-Pick tipo C, una condizione attualmente incurabile che provoca gravi alterazioni nel metabolismo. Grazie a questa nuova metodologia, ora gli scienziati sono in grado di misurare parametri biofisici dei lisosomi, come densità e volume, per capire come l’accumulo di molecole in condizioni patologiche influenzi le caratteristiche fisiche di questi organelli. Tali informazioni sono cruciali per analizzare i meccanismi patologici, la progressione della malattia e la risposta ai farmaci. Ti sei mai chiesto quanto possa incidere una migliore comprensione di questi meccanismi sulla vita dei pazienti?

Innovazione tecnologica nella ricerca

Diego Medina, Principal Investigator della ricerca presso il Tigem, sottolinea l’importanza di questa tecnologia: “Abbiamo utilizzato la tomografia olografica in configurazione citometrica a flusso (Htfc) come piattaforma per individuare malattie da accumulo lisosomiale, dimostrandone l’efficacia in particolare nella malattia di Niemann-Pick tipo C1 (Npc1)”. Questo approccio non solo offre una visione più chiara delle condizioni patologiche, ma ci consente anche di misurare variabili fondamentali che potrebbero rivelarsi decisive nel trattamento di queste malattie. Siamo di fronte a un cambiamento reale nel modo in cui possiamo affrontare queste patologie rare, non è emozionante?

Daniele Pirone, ricercatore presso il Cnr-Isasi, evidenzia come la possibilità di ottenere informazioni tridimensionali e quantitative rappresenti una novità assoluta nel campo della ricerca. Grazie a questa tecnica, la comunità scientifica ha ora a disposizione uno strumento potente per approfondire la comprensione delle malattie lisosomiali e per sviluppare terapie più efficaci. Il futuro della medicina è qui, pronto a trasformare le aspettative dei pazienti!

Prospettive future e validazione clinica

Quali saranno i prossimi passi della ricerca? La validazione della tecnologia su cellule derivate da pazienti, come fibroblasti e cellule ematiche, è in programma, insieme al miglioramento della risoluzione spaziale per identificare singoli lisosomi. Pietro Ferraro, Dirigente di Ricerca e Principal Investigator del Cnr-Isasi, afferma: “Il potenziale di questa tecnica è enorme e i risultati ottenuti ci spingono a continuare con la validazione su cellule di pazienti”. La possibilità di osservare i lisosomi in 3D segna una nuova frontiera nella diagnosi e nel trattamento delle malattie da accumulo lisosomiale, promettendo di rivoluzionare il modo in cui questi disturbi vengono studiati e trattati. Non ti sembra che stiamo finalmente avvicinandoci a una soluzione per migliorare la qualità della vita dei pazienti?

Scritto da Staff

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