Ossiuri: cosa sono, cause, sintomi e rimedi

Gli ossiuri sono i parassiti del corpo umano più conosciuti come "i vermi dei bambini".

Tra le parassitosi più diffuse all’interno del corpo umano, risulta essere in prima posizione l’Ossiuriasi. Questa problematica è più comunemente nota come “infestazione da vermi intestinali“, denominati ossiuri. Molteplici sono le cause, i sintomi e le terapie di cura per questi parassiti pluricellulari.

Cosa sono gli ossiuri

In generale, l’archetipo immaginario dei vermi scaturisce ribrezzo sia nei più piccoli che nei più grandi. Questa sensazione aumenta notevolmente quando si scopre che la loro collazione risulta essere all’interno del corpo umano. Nonostante ciò, la loro presenza non è un fattore di rischio per la salute dell’uomo. Nello specifico, si tratta di vermi intestinali bianchi nominati Enterobius vermicularis; si presentano con una forma cilindrica per ambo i sessi, ma le femmine sono lineari e lunghe dagli 8 ai 13 mm, mentre i maschi sono ricurvi e misurano dai 2 ai 5 mm. Il loro ciclo biologico persiste esclusivamente nell’uomo e il loro contagio avviene attraverso l’ingerimento delle uova, invisibili all’occhio umano. Quest’ultime sono molto resistenti e già embrionate per cui, una volta raggiunto il duodeno, si schiudono ed entro un mese raggiungono lo stato adulto. Per un altro mese i parassiti si attaccano alla parete intestinale alimentandosi dell’organismo ospite. Gli animali adulti si accoppiano ma i vermi maschi si dissolvono dopo la fecondazione, mentre le femmine raggiungono il tratto anale e nella notte depongono circa 20.000 uova nella zona perianale prima di concludere la loro esistenza. Le uova rilasciate nell’ambiente sopravvivono fino a 3 settimane e, quindi, possono essere accidentalmente ingerite dall’uomo dando inizio ad un nuovo ciclo, oppure schiudersi ed entrare nell’organismo umano direttamente dal colon o dal retto.

Cause e sintomi

In primis, è intuibile che uno dei principali motivi di contagio risulta essere la mancata igiene conducibile al contatto tra la bocca e le mani, quest’ultime devono essere infatti lavate nel modo corretto. Inoltre, la presenza delle femmine di ossiuri nel tratto anale causa prurito motivo per il quale è facilmente possibile che, grattandosi, le larve finiscano al di sotto delle unghie. Attraverso questo processo è possibile infestare le lenzuola, l’abbigliamento e gli oggetti di uso quotidiano che causano una re-infestazione nell’individuo o un fattore di contagio per nuovi soggetti. Si può definire, quindi, che questi vermi intestinali sono principalmente diffusi nei bambini a causa della loro poca attenzione nell’igiene delle mani.
La comparsa dell’Ossiuriasi non è sinonimo di malattia pericolosa, infatti in alcuni casi i sintomi sono completamente assenti oppure si manifestano con:

  • Intenso prurito anale, sopratutto durante il periodo notturno che potrebbe comportare insonnia
  • Infezioni in seguito al prurito
  • Irrequietezza
  • Presenza di vermi bianchi nelle feci

Come curare l’Ossiuriasi

Per la cura di questa spiacevole infestazione, la terapia farmacologica risulta la più valida. Le medicine più efficaci sono quelle a base di: pirantel pamoato, utile per creare una paralisi motoria irreversibile dei parassiti, mebendazolo e albendazolo, fondamentali per privare i vermi del glucosio, la loro principale fonte di nutrizione.
Questa cura, oltre alla sanificazione della propria abitazione, è preferibile che venga seguita da tutti i membri della famiglia per eliminare definitivamente il problema. Infine, è possibile utilizzare anche dei semplici rimedi naturali:

  • Consumare alimenti con funzione vermifuga come come l’aglio, l’ananas, il limone, la cipolla, le carote lo yogurt e le fragole. Al contrario, sono sconsigliate le verdure crude e la frutta non sbucciata, ma anche i cibi ricchi di amido e zuccheri che apportano glucosio nell’organismo.
  • Consumare piante con funzione vermifuga attraverso alcuni infusi composti da corteccia di melograno, assenzio e tanaceto.
  • Consumare cibi che favoriscono l’azione lassativa come prugne e rabarbaro.

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