Quali sono le allergie stagionali più comuni?

Le allergie stagionali sono causate da allergeni presenti nell’aria in specifici periodi dell’anno. Spesso conosciute come febbre da fieno o rinite allergica, causano: prurito alla pelle, naso che cola, occhi lucidi e starnuti frequenti. Benché la comparsa stagionale di questi sintomi sia sufficiente a dedurre che si tratta di una semplice allergia stagionale; una diagnosi più approfondita può essere fatta attraverso l’analisi della pelle. Questo tipo di analisi può essere usata anche per identificare esattamente a quali tipi di allergeni si è più sensibili. Chiariamo adesso qualche dubbio sulle allergie stagionali rispondendo ad alcune delle domande più comuni.

Quando si manifestano le allergie stagionali?

Le allergie stagionali si presentano generalmente in primavera, estate e autunno (in base alla sensibilità della persona nei confronti di determinati agenti allergeni). Inoltre, se una persona è particolarmente sensibile, potrebbe essere allergica a diversi allergeni; e quindi soffrire in concomitanza di allergie stagionali per un periodo più esteso. Questo comporta dei veri e propri fastidi e un disagio non indifferente.

L’allergia infatti può interferire con la vita di tutti i giorni anche se bisogna dire che, solitamente, non è in grado di scatenare crisi talmente acute da portare a complicazioni. Nei casi più sfortunati l’allergia può però portare al peggioramento di uno stato di asma, anche leggero, nei soggetti interessati. Sappiamo infatti come le allergie colpiscono le vie respiratorie. I sintomi più frequenti sono molto simili ai malanni di stagione: un comune raffreddore caratterizzato da starnuti molto frequenti, prurito incessante a occhi e naso, congestione nasale acuta, forti mal di testa e fastidiosi bruciori alla gola.

A che età si manifestano?

I disturbi allergici possono comparire a qualsiasi età ma, generalmente, tendono a presentarsi durante l’infanzia o l’adolescenza. Con la crescita, i sintomi possono attenuarsi e in alcuni casi, addirittura, l’allergia scompare del tutto. Le allergie però, in alcune casi sfortunati, possono comparire all’improvviso; anche se in passato non si ha mai sofferto di questi problemi. Dai dati disponibili dalle maggiori ricerche emerge però che questi disturbi si sviluppano entro i 10 anni per raggiungere il culmine verso i 20 anni. Ad oggi, non sono state trovate cure in grado di risolvere completamente il problema; ma esistono in commercio dei farmaci che possono aiutare ad attenuare i sintomi e a sopravvivere alla vita di tutti i giorni senza troppi problemi, solo con un po’ di fastidio.

Alcuni dati: tutta colpa del polline

Molte delle persone che soffrono di allergie stagionali, sono sensibili ad alcuni tipi di polline in particolare. Secondo l’Istituto Nazionale della Salute, 35 Milioni di Americani soffrono di allergie stagionali, e la maggior parte di questi a causa del polline. Il polline degli alberi come quercia, olmo, acero, ontano, betulla, ginepro e ulivo viene rilasciato nei mesi primaverili. Sono questi i maggiori responsabili delle allergie stagionali. Il polline dell’erba come la gramigna rossa, il fleo, il paleo odoroso, l’erba mazzolina e la sorghetta causano le allergie estive; mentre l’ambrosia produce e rilascia il polline durante l’autunno. Le allergie causate dall’ambrosia sono molto comuni: gli americani che ne soffrono oscillano tra il 10 e il 20%. L’ambrosia è molto diffusa negli stati orientali e nel Midwest e di conseguenza in queste popolazioni il livello di allergia a questo tipo di polline è molto alto.

Allergia alla muffa

La muffa è un tipo di fungo di tipo pluricellulare in grado di proliferare in più posti e su diverse superfici. A scatenare l’allergia e i sintomi respiratori, in particolare, sono le spore. A differenza del polline, le sue particelle allergene hanno dimensioni inferiori; ma entrambi vengono trasportati velocemente dal vento. Inoltre, nonostante la muffa abbia un forte sviluppo durante i caldi e umidi mesi estivi, essa è presente nelle nostre case durante tutto l’anno. La muffa si sviluppa in ambienti caldi e umidi come i seminterrati, le cucine, i bagni, nei tappeti e nella tappezzeria.

Tipi di muffa

Le muffe che causano maggiori allergie, in Italia, sono l’Alternaria che cresce su ortaggi e frutta; l’Aspergillus che cresce su vegetali, fiori, fieno e terreno; e il Pennicellum, tipica degli ambienti interni. Le ultime due crescono con l’umidità in modo molto veloce su tappeti, muri, terriccio e cibi ormai avariati. La reazione allergica si manifesta quando le spore vengono inalate da soggetti allergici; e il sistema immunitario di questi soggetti reagisce innescando una risposta di tipo infiammatorio. Mantenere la propria casa ben ventilata e asciutta, in particolar modo durante l’estate, aiuta senza dubbi a mitigare le reazioni allergiche causate dalla muffa. La prevenzione, come per tutti i disturbi è molto importante per vivere al meglio.

Scritto da Chiara Villani

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