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Negli ultimi anni, il settore sanitario si è trovato a fronteggiare una crisi finanziaria senza precedenti. I fattori che contribuiscono a questa situazione sono molteplici, come l’aumento dei costi operativi e i ritardi nei rimborsi da parte del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo contesto problematico ha costretto molte strutture a riconsiderare il proprio modello di business e a cercare soluzioni efficaci per garantirne la continuità.
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, attivo dal 2022, rappresenta uno strumento cruciale per affrontare le difficoltà economiche delle aziende sanitarie. Attraverso meccanismi di ristrutturazione e rinegoziazione, il Codice offre la possibilità di superare momenti critici e di rilanciare le attività.
Le sfide del settore sanitario
La situazione attuale del settore sanitario è caratterizzata da un aumento dei costi energetici, da un’inflazione farmaceutica in crescita e da un recupero delle riscossioni fiscali sospese durante la pandemia. Farmacie, cliniche private e professionisti della salute si trovano a dover gestire una pesante pressione finanziaria. Questo ha portato molte strutture a una condizione di stallo, con forniture interrotte e stipendi non pagati.
Un quadro allarmante
Secondo recenti studi, le difficoltà economiche nel settore sanitario sono aumentate del 12% solo nell’ultimo anno, un dato che suscita preoccupazione. La protezione delle strutture sanitarie non è solo una questione di salvaguardare i posti di lavoro, ma è fondamentale anche per garantire la continuità dei percorsi di cura per i pazienti.
Strumenti del Codice della Crisi
Il Codice della Crisi d’Impresa prevede una serie di strumenti utili per affrontare le difficoltà economiche. Tra questi, la composizione negoziata, il concordato minore e gli accordi di ristrutturazione sono fondamentali per ridurre il debito e preservare l’operatività delle strutture. Questi strumenti consentono di bloccare le azioni legali in corso e di trovare un accordo con i creditori, garantendo così una ripartenza.
Il ruolo della task force legale-fiscale
In risposta all’emergenza, è stata creata una task force legale-fiscale dedicata esclusivamente al settore sanitario. Questa iniziativa, frutto di una collaborazione tra Consulcesi & Partners e CFI – Crisi Fiscale d’Impresa, offre assistenza a farmacie e cliniche per l’attivazione degli strumenti previsti dal Codice. Attraverso la loro esperienza, è possibile navigare tra le complessità legali e fiscali, garantendo un supporto concreto.
Esempi di successo
Un caso emblematico riguarda una farmacia in Lombardia, con debiti superiori a 1,1 milioni di euro, tra cui 450.000 euro verso l’Agenzia delle Entrate e 320.000 euro con l’INPS. Questa situazione critica ha messo in pericolo la continuità delle forniture e ha creato un clima di incertezza tra il personale. Tuttavia, grazie all’intervento strategico di CFI e Consulcesi & Partners, è stato possibile avviare un concordato in continuità, che ha permesso alla farmacia di ripristinare i rapporti con i fornitori e di garantire la stabilità operativa.
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza rappresenta un’opportunità unica per le strutture sanitarie in difficoltà. Utilizzando gli strumenti previsti, è possibile non solo superare le crisi attuali, ma anche costruire un futuro più solido e sostenibile per il settore sanitario.