Analisi dell’impatto ambientale della sanità e possibili soluzioni

Il settore sanitario ha un impatto significativo sull'ambiente: scopri come e quali misure possono essere adottate per mitigarne gli effetti.

Il settore sanitario, nonostante sia un pilastro fondamentale per la salute pubblica, ha un impatto ambientale che non possiamo più ignorare. I dati ci raccontano una storia interessante: il settore sanitario è responsabile di circa il 5% delle emissioni globali di gas serra. Un dato allarmante che ci invita a riflettere: come possiamo rivedere le pratiche attuali, dalla produzione al consumo, fino allo smaltimento dei farmaci e dei dispositivi medici? L’obiettivo è chiaro: creare una sanità più ‘verde’ e sostenibile, capace di affrontare le sfide ambientali che ci circondano. Come possiamo contribuire a questo cambiamento?

Analisi dell’impatto ambientale

La produzione di farmaci e dispositivi medici non è priva di costi per l’ambiente. Pensiamo alla fase di acquisizione delle materie prime: si effettuano estrazioni e lavorazioni di sostanze chimiche che spesso richiedono processi ad alta intensità energetica. Ad esempio, la produzione di principi attivi comporta l’uso di solventi e processi energeticamente dispendiosi, contribuendo così a elevate emissioni di CO2. Inoltre, molti dispositivi medici, come siringhe e mascherine, sono progettati per un uso singolo, aggravando ulteriormente il problema dei rifiuti. In un contesto in cui gli imballaggi, realizzati in materiali come PVC e alluminio, devono essere smaltiti come rifiuti speciali, la questione dello smaltimento diventa cruciale.

Uno studio del 2022 ha rivelato che i residui di farmaci, espulsi dall’organismo umano, possono inquinare le falde acquifere, portando a risultati preoccupanti. Le analisi condotte su oltre 1.000 siti di campionamento in 258 fiumi in 104 Paesi hanno evidenziato la presenza di principi attivi superiori ai limiti di sicurezza in più del 25% dei casi. Tra i farmaci più rilevati figurano la carbamazepina e la metformina, sostanze che possono contribuire allo sviluppo di resistenza batterica. Questo è particolarmente allarmante in aree con scarsa gestione delle acque reflue, dove la produzione farmaceutica è intensa. Ci siamo mai chiesti quale sia il vero costo di queste pratiche?

Verso una sanità sostenibile

Per affrontare queste sfide, è fondamentale introdurre criteri ambientali nelle valutazioni delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment, HTA). Attualmente, queste valutazioni si concentrano prevalentemente sull’efficacia clinica, sulla sicurezza e sull’economia. Tuttavia, come sottolinea Di Brino, è necessario che il ‘green’ diventi un parametro di salute pubblica, orientando gli investimenti verso prodotti più sostenibili. In questo contesto, anche in Europa si stanno facendo passi avanti, con rapporti che suggeriscono di rafforzare la valutazione del rischio ambientale durante l’autorizzazione all’immissione in commercio dei farmaci.

Un cambiamento di paradigma in questo senso potrebbe non solo contribuire a ridurre l’impatto ambientale del settore sanitario, ma anche migliorare la salute globale in un’epoca in cui la crisi climatica rappresenta una minaccia seria. I dati ci dicono che siamo in una fase cruciale: l’adozione di pratiche più sostenibili non è solo auspicabile, ma necessaria. Non è forse il momento di agire?

Conclusioni e raccomandazioni

Il settore sanitario ha un ruolo fondamentale nel garantire la salute pubblica, ma deve anche essere un attore responsabile nella lotta contro il cambiamento climatico. Per questo motivo, è essenziale sviluppare strategie di sostenibilità che tengano conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti sanitari. A livello globale, si stanno già intraprendendo iniziative per ridurre l’impatto ambientale, ma è fondamentale che ogni attore coinvolto nel settore si impegni a fare la propria parte.

In conclusione, il passaggio a una sanità più sostenibile richiede un impegno collettivo e una visione a lungo termine. Monitorare i KPI ambientali e implementare pratiche sostenibili non solo migliorerà la salute del pianeta, ma garantirà anche un futuro più sicuro e sano per le generazioni a venire. Siamo pronti a fare la nostra parte per un futuro migliore?

Scritto da Staff

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