Bibite gassate, fanno male in gravidanza?

Tutto sulle bibite gassate: scopriamo se fanno male assunte in gravidanza

Bere molto e restare idratati in gravidanza è fondamentale per la salute del bambino e della futura mamma: ma quale bibita è la migliore e quelle gassate fanno male?

Bibite gassate, fanno male in gravidanza?

Bere molti liquidi durante la gravidanza è estremamente importante per lo sviluppo e l’idratazione del bambino: il fabbisogno idrico raccomandato dal Center for Disease Control and Prevention (CDC) per la donna in gravidanza varia dai 2,5 ai 3 litri al giorno. Ma in dolce attesa si possono bere le bibite gassate o è meglio evitarle?

L’acqua in primis aiuta a favorire l’equilibrio elettrolitico, l’assorbimento dei nutrienti, la produzione di latte, la formazione della placenta e a prevenire costipazione e disidratazione. Per le bevande gassate è diverso, è consigliato ridurre, o meglio, evitare il loro consumo durante la gravidanza (ma anche dei succhi di frutta industriali) per elevati livelli di zuccheri aggiunti e sodio.

Un alto livello glicemico nel sangue, oltre ad essere un fattore di rischio per il diabete gestazionale, può comportare anche l’aumento di peso della donna incinta e persino del feto, di conseguenza aumentando l’incidenza di obesità infantile o post-partum.

Se assunti in dosi eccessive, alcuni dolcificanti contenuti nelle bevande frizzanti, come l’aspartame o la saccarina, possono comportare una serie di conseguenze negative come il diabete gestazionale. Uno studio pubblicato da un gruppo di ricercatori svedesi e norvegesi ha inoltre confermato un collegamento tra il consumo di bevande contenenti edulcoranti, come appunto molte bibite gassate, con i parti prematuri.

Prendendo in esame 60.000 donne, avvezze a bere più di una bevanda zuccherata al giorno, è emerso che l’11% ha la probabilità di avere un parto pretermine, mentre per le donne che consumano bibite contenenti edulcoranti il rischio aumenta del 25%.

Il consumo di bevande come la Coca-Cola, in gravidanza, non è vietato in assoluto, ma va ad ogni modo limitato, perché l’assunzione di zuccheri semplici nella dieta deve essere controllata, onde evitare di avere problemi di glicemia alta e diabete gestazionale. Durante la gravidanza, è quindi sconsigliato eccedere con le bevande gassate, specialmente se dolcificate, qualora si intenda consumare più una bibita al giorno.

Inoltre, sebbene la Coca-Cola goda di ottima fama tra le donne in dolce attesa perché aiuta a placare le nausee, un valido aiuto sono i succhi freschi di frutta, da preferire perché contengono zuccheri naturali e sono ricchi di vitamine e sali minerali.

Perché le bibite gassate fanno male in gravidanza?

In gravidanza non è vietato del tutto idratarsi, in alcuni casi, con bibite gassate ma è del tutto sconsigliato farne abuso. Le conseguenze come visto sarebbero piuttosto gravi sia per la salute della futura mamma che del feto, con un rischio per il diabete gestazionale, glicemia alta e anche di parto prematuro, secondo alcuni studi.

Per quanto riguarda la caffeina contenuta in alcune bibite, si tratta di una quantità relativamente bassa, tenendo conto che in gravidanza ne è concesso un consumo moderato. Il consumo di bevande gassate e molto zuccherate, soprattutto se contengono caffeina, va invece evitato in caso si soffra di mal di stomaco e gastrite.

Da evitare anche le bibite “light” perché contengono dolcificanti artificiali dannosi per la mamma e il feto. Bere acqua frizzante in gravidanza, invece, non è controindicato ma se si vuole evitare di sentirsi gonfie è meglio prediligere quella naturale. Se si ha voglia di un’aranciata, meglio scegliere una spremuta fresca o la frutta in pezzi. Si evita così un’impennata di zucchero nel sangue. Pure i succhi confezionati ne contengono molto: meglio prepararli da sé, anche come frullato o centrifugato.

Scritto da Chiara Sorice

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