Come può la meditazione ridurre l’emicrania?

Degli studi ritengono che la meditazione sia un valido aiuto nel ridurre l'emicrania ed i suoi fastidiosi sintomi. Vediamo come.

L’emicrania è una forma di mal di testa che può presentarsi con un dolore acuto o pulsante, spesso accompagnato da altri sintomi come disturbi visivi, vertigini, irritabilità, nausea, ecc. diventando anche un disturbo invalidante.

Le cause dell’emicrania non sono del tutto chiare, possono concorrere più fattori: predisposizione genetica, fattori esterni, patologie, fattori ormonali. Studi scientifici hanno evidenziato la relazione tra questa tipologia di mal di testa e alterazioni biochimiche a carico del cervello, che interferiscono con i meccanismi di trasmissione dei segnali nervosi.

Oltre ai classici farmaci antidolorifici, possiamo affrontare e ridurre questo disturbo fastidioso con un metodo più naturale e senza effetti collaterali tranne quello di sentirci più rilassati: la meditazione. Vediamo come.

Può la meditazione ridurre l’emicrania? alcuni studi lo confermano

La meditazione può essere un antidolorifico naturale infatti, secondo gli scienziati, praticare la meditazione in maniera prolungata nel tempo, può portare ad una minore attivazione di alcune zone cerebrali connesse con la regolazione del dolore.

Uno studio pubblicato di recente su una rivista scientifica, ritiene che i benefici riscontrati nel trattamento dell’emicrania con la meditazione, siano dovuti a un modo diverso di percepire ed elaborare il dolore.

Secondo gli studi scientifici la meditazione può essere quindi di aiuto nel trattamento delle emicranie e praticata 20 minuti al giorno, può ridurre la frequenza dell’emicrania ed aumentare la tolleranza al dolore, infatti l’utilizzo di varie tecniche di rilassamento nella terapia del mal di testa è molto comune e supportato da numerose pubblicazioni.

Come può la meditazione ridurre l’emicrania?

Il rilassamento in meditazione sembra determinare una diminuzione del tono simpatico con una riduzione degli impulsi sensoriali periferici e quindi del dolore. Determina, inoltre, una diminuzione dell’ansia, che a sua volta può aumentare la tolleranza del dolore.

Le tecniche di rilassamento possono essere utilizzate sia nella terapia di profilassi sia nella terapia sintomatica degli attacchi di emicrania, basterebbe iniziare con un semplice esercizio quando si ha un dolore non troppo forte provando a concentrare la propria mente, liberandola dai pensieri negativi.

La maggior parte delle persone, invece, quando ha un disturbo, anche di lieve entità, tende ad ingigantire il problema, inizia a fare pensieri negativi e soprattutto non è in grado di accogliere il dolore.

Chiudendo gli occhi, respirando lentamente e visualizzarndo qualcosa di positivo invece, possiamo imparare a controllare il dolore.

La meditazione aiuta soprattutto a ridurre quelle situazioni psicologiche come ansia, stress, paura e rabbia, che aumentano il dolore anziché ridurlo.

Meditazione per ridurre l’emicrania: le tecniche per iniziare

La meditazione è uno strumento che può essere utilizzato in qualunque situazione e in ogni momento della giornata per tenere sotto controllo non solo il dolore, ansia stress.

Le tecniche si possono apprendere con un corso o con dei tutorial on line, ecco alcuni principi di base per iniziare ad approcciarsi alla meditazione:

  • Il tempo: Imparare a meditare richiede soprattutto tempo. Chiunque desideri accostarsi alla meditazione deve necessariamente trovare tempo per sé. Si tratta del primo insegnamento e il principio cardine su cui si basa qualsiasi tecnica di meditazione.
  • La posizione: Per riuscire a meditare deve essere confortevole ma bisogna fare in modo che la mente sia vigile (per non rischiare di addormentarsi) quindi mantienere la spina dorsale eretta, le ginocchia leggermente più in basso del bacino e la testa leggermente in avanti. Si può meditare anche da sdraiati, l’importante è che la spina dorsale rimanga dritta.
  • Imparare a rilassare lo sguardo: lasciar correre lo sguardo come quando si ammira l’orizzonte, senza focalizzarlo su nulla di particolare. Quando la visione inizia a diventare sfocata, concentrarsi sulla sensazione che si sente negli occhi e chiuderli molto lentamente assaporando tutte le sensazioni che ne derivano.
  • Sentire il corpo: eseguendo esercizi di respirazione, percepire le sensazioni che ne derivano (calore, formicolii, pressione, dolore) e semplicemente prenderne consapevolezza concentrandoci su ogni singola parte del nostro corpo, dalla testa ai piedi. Possiamo contrarre e rilassare i vari gruppi muscolari per essere coscienti della loro presenza e del loro movimento. È un modo di osservarci e percepire dettagliatamente le sensazioni del nostro corpo.
  • Respirazione consapevole: sedersi e adottare una postura rilassata o con gli occhi semiaperti concentrandoci sulla respirazione per percepire l’aria che entra ed esce. Il nostro obiettivo sarà ignorare i pensieri fino a indebolirli.
  • Contare al contrario: con gli occhi chiusi, contiamo al contrario iniziando da numeri alti, come 50 o 100, fino ad arrivare a zero. L’obiettivo è concentrarci su un unico pensiero/attività, in modo da eliminare le sensazioni prodotte dagli altri stimoli.
  • Meditazione in movimento: si basa sulle sensazioni piacevoli prodotte dal nostro corpo quando si muove. Si consiglia di realizzare questo esercizio in mezzo alla natura (passeggiando in spiaggia o in un bosco) godendo dei suoni, colori e sensazioni che ci offre, liberando la mente e distraendoci dal dolore.
Scritto da Alexandra Tubaro

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