Coronavirus, come si manifesta tra i bambini: i sintomi

I bambini, come gli anziani, risultano essere i soggetti più fragili dal punto di vista sanitario: come proteggerli dal possibile contagio di Coronavirus.

Il Coronavirus sta continuando a diffondersi in Cina. OMS parla di rischio globale molto alto. Fa parte di una tipologia di virus che si trasmette da uomo a uomo, ma ciò avviene per contatto ravvicinato, tramite sternuto o colpo di tosse che rilasciano fluidi corporei. Non è un virus a trasmissione aerea, in quanto il contagio non è possibile respirando la stessa aria della persona contagiata. Il ceppo del virus è lo stesso della Sars che fece comparsa negli articoli di medicina qualche anno fa, per il grande contagio. Ora come allora ciò che viene intaccato è il sistema respiratorio creando crisi respiratorie acute gravi. Il virus è di un ceppo mai isolato fino ad ora ed è stato rilevato nel gennaio 2019 quando alcune persone che erano state al grande mercato di Wuhan. Proprio per il ceppo iniziale, si pensava che il contagio potesse avvenire da animale a uomo, ma ciò è stato presto escluso, in qualunque caso ancora non si scoperto cosa provochi l’insorgere della malattia. Tra l’aumento continuo dei casi in Cina e quelli rilevati nel resto del mondo, ormai si cerca di evitare l’allarmismo diffusosi nella maggior parte dei paesi.

Coronavirus: i sintomi nei bambini

Il Coronavirus si presenta sia in adulti che in bambini con tutti i sintomi di una normale influenza, colpisce le vie respiratorie, quindi si rileveranno febbre, a volte diarrea, gola infiammata, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi può sfociare in polmonite e causare insufficienza renale. Per il momento non ci sono nè vaccini specifici, nè cure, l’importante è cercare di evitare il contagio. Se si sospetta di essere stati contagiati dal virus occorre recarsi subito dal proprio medico e cercare di stare in quarantena evitando contatti con le altre persone. La diagnosi avviene con una serie di test molecolari, effettuati su campioni di pazienti che hanno avuto o hanno sintomi oppure sono reduci da viaggi nelle zone interessate dall’espansione del virus. Fino ad ora i casi accertati sono 6000 con 132 decessi. Le persone che non sono sopravvissute a questo virus sono state fin’ora anziani affetti da altri tipi di patologie che hanno visto il loro aggravarsi per via del virus contratto. Tutti le persone che sono risultate positive ai test del Coronavirus sono stati individui di ritorno dopo viaggi nella zona dove il focolare ha avuto vita. Unico focolare a se è stato riscontrato in Germania, dove alcune persone sono risultate positive a seguito del contatto con un cinese arrivato dalla zona di contagio.


Come proteggerli

Le persone più facili al contagio sono quelle immunodepresse o con un sistema immunitari debole. Tra queste potrebbero esserci bambini che sono facilmente esposti ai contagi. I comportamenti da adottare per proteggerli sono:

  • Dopo aver frequentato luoghi pubblici, essere andati in bagno o dopo aver toccato alimenti o qualsiasi tipo di prodotto è bene far lavar loro le mani con sapone, raccomandandosi di sciacquarle almeno per 20 minuti;
  • Al minimo sentore di raffreddore o tosse tenere il piccolo sotto continuo controllo e non esitare a portarlo dal pediatra in visita;
  • Se si sospetta il contagio è meglio tenersi lontani e far stare distanti anche gli altri, dai fluidi del bambino e quindi allontanarsi quando tossisce o starnutisce. Se l’etá lo permette, cercare di farlo starnutire o tossire sopra un tovagliolo usa e getta.
  • Se non ha appena lavato le mani evitare che tocchi inavvertitamente occhi, naso o bocca;
  • Evitare di mangiare frutta e vedura non lavata bene e anche carne cruda o comunque poco cotta.
Scritto da Redazione Online

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