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Ogni anno, la Giornata Mondiale dell’Alzheimer rappresenta un richiamo fondamentale sull’impatto della demenza su milioni di vite. Il tema del 2025, “Alzheimer: viverlo insieme”, sottolinea l’importanza del supporto e della comprensione della comunità nell’affrontare questa complessa malattia. L’obiettivo è promuovere la consapevolezza riguardo alla malattia di Alzheimer, che costituisce oltre il 60% di tutti i casi di demenza.
Con l’invecchiamento della popolazione, la prevalenza della demenza continua a crescere, in particolare tra gli individui oltre i 65 anni, dove i tassi possono raggiungere fino al 30%. È interessante notare che, sebbene la maggior parte dei casi si verifichi più tardi nella vita, circa il 5% dei diagnosticati sperimenta l’Alzheimer ad esordio precoce, che può manifestarsi prima dei 65 anni. Allarmante è il fatto che il 34% dei casi di demenza ad esordio giovane è attribuito all’Alzheimer.
Promuovere la consapevolezza a settembre
Dal 2012, il mese di settembre è stato designato per sensibilizzare sulla malattia di Alzheimer. Con un numero stimato di 55 milioni di persone attualmente colpite a livello mondiale, le proiezioni indicano che questo valore potrebbe quasi raddoppiare, raggiungendo 139 milioni entro il 2050, principalmente a causa dell’invecchiamento della popolazione. La campagna di quest’anno mira a promuovere una comunità globale più comprensiva e solidale verso le persone che convivono con la demenza e le loro famiglie.
Numerosi eventi sono programmati per tutto il mese di settembre. Ad esempio, la Fondazione OIC ha ospitato una conferenza a Padova il 17 settembre, intitolata “Disturbi neurocognitivi: uno sguardo sulla scienza, la pratica e le emozioni”. L’obiettivo era riflettere sull’aumento dell’incidenza dei disturbi neurocognitivi e sulla necessità urgente di politiche pubbliche e pratiche condivise. L’accento è posto sulla creazione di una rete che sia non solo informata, ma anche compassionevole nei confronti di chi vive con la demenza e dei loro caregiver.
Riconoscere i sintomi precoci
È essenziale essere proattivi riguardo alla salute cerebrale. Secondo Annachiara Cagnin, Professoressa Associata di Neurologia presso l’Università di Padova e Presidente eletta di SINdem, è importante prestare attenzione ai cambiamenti nella capacità cognitiva e all’emergere di disturbi psicologici persistenti. Consultare un medico di base o uno specialista della memoria può aiutare a chiarire eventuali preoccupazioni e formulare un piano di prevenzione personalizzato contro il declino cognitivo.
Comprendere i segnali precoci della demenza può essere cruciale per un intervento tempestivo. L’Associazione Alzheimer ha sviluppato un elenco di segnali di allerta per aiutare individui e famiglie a cercare supporto specialistico in modo anticipato. Questi segnali possono includere perdite di memoria che interferiscono con la vita quotidiana, difficoltà nella pianificazione o nella risoluzione di problemi, e confusione riguardo al tempo o al luogo.
Supporto per caregiver e famiglie
Il supporto per i caregiver è altrettanto vitale nel contesto dell’assistenza all’Alzheimer. Il carico emotivo sulle famiglie può essere significativo, richiedendo robuste risorse comunitarie e comprensione. Iniziative focalizzate sulla formazione dei caregiver e sui servizi di sollievo sono essenziali per garantire che le famiglie non siano sopraffatte e possano fornire le cure necessarie.
Inoltre, i sistemi sanitari devono dare priorità alla creazione di politiche di supporto che rispondano alle esigenze sia dei pazienti che dei caregiver. Questo include la formazione dei professionisti sanitari per comprendere meglio la dinamica della malattia di Alzheimer e l’importanza dell’empatia negli approcci terapeutici.
Prospettive future
Guardando al futuro, è fondamentale mantenere viva la conversazione sulla malattia di Alzheimer. Le campagne di sensibilizzazione pubblica, i programmi educativi e il coinvolgimento della comunità giocheranno un ruolo significativo nella creazione di un futuro in cui coloro che sono colpiti dalla demenza si sentano supportati e compresi. Promuovendo una cultura di empatia e consapevolezza, è possibile lavorare insieme per ridurre lo stigma che circonda l’Alzheimer e incoraggiare diagnosi e interventi precoci.
In sintesi, la Giornata Mondiale dell’Alzheimer 2025 è un appello all’azione per individui, famiglie e comunità a unirsi nella lotta contro la demenza. Riconoscendo i segnali precoci dell’Alzheimer e fornendo supporto a coloro che ne hanno bisogno, è possibile avere un impatto significativo sulla vita di milioni di persone.