Cancro ai polmoni: cause, sintomi e prevenzione

L'articolo tratta del cancro ai polmoni, in particolare la sua formazione, la sua diffusione, i vari tipi di tumore e il trattamento per contrastarlo.

Per molti anni il cancro ai polmoni è stata considerata una malattia che colpisce solo gli uomini. Tuttavia le informazioni disponibili oggi dimostrano che questa malattia è la causa di morte più frequente sia negli uomini che nelle donne. Ulteriori studi hanno evidenziato che nel 1987 tale patologia superava il cancro al seno come causa di morte principale tra le donne statunitensi.

Numeri e mortalità

Dal 2002 ci sono stati circa 169.400 nuovi casi di cancro ai polmoni negli USA, ovvero il 13% circa di tutti i tipi di cancro, divisi tra 90.200 uomini e 79.200 donne. Secondo l’American Cancer Society, quest’anno circa 154.900 persone moriranno a causa di questa malattia: 89.200 uomini e 65.700 donne.

Il cancro ai polmoni si verifica più di frequente negli individui over 50 con una lunga storia di consumo di sigarette. L’incidenza del cancro ai polmoni sulle donne nel suo complesso è giunta a un tasso allarmante. Si stima che dal 1950 i tassi di mortalità delle donne statunitensi a causa di questa patologia sono aumentati del 600%. Questo aumento è chiaramente attribuibile alla crescita del numero di donne fumatrici.

Le cause

Le cellule polmonari sono programmate dai geni per sviluppare un determinato tessuto e per eseguire specifiche funzioni. Il cancro ai polmoni si forma quando il materiale genetico responsabile della produzione di queste cellule è danneggiato. Questo danno è noto come mutazione genetica. Il cancro ai polmoni è il risultato della crescita incontrollata di cellule anormali nel polmone. L’esposizione continua agli agenti cancerogeni, come il fumo di tabacco, provoca le mutazioni.

Le mutazioni nel materiale genetico delle cellule del polmone provocano il loro corto circuito. Di conseguenza, tali cellule e la loro prole si riproducono ad un ritmo spaventoso. Questa proliferazione selvaggia provoca la formazione di tumori che possono bloccare il passaggio dell’aria nel polmone e compromettere la sua normale funzione. Inoltre, le mutazioni possono impedire la programmazione della morte delle cellule tumorali, che così non vengono sostituite da cellule sane e formano la massa tumorale.

I geni soppressori

Alcuni geni sono noti come soppressori dei tumori. Il loro compito è impedire la crescita delle cellule anormali e la formazione dei tumori. I ricercatori hanno stabilito che un gene soppressore di tumore, denominato p53, è quasi sempre difettoso nei casi di cancro ai polmoni a piccole cellule e nella metà approssimativa dei casi di carcinoma polmonare non a piccole cellule. A causa del malfunzionamento del gene, la riproduzione delle cellule tumorali non si ferma.

Alcune persone ereditano geni che li rendono più resistenti al cancro rispetto ad altri. Gli individui che non hanno questi geni “protettivi” sono considerati geneticamente esposti alla malattia.

Gli scienziati hanno dimostrato che alcuni tipi di cancro (come il cancro al seno) coinvolgono geni che trasmessi dai genitori ai figli, tuttavia il legame di ereditarietà non è stato confermato nel caso del cancro ai polmoni.

I fattori di rischio

Il fumo è la causa numero uno di cancro ai polmoni. Il fumo di sigaretta contiene più di 4.000 sostanze chimiche diverse e molte di queste si sono rivelate cancerogene, mentre le altre aumentano la potenza tumorale dei fattori cancerogeni. Si è stimato che le donne fumatrici hanno un rischio di contrarre il cancro di 12 volte superiore rispetto alle non fumatrici. Più si fuma, maggiore è il rischio di cancro ai polmoni. Tuttavia, se si smette di fumare il rischio di sviluppare il cancro diminuisce velocemente ogni anno, visto che le cellule anormali vengono sostituite da quelle normali, ma senza mai tornare ai livelli di chi non ha mai fumato.

Il radon

Il radon, da solo o tramite l’interazione con il fumo di sigaretta, è il secondo fattore di rischio più importante per il cancro ai polmoni negli USA, secondo l’American Cancer Society. Il radon è un gas radioattivo che si trova nelle rocce terrestri e nel suolo. È il risultato del decadimento naturale del radio, che a sua volta è un prodotto radioattivo del decadimento dell’uranio. Il radon è invisibile e inodore, può penetrare nelle case dal suolo sotto le fondamenta. Secondo l’American Cancer Society, il rischio di cancro ai polmoni è maggiore in seguito all’esposizione a livelli elevati di radon presenti in casa. I livelli di radon all’interno dell’abitazione possono essere misurati usando kit di analisi disponibili nei negozi di ferramenta. Inoltre, i proprietari della casa possono assumere una compagnia esperta nella verifica dei livelli di radon. L’analisi deve essere effettuata più di una volta per calcolare la media dei risultati.

L’amianto

Un’altra causa del cancro ai polmoni è l’esposizione agli elementi cancerogeni sul posto di lavoro.
L’amianto è forse uno dei prodotti industriali più conosciuti ad essere associato a tale patologia ma ci sono molte altre sostanze cancerogene con cui si ha a fare in ambito lavorativo. Alcune di queste sono l’uranio, l’arsenico e certi prodotti petroliferi.

Le tipologie di cancro ai polmoni

Il cancro ai polmoni impiega anni per svilupparsi. Dopo l’esposizione a fattori cancerogeni, qualche cellula anomala comincia a svilupparsi. Con un’esposizione continua compaiono sempre più cellule anormali. Queste cellule possono diventare cancerogene e trasformarsi in tumori. I tumori ai polmoni si formano quasi sempre nelle pareti spugnose e grigio-rosacee dei bronchi.

Sono stati identificati più di 20 tipi di tumori maligni che hanno origine nel polmone stesso (tumore primario polmonare). I tipi principali sono il carcinoma polmonare a piccole cellule e il carcinoma polmonare non a piccole cellule.

La varietà più comune è quella non a piccole cellule e si divide in:

  • Adenocarcinoma: è il tipo più comune di cancro ai polmoni e tende a formarsi lungo i bordi esterni dei polmoni, nei piccoli bronchi o nei minuscoli bronchioli. Spesso si diffonde nello spazio tra i polmoni e la gabbia toracica e proprio la sua posizione rende difficile una diagnosi precoce. L’adenocarcinoma spesso presenta metastasi nel cervello oppure in alcune ossa, ancora prima che il paziente presenti qualsiasi sintomo al torace.
  • Il carcinoma a cellule squamose si forma solitamente nelle cellule dei bronchi principali, ossia i rami più grandi dell’albero bronchiale. È il carcinoma più semplice da individuare tramite diagnosi precoce, poiché è probabile che le sue cellule peculiari compaiano negli esami dei campioni di espettorato. È anche il carcinoma più facilmente curabile, se individuato precocemente, perché ha una diffusione relativamente lenta.
  • I carcinomi a grandi cellule sono un gruppo di carcinomi caratterizzati da grandi e anormali cellule che tendono a formarsi lungo i bordi esterni dei polmoni. Sono i meno comuni tra i carcinomi non a piccole cellule.

Il carcinoma a piccole cellule è la forma più aggressiva della patologia. È anche chiamato carcinoma a chicco d’avena perché, al microscopio, le cellule assomigliano a questo cereale. Come il carcinoma a cellule squamose, si forma solitamente nei bronchi principali. Si diffonde velocemente, spesso prima dell’apparizione dei sintomi, e ciò lo rende particolarmente pericoloso. Di frequente forma metastasi al fegato, alle ossa e al cervello. Sebbene risponda alla chemioterapia, il carcinoma a piccole cellule è trattato meno frequentemente, perché di solito non viene individuato prima della sua diffusione.

I sintomi del cancro ai polmoni

I sintomi del cancro variano a seconda di diversi fattori, come la zona polmonare in cui il tumore viene individuato. Se il cancro si trova in uno dei bronchi può irritare l’epitelio di rivestimento del bronco e provocare una tosse cronica, con eventuale presenza di sangue.

Se il tumore si espande ulteriormente, può invadere gradualmente il bronco fino a impedire il passaggio dell’aria: si ha così un’occlusione bronchiale, che può a sua volta provocare infezioni come la polmonite.

Un tumore situato nella parte esterna del polmone non produce alcun sintomo finché non diventa sufficientemente grande. A volte il primo segno può essere il dolore al torace a causa della diffusione del tumore nel rivestimento dei polmoni o alle costole e al muscolo della gabbia toracica.

Le metastasi

I polmoni sono costituiti da una rete di vasi sanguigni e linfatici. Le cellule cancerogene possono formarsi in questi vasi, essere trasportate dal sangue o dalla linfa e circolare per tutto il corpo. Quindi le cellule cancerogene possono depositarsi in altri organi del corpo. Una nuova colonia di cellule cancerogene formate in un altro organo è conosciuta come metastasi.

Il primo sito di metastatizzazione del tumore sono solitamente i linfonodi tra i polmoni e il mediastino (lo spazio tra i due polmoni nella parte centrale del torace).

È possibile che le cellule cancerogene si formino in altri organi per poi diffondersi ai polmoni. Questi casi, tuttavia, presentano problemi medici molto diversi. A seconda dell’organo di partenza, tali casi potrebbero essere nominati “carcinoma primario mammario, metastatico ai polmoni” oppure “carcinoma renale primitivo, metastatico ai polmoni”.

Scritto da Elisa Ceccon

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