Mal d’amore: quali sono gli effetti negativi dell’amore?

Molte persone vedono l'amore come apice dell'esistenza umana, e simbolo della felicità stessa. Ma a volte, amare può avere effetti negativi.

Il giorno di San Valentino, la gente di tutto il mondo si sofferma sugli aspetti positivi e belli dell’amore romantico. Si celebra il valore che questo sentimento unico porta all’esistenza umana e il ruolo centrale che svolge nella nostra ricerca della felicità.

Inoltre, la scienza dimostra che i benefici neurofisiologici dell’essere innamorati sono numerosi. Avere una relazione amorosa, infatti, allevia il dolore, abbassa la pressione sanguigna, allevia lo stress e, in generale, migliora la propria salute cardiovascolare.

Ma se l’amore non fosse altro che generazione di sentimenti positivi, di calore e produzione di sostanze benefiche, probabilmente non useremmo parole come “innamorato pazzo” o “malato d’amore” per descrivere gli effetti intensi di questa emozione. E, in effetti, pare ci sia altro. Vediamo quindi alcuni degli effetti psicologici meno esaltanti – e a volte anche debilitanti – causati dall’amore.

L’amore e l’ormone dello stress

Essere innamorati innesca un cocktail di sostanze chimiche nel cervello. Alcuni degli ormoni – che agiscono anche come neurotrasmettitori – che il corpo rilascia quando siamo infatuati possono avere un effetto calmante, riducendo stress e ansia. È il caso dell’ossitocina, definita spesso “ormone dell’amore” perché rilasciata dal corpo durante i rapporti sessuali o in caso di contatto fisico.

Ma i livelli di ossitocina iniziano ad aumentare considerevolmente solo dopo il primo anno di relazione. Il neurotrasmettitore aiuta a consolidare le relazioni a lungo termine, ma cosa succede nelle prime fasi dell’amore?

Per rispondere a questa domanda, uno studio ha messo a confronto persone che si erano recentemente innamorate con persone che avevano relazioni durature o che erano single. Misurando la carica ormonale di ogni gruppo, è emerso che le persone che si erano innamorate nei 6 mesi precedenti avevano livelli molto più alti di cortisolo – l’ormone dello stress. Quando i ricercatori hanno effettuato altre misurazioni, 12-24 mesi dopo, i livelli di cortisolo erano tornati alla normalità. A quanto pare, livelli più elevati di cortisolo rilasciati dal cervello nei primi 6 mesi di innamoramento sono indicativi delle condizioni “stressanti” e allo stesso tempo stimolanti associate all’inizio di una relazione sociale.

I danni del cortisolo

Il cortisolo è un ormone fondamentale per il nostro organismo – purché presente nelle giuste quantità. Elevati livelli di cortisolo, infatti, possono danneggiare il sistema immunitario e portare a un maggior rischio di infezioni. Aumenta anche la probabilità di sviluppare l’ipertensione e il diabete di tipo 2. Un eccesso di cortisolo può compromettere le funzioni cerebrali, la memoria e, secondo alcuni studi, può anche ridurre il volume cerebrale.

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