Intorno alla figura dell’osteopata aleggia sempre una sorta di mistero, infatti non sono pochi i quali ammettono di non aver ben chiaro cosa fa realmente, confondendolo la maggior parte delle volte con altre figure professionali. Scopriamo insieme chi è e di cosa si occupa.
Osteopata: chi è
Innanzitutto partiamo dalla disciplina praticata, ovvero l’osteopatia: si tratta di una branca della medicina il cui scopo è quello di individuare e correggere anomalie strutturali e funzionali del sistema locomotore, di conseguenza ossa, muscoli, legamenti e tessuti connettivi, attraverso l’impiego di tecniche manuali. L’osteopata quindi è proprio colui che, servendosi di specifiche tecniche di palpazione e digitopresione, va a ripristinare l’equilibrio e le normali condizioni fisiologiche affinché il paziente non avverta più una sensazione di dolore o fastidio. È importante sottolineare che l’osteopata si occupa solo di lesioni funzionali reversibili, di conseguenza non è adatto a trattare lesioni o altri tipi di traumi che potrebbero mettere in pericolo la vita dei pazienti.
Cosa cura e a cosa serve
Tramite l’osteopatia è possibile curare e prevenire disturbi di varia natura, al fine di ridonare al paziente una sensazione di benessere permettendogli di tornare alle proprie attività quotidiane. Nella maggior parte dei casi l’osteopata può collaborare con altre figure professionali per avere un quadro più completo ed agire nel migliore dei modi. Ciò premesso vediamo nello specifico su quali disturbi può intervenire l’osteopata:
- Disturbi all’apparato muscolo-scheletrico quali: dolori cervicali, dolori lombari, dolori vertebrali, dolori da traumi sportivi o dovuti ad incidenti, tendiniti, contratture muscolari, alcuni disturbi posturali, colpo di frusta;
- Disturbi all’apparato digestivo, come ad esempio colite o stipsi, acidità gastrica;
- Disturbi all’apparato circolatorio, nello specifico in caso di problemi circolatori a carico degli arti come congestioni linfatiche e venose;
- Disturbi al sistema neurologico, soprattutto in pazienti che manifestano disturbi del sonno;
- Disturbi legati all’apparato otorinolaringoiatrico, in casi di sinusite cronica, otite, problemi legati alla deglutizione, vertigini, diverse forme di rinite;
- Disturbi all’apparato genito-urinario, in caso di problemi legati al ciclo ovarico, forti dolori mestruali.
Osteopata e fisioterapista: differenze
É necessario fare una distinzione tra osteopata e fisioterapista in quanto in molti potrebbero fare confusione ed arrivare addirittura a confondere le due figure professionali.
Innanzitutto una prima distinzione fondamentale da fare è che la figura del fisioterapista è riconosciuta a livello sanitario nazionale come medico, mentre l’osteopata deve necessariamente conferire prima la laurea in medicina e successivamente la qualifica di fisioterapista.
Anche per quanto riguarda l’approccio con il paziente vi sono delle significative differenze, difatti mentre il fisioterapista si occupa dei sintomi a livello locale per poi intervenire con specifiche tecniche, come messaggi o mobilizzazioni, l’osteopata ha un approccio più generico sia per quanto riguarda la diagnosi della patologia ma anche per ciò ce concerne la terapia da seguire andando a lavorare su tutto il corpo per ristabilire il normale processo di autoguarigione del corpo. Inoltre un’ulteriore differenza riguarda l’utilizzo di appositi macchinari, infatti spesso il fisioterapista può anche avvalersi dell’aiuto di macchinari, come ad esempio ultrasuoni o ionoforesi, mentre l’osteopata non utilizza alcun tipo di macchinario ma si serve solo di tecniche manuali.