Priapismo: cos’è, sintomi e cause più comuni

Parlare di problemi legati all'erezione non significa parlare solo di impotenza: il priapismo è il disturbo opposto e molto doloroso.

Alcuni potrebbero erroneamente pensare che un’erezione prolungata possa essere una fortuna, ma in realtà il priapismo non provoca piacere sessuale e può invece causare danni permanenti.

Priapismo doloroso

Il priapismo è un disturbo legato all’erezione del pene, spesso doloroso, che si protrae per oltre 4 ore e non legata a stimoli sessuali. Il nome deriva da quello della divinità greca Priapo, spesso rappresentato con un fallo enorme. Il disturbo opposto al priapismo è la disfunzione erettile o impotenza. Il priapismo deve essere curato in tempi adeguati, altrimenti può comportare lesioni al pene, oltre a creare disagi non indifferenti.

Sintomi priapismo

Di priapismo vi sono due categorie:

  • forma ischemica (priapismo venoso)
  • forma non ischemica (priapismo arterioso o ad alto flusso).

I sintomi legati alla prima forma sono una particolare dolente rigidità del pene accompagnata a un glande morbido, mentre nel tipo arterioso il pene non è particolarmente rigido e comprimibile e non dà dolore.

La forma venosa è sempre un’urgenza, che va trattata entro le 8 ore perché potrebbe degenerare nella perdita totale o parziale della funzione erettile.

Alle due tipologie viste sopra, se ne sono aggiunte altre due, la prima legata a fattori psicologici (idiopatico) e una farmacologica.

Priapismo cause

Questo disturbo è abbastanza raro e le cause possono essere numerose. Quando compare nell’infanzia, la causa principale è l’anemia falciforme, mentre in età adulta le cause sono correlate all’utilizzo di determinati farmaci o determinate malattie del sangue.

Nel priapismo venoso, la rigidità prolungata dipende dal non deflusso del sangue, con ristagno ematico all’interno: la mancanza di drenaggio ematico e la carenza di ossigeno portano una sofferenza nelle cellule muscolari lisce. Se tale situazione si protrae per troppo tempo, la carenza di ossigeno porta alla necrosi delle cellule muscolari, compromettendo permanentemente l’organo.

Il disturbo di tipo venoso è causato da malattie del sangue, come leucemia, talassemia, emofilia, tromboacitoastenia e altre. Possono intervenire anche altre malattie sistemiche, come il diabete, o condizioni neoplastiche o infettive/tossiche (per esempio dovute alla puntura di insetti come la vedova nera o lo scorpione).

Negli adulti, una delle cause più comuni di tale disturbo è legata all’utilizzo di determinati farmaci che vengono assunti proprio per indurre l’erezione, come la fenolamina. Anche farmaci antidepressivi come il buproprione o farmaci per i disturbi psicotici, come l’olanzapina, possono scatenare tale patologia. Da non sottovalutare, nelle cause scatenanti, anche l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti.

Le cause che possono portare al disturbo di tipo arterioso o ad alto flusso vanno ricercate in traumi genito-perineali che possono danneggiare le arterie cavernose e provocare l’aumento del flusso arterioso non sufficientemente smaltito dalle vie venose.

Scritto da Mara

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