Prolattina: sintomi e trattamento efficace negli uomini

La prolattina è un ormone particolarmente importante nelle donne in stato di gravidanza e non, ma presente in modeste quantità anche nell'uomo.

La prolattina è l’ormone che favorisce la produzione di latte nelle ghiandole mammarie. La sua presenza è una caratteristica delle donne durante la gravidanza, tuttavia anche gli uomini possiedono quest’ormone. In piccole quantità la prolattina machile aiuta ad aumentare la fertilità. Un livello troppo alto, tuttavia, può essere un problema.

Cos’è la prolattina

E’ l’ormone che stimola la produzione di latte nelle mammelle, permettendo così l’allattamento materno. Essa è presente anche nelle donne non gravide, svolgendo una funzione regolatrice del ciclo mestruale. Per quanto riguarda gli uomini, invece, quest’ormone circola nel sangue in piccole quantità favorendo la fertilità maschile.

Prolattina alta negli uomini e nelle donne

La prolattina viene prodotta dall’ipofisi, una ghiandola endocrina, e successivamente trasferita per via sanguigna agli organi che necessitano la sua attivazione, siano essi le mammelle, le ovaie o i testicoli. Negli uomini, una presenza eccessiva di quest’ormone può rappresentare un problema serio. In questo caso, si parla clinicamente di iperprolattinemia, quando i livelli nel sangue sono troppi elevati. Distinguendo per genere sessuale, si può affermare che il livello di prolattina è considerato alto se supera i 25 ng/ml nelle donne e gli 8 ng/ml negli uomini.

Prolattina alta: cause

L’aumento del livello di quest’ormone può essere dovuto a cause naturali (soprattutto nelle donne) come la gravidanza, l’allattamento, o un’eccessiva stimolazione delle ghiandole mammarie. Tuttavia, come anticipato, questo fenomeno si riscontra anche negli uomini in determinae circostanze. Vediamone alcune:

  • Periodi di stress.
  • Dopo uno sforzo fisico intenso.
  • Assunzione di farmaci, come gli antidepressivi.
  • Sovrappeso.
  • Carenza di vitamina B6.
  • Presenza di prolattinomi, ovvero di tumori che generano prolattina in dosi eccessive.
  • Insufficienze epatiche.
  • Malattie endocrine.

Sintomi

Naturalmente è sempre necessaria una diagnosi concreta, tuttavia l’iperprolattinemia negli uomini può manifestarsi con la comparsa di sintomi chiari e concreti nel paziente. Nel caso specifico maschile i sintomi normalmente sono i seguenti:

  • Inappetenza sessuale.
  • Impotenza sessuale o incapacità di mantenere l’erezione.
  • Infertilità: quest’ormone infatti, in quantità elevate, influenza direttamente e negativamente la produzione di spermatozoi.
  • Aumento di peso.
  • Comparsa di acne.
  • Ginecomastia, ovvero una crescita anormale di una o entrambe le mammelle.
  • Galattorrea, vale a dire secrezione di latte.

Iperprolattinemia e testosterone

Molti pazienti che presentano valori elevati riscontrano parallelamente anche un calo della produzione di testosterone. Generalmente gli uomini in questo caso se ne accorgono a causa di una diminuzione della libido (desiderio sessuale) che li spinge a consultare un andrologo, il quale consiglierà al paziente di effettuare delle analisi del sangue e un controllo ormonale.


Diagnosi e trattamento

Come abbiamo visto, i sintomi dell’ iperprolattinemia negli uomini sono vari, ma prima di procedere con un trattamento specifico è importante stabilire una diagnosi concreta per scoprire qual è la causa scatenante di questo disturbo. A questo scopo quindi è necessario effettuare analisi mediche esaustive.

A seconda della diagnosi, cambierà anche la cura:

  • Tumore: se la causa è un tumore dell’ipofisi, sarà necessario intervenire chirurgicamente o con radioterapia nel caso in cui il tumore superi i 10 mm.
  • Ipotiroidismo: tanto l’ipotiroidismo quanto altre alterazioni endocrine richiedono un trattamento ormonale; in questo caso specifico verranno somministrati ormoni tiroidei.
  • Idiopatia: se si tratta di un disturbo senza una reale causa apparente, il dottore può prescrivere al paziente dei farmaci che impediscano la produzione di prolattina. I più comuni sono la cabergolina, la bromocriptina e il lisuride.

Nel caso insorgano dubbi, contattare sempre il proprio medico. Sarà lui a realizzare una diagnosi completa e a decidere il trattamento migliore a seconda del caso.

Rimedi naturali

I seguaci della medicina alternativa hanno individuato alcuni alimenti che, se introdotti nella propria dieta, possono aiutare a riportare la produzione di prolattina a livelli normali. Ecco quali sono:

    • Frutta
    • Verdura, in particolare gli ortaggi a foglia verde scuro come gli spinaci o il cavolo nero
    • Cereali integrali
    • Legumi
    • Pesce
    • Cibi ricchi di vitamina B6, come patate, banane, spinaci, pollo
    • Alimenti ricchi di zinco, come manzo, tacchino, crostacei e fagioli.

Uno dei rimedi naturali più efficaci per abbassare i livelli di quest’ormone è l’Agnocasto, un integratore facilmente acquistabile su Amazon che favorisce il bilanciamento ormonale prevenendo il rilascio di prolattina da parte dell’ipofisi.

In alternativa troviamo l’Olio di primula notturna di Biopurus che, oltre a limitare la secrezione dell’ormone, abbassa la pressione sanguigna alta, ha un impatto positivo sulla coagulazione del sangue e rafforza il sistema immunitario.

Particolarmente indicato per le donne, c’è l’Agnocasto integratore naturale di Fitoben. questo prodotto è un rimedio naturale formulato e prodotto in Italia adatto per i disturbi del ciclo causati anche dall’eccessiva prolattina.

Quest’articolo è meramente informativo, non vuole pertanto prescrivere alcun trattamento medico o realizzare diagnosi di alcun tipo. Invitiamo quindi a consultare il proprio medico in caso di sintomi o malessere.

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