Vaccinazioni in calo: il rischio di malattie estinte torna a farsi sentire

L'allerta sul calo delle vaccinazioni negli Stati Uniti mette in evidenza i rischi di malattie infettive un tempo estinte.

Negli ultimi anni, il calo delle vaccinazioni ha suscitato preoccupazioni in tutto il mondo, e in particolare negli Stati Uniti, dove i tassi di immunizzazione hanno subito un drastico crollo a causa della pandemia di Covid-19. Ti sei mai chiesto quali potrebbero essere le conseguenze di questa tendenza inquietante sulla salute pubblica? Un recente studio pubblicato sulla rivista Journal of the American Medical Association (JAMA) mette in guardia: se non si interviene, potremmo assistere al ritorno di malattie infettive un tempo sotto controllo, come poliomielite, difterite e rosolia.

Il problema della percezione e la diffusione di fake news

Uno dei motivi principali che contribuiscono a questo calo delle vaccinazioni è la difficoltà delle persone nel riconoscere l’importanza di immunizzarsi contro malattie che non hanno mai visto in prima persona. È curioso notare che proprio la ragione per cui queste malattie non si manifestano è l’efficacia dei vaccini. A questo si aggiunge la proliferazione di notizie false e disinformazione sui vaccini, che alimentano paure e dubbi, minando la fiducia nelle campagne vaccinali. Ti sei mai trovato ad affrontare una notizia ingannevole sui vaccini? È un fenomeno sempre più diffuso e preoccupante.

Un gruppo di ricercatori della Stanford University ha condotto simulazioni per valutare l’impatto di questa diminuzione della copertura vaccinale. I risultati sono allarmanti: anche una piccola flessione nei tassi di vaccinazione potrebbe provocare un aumento esponenziale di casi di morbillo, una delle malattie più contagiose. Si stima che, se il numero di vaccinazioni dovesse calare del 10%, negli Stati Uniti si potrebbero verificare oltre 11 milioni di casi di morbillo nei prossimi venticinque anni, con conseguenze devastanti in termini di decessi e ricoveri ospedalieri.

Le conseguenze di un calo nella vaccinazione

Il morbillo rappresenta un rischio maggiore, essendo estremamente contagioso. Bastano pochi contatti per trasmettere il virus a oltre venti persone. Per prevenire la diffusione, è necessaria una copertura vaccinale molto alta. I bambini di età inferiore a un anno, ad esempio, sono particolarmente vulnerabili, poiché non possono ancora ricevere il vaccino. La prima dose è somministrata tra i 12 e i 15 mesi, e una seconda dose è prevista tra i 5 e i 6 anni. Non dimentichiamo che anche gli individui immunodepressi necessitano di protezione tramite l’immunità collettiva. Ti sei mai chiesto quanto sia fondamentale la vaccinazione per proteggere i più fragili?

Un’altra malattia da tenere in considerazione è la pertosse, o tosse convulsa, che potrebbe comportare un aumento delle ospedalizzazioni. In particolare, è molto pericolosa per i neonati e i bambini piccoli, poiché può portare a gravi complicazioni respiratorie. Il vaccino viene somministrato nel primo anno di vita con tre dosi, seguite da richiami a 5-6 anni e tra i 12 e i 18 anni. La prevenzione è sempre meglio della cura, giusto?

Il ritorno di malattie considerate estinte

La difterite, una malattia che sembrava scomparsa, sta riemergendo in diverse aree del mondo. In Italia, l’ultimo caso documentato risale al 2016, ma la malattia può colpire gravemente le vie respiratorie superiori e causare complicazioni cardiache e neurologiche. Il vaccino contro la difterite è somministrato ai neonati a partire dai due mesi di età, con un ciclo di tre dosi nel primo anno di vita. È incredibile come una malattia considerata quasi estinta possa tornare a fare paura per la mancanza di vaccinazioni.

Infine, non possiamo dimenticare la parotite, nota anche come orecchioni, che può causare gonfiore delle ghiandole salivari e complicazioni più gravi come meningite o encefalite. Anche in questo caso, il vaccino è previsto nei primi due anni di vita del bambino, evidenziando l’importanza di un’adeguata immunizzazione precoce. La salute dei nostri bambini deve essere una priorità, non credi?

In conclusione, i dati ci raccontano una storia interessante: la salute pubblica è direttamente influenzata dai tassi di vaccinazione. La consapevolezza e l’educazione sui benefici dei vaccini sono cruciali per evitare il ritorno di malattie infettive che potrebbero avere conseguenze devastanti per la popolazione, in particolare per i gruppi più vulnerabili. Siamo tutti responsabili della salute collettiva, e ogni piccola azione conta.

Scritto da Staff

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