Bacche di Goji fresche o in compresse: quali assumere

Le Bacche di Goji sono un frutto originario dell'Asia Centrale. Sono definite superfood, infatti, sono ricche di vitamina, fibre e proprietà benefiche. Queste bacche possono essere assunte fresche oppure sotto forma di compresse.

Le Bacche di Goji sono i superfood del momento. Possono essere assunte sia fresche che sotto compresse: ma quale versione fa più al caso nostro?

Pochi lo sanno, abituati come siamo a parlare delle famose bacche rosse, ma il Goji è una pianta originaria delle zone centrali della cina, ovvero degli altopiani di Cina, Tibet e Mongolia. I frutti della salute, i frutti della forza, ovvero le sue piccole bacche rosse, sono conosciute e amate in tutto il mondo perché terapeutiche e nutrienti grazie alle vitamine contenute, ai sali minerali e agli aminoacidi. Che permettono alle bacche di essere un vero e proprio energizzante in natura.

Cosa sono le bacche di Goji

Le bacche di goji non sono un frutto mitologico nato in laboratorio. Sono invece un piccolo frutto rosso, simile per la sua forma ai mirtilli, che cresce spontaneamente sugli altopiani asiatici. Rigorosamente tra i 2800 e i 3000 metri di altezza si possono quindi trovare degli arbusti e le loro tipiche ciliegie un po’ allungate che tanto piacciono.

La storia che questi frutti si portano dietro è di grande forza: il loro albero è difatti un arbusto, ma è altissimo. Può raggiungere i tre metri di altezza e svetta in terre desolate con i suo fiori lussureggianti. I petali sono infatti viola, nonostante invece il colore che caratterizzi i frutti sia quello del fuoco.

Frutti profondamente zuccherini e dolci, le bacche, il cui sapore è in realtà molto piacevole anche per gli occidentali. Una volta morse, il succo dei frutti è molto simile a quello di more e mirtilli. Nella forma essiccata, invece, ricorda per sapore e consistenza l’uva passa che siamo abituati a mangiare nel muesli. Uvetta a cui, nel medesimo pasto, può tranquillamente sostituire.

Non vengono chiamate: il super cibo a caso. Le bacche di goji sono considerate e sono effettivamente uno dei frutti in cui gli antiossidanti sono più concentrati al mondo. Queste qualità contenute all’ennesima potenza le rendono una delle migliore risorse mondiali in campo alimentare. Il motivo? L’incredibile efficacia contro l’invecchiamento di cellule, pelle e similari.

Sono approdate nel nostro paese solo da qualche anno, anche se qui continuano a non essere coltivate. Inizialmente erano appannaggio di piccole nicchie di appassionati di benessere e di fanatici degli healthy food. Oggi sono invece conosciute più o meno da tutti e consigliate da moltissimi nutrizionisti. In Asia però, come è facile immaginare, sono conosciute da secoli. Nonostante la nascita spontanea oggi sono coltivate e quelle di discendenza migliori sono chiamate Diamanti Rossi, soprattutto in Cina.

Una delle curiosità che non ci si aspetta su questo frutto è che viene raccolto esclusivamente con i guanti. Non esistono infatti metodi di raccolta automatici per questi frutti delicatissimi, ma allo stesso modo va evitato il contatto diretto. Con la pelle, ovviamente. Le mani guantate le staccano delicatamente dalla pianta per poi lasciarle essiccare lentamente al sole : questo tipo di preparazione è quella di qualità più elevata.

Provenienti esclusivamente da paesi lontani, le bacche di goji vengono necessariamente inscatolate dopo la raccolta. Non tutti però li conservano con la cura necessaria al lungo viaggio che le attende. Durante le numerose settimane in mare, se la confezione non è stata sigillata correttamente, a destinazione arriverà un prodotto corrotto. In particolar modo le bacche fresche, ma anche l’estratto in polvere, temono la luce. Un’illuminazione diretta o troppo forte ne provocherà l’ossidazione con un conseguente calo delle proprietà benefiche. Le proprietà terapeutiche e disinfiammatorie scompariranno, così anche l’effetto antiossidante. Per questo motivo vanno accuratamente evitati contenitori in plastica o vetro.

La corretta conservazione è quindi quella che prevede il frutto conservato all’interno di scatole di cartone per uso alimentare. Queste ultime devono avere un sigillo richiudibile e non devono in alcun modo essere trasparenti. Schermare la luce è fondamentale e così anche proteggere le bacche dai cambi repentini di umidità e temperatura.

Bacche di Goji fresche: proprietà

Dopo anni di scetticismo e snobismo da parte della comunità scientifica, oggi le bacche di goji sono oggetto di studio. Le sue proprietà antiossidanti sono più che riconosciute e oggi gli studiosi si stanno concentrando invece su altro. Ovvero sui polisaccaridi contenuti in queste bacche rosse. E sulle loro capacità di essere di aiuto nelle attività di rinforzo, aiuto e sostegno delle difese immunitarie.

Tutto questo perché le bacche contengono ben 18 aminoacidi e numerosi sali minerali che le rendono ottime per ridare energia, ma non solo. Sono ugualmente ricche di vitamina A e C e, uniche al mondo, hanno tutte le vitamine del gruppo B. Grazie a queste caratteristiche da vero e proprio tesoretto della salute, sono degli integratori naturali.

Che siano fresche, freschissime, o che siano essiccate integrano i sali minerali con più rapidità rispetto agli integratori sintetici. Sono infatti ben più assimilabili rispetto alle medicine da banco, tonificano i tessuti e danno energia alle cellule. Sono inoltre il cosmetico più efficace di tutti.

La vitamina A lo rende un grandissimo ariete contro la carenza di energie, ma in combo con i carotenoidi la fa diventare una vera e propria bomba. E’ l’alleato perfetto per pelle, unghie e capelli; utilissimo al ritorno dalle vacanze quando si ha bisogno di rigenerarsi. Al naturale contengono oltre il 15% di proteine, il che le rende un cibo abbastanza assimilabile. Il tutto bilanciato dal 41% di carboidrati, per la maggior parte polisaccaridi. I più che famosi polisaccaridi che tanto fanno bene.

I grassi non raggiungono l’uno percentuale, mentre oltre i due decimi del contenuto totale di questi piccoli frutti rossi è contenuto da fibre. Motivo per cui le bacche fanno bene anche allo stomaco, insieme all’alta percentuale di sali minerali e vitamine. Le vitamine A, B1, B2, B3, B5 e C sono in questo caso sono in preziosa compagnia. Quella di elementi chimici naturali come ferro, ramo, zinco, cromo, selene e manganese.

Il tutto per un intreccio polivalente e altamente salutare per il nostro corpo. Tra gli acidi grassi vanno inoltre segnalati quello palmizio e quello linoleico, rarissimi nelle bacche “di casa nostra”. Presenti soprattutto nel pesce, sono i famigerati: Omega 6 ed Omega 3.

Una delle grandi “applicazioni pratiche” delle Bacche è per il controllo del peso corporeo. Non direttamente in quanto bruciagrassi, ma perché ricche di nutrienti: quando un corpo è malnutrito – caratteristica tipica delle persone con un regime alimentare non corretto, per troppi grassi o per troppo pochi – non ha abbastanza energia. Per rispondere a quest’emergenza il corpo va in affanno, e rallenta automaticamente il metabolismo. Indi i grassi aumentano la loro presenza nel corpo. Per poter invece dimagrire invece il metabolismo deve essere nel pieno delle proprie funzioni e anche le difese immunitarie dovrebbero essere al top. Qui entrano in gioco le bacche, in quanto non solo tengono più alte le difese: fanno anche da booster al metabolismo. Costringendolo a lavorare di più.

Alcune teorie sostengono che aumenti i livelli di serotonina nel sangue – l’ormone del buonumore – e che possano addirittura aiutare a prevenire l’invecchiamento delle cellule cerebrali. Ma di ciò non vi è alcuna evidenza scientifica.

Bacche di Goji in compresse: quando assumerle

Le bacche di Goji vanno assunte in compresse esattamente per gli stessi motivi per cui si dovrebbero assumere le bacche fresche o essiccate come fossero uva passa. Tenere alte le proprie difese immunitarie, aiutare il metabolismo, contrastare l’invecchiamento e, ovviamente, dimagrire. In più però l’estratto di bacche in compresso ha delle proprietà, compresa la facilità di assunzione. Plus non da poco, che le altre tipologie di somministrazione non hanno.

Il Goki Berry Extract, che è l’ingrediente principale di qualsiasi compressa a base di bacche di Goji, ha un solo principio attivo che è appunto l’estratto di bacca e pochissimi agenti inattivi, tutti di natura essenzialmente bio. Adatti per vegetariani e vegani, sono particolarmente indicati anche a chi fa una vita particolarmente attiva e dinamica. Se infatti è difficile portare con sé in viaggio una sacchetta di bacche per il fabbisogno dei tre cucchiai giornalieri necessari a una persona adulta, questa è una variante intelligente.

Bastano infatti un massimo di due compresse al giorno per raggiungere i propri desiderata. Una nel caso si voglia semplicemente assumere un integratore vitaminico; due nel caso si voglia un aiuto contro l’adipe in eccesso. Sono utili anche per ridurre la cellulite, in quanto aiutano a sgonfiare le cellule malate. In alternativa, si possono assumere 120 ml al giorno di succo di bacche di goji. Oppure 30 ml di estratto puro due volte al giorno.

Le bacche non hanno praticamente peso negativo all’interno di una dieta: ci sarebbe bisogno di oltre cento grammi di bacche – e sono tantissime – per avere circa duecento calorie. Inoltre non contengono colesterolo. Il loro essere totalmente naturali vincola però la loro efficacia. Si avranno gli effetti desiderati solo in seguito a un’assunzione rigorosa e disciplinata dell’estratto.

Le bacche di goji non sono la panacea per tutti i mali, né la fonte di eterna giovinezza. Sono però dei validi aiuti, l’asso nella manica per un’alimentazione equilibrata e un corpo forte. La posologia più adatta per un primo utilizzo sono 1-2 compresse al giorno per un mese. Dopo di ché andrebbe sospesa per qualche settimana – circa due – l’utilizzo; da riprendere, quest’ultimo, a fasi alterne per tutto il periodo autunno-inverno.

Questo tipo di conservazione ha, infine, un ulteriore pregio: l’estratto è per sempre giovane. Le bacche, se esposte alla luce o all’ossigeno, invecchiano nei loro componenti fondamentali. Anche se fresche. Assumendole sotto forma di compresse, si ha invece la possibilità di utilizzarle molto più a lungo.

Scritto da Amelia De Luna

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