Cancro al seno: miti e realtà

L'articolo illustra una serie di falsi miti sul cancro al seno e spiega come prevenire e diagnosticare precocemente il tumore.

Il cancro al seno è una patologia estremamente diffusa tra le donne italiane e di tutto il mondo. Si calcola che circa una donna ogni 8 si ammali di questa patologia a un certo punto della sua vita. Molto si sa a proposito di questo tumore, ma nonostante il progresso ancora oggi sono molto diffusi alcuni falsi miti. Sono credenze pericolose, perché talvolta spingono le donne a non curarsi o ad agire in modo sbagliato e dannoso.

Scopri quali sono i miti sul tumore al seno e quali sono, invece, i dati reali.

Falsi miti sul cancro al seno

Paura e confusione sono all’origine dei miti sul cancro al seno. Eppure la verità è che l’individuazione e il trattamento del cancro al seno sono decisamente migliorati. Non lasciate che questi sette miti vi impediscano di farvi avere le cure necessarie.

Mito n. 1: le giovani pazienti

Mito: Il cancro al seno è diventato un’epidemia tra le giovani donne.

Realtà: Anche se sempre più donne sono a rischio, il 95% dei casi di cancro al seno si verifica in donne di età superiore ai quarant’anni e più di tre quarti si verificano in donne di età superiore ai cinquanta. Quindi le donne giovani sono colpite solo in minima parte da questa patologia.

Mito n. 2: la mortalità

Mito: Il cancro al seno uccide più donne di qualsiasi altra patologia.

Realtà: Molte donne americane muoiono per malattie cardiache e per cancro ai polmoni. Inoltre le donne con il cancro al seno hanno un tasso di sopravvivenza a cinque anni superiore al 96% se il cancro non si è diffuso oltre il seno al momento della diagnosi. La diagnosi precoce è la chiave per la sopravvivenza.

Mito n. 3: la familiarità

Mito: Le donne senza casi di cancro al seno in famiglia non sono a rischio.

Realtà: La maggior parte delle donne con diagnosi di cancro al seno non hanno parenti stretti (madre, sorella o figlia) che hanno avuto questa malattia. Per questo motivo tutte le donne devono seguire le raccomandazioni in materia di screening dell’American Cancer Society.

Mito n. 4: la mammografia

Mito: Le mammografie sono dolorose.

Realtà: Le unità mammografiche moderne sono attrezzate per ridurre il grado di sofferenza, tuttavia la compressione della zona mammaria è fondamentale per mammografie di qualità migliore. Dato che il seno è più morbido solo prima o dopo il ciclo mestruale, le donne preferiscono prenotare una mammografia in un altro momento.

Mito n. 5: il reggiseno

Mito: I prodotti antitraspiranti e i reggiseni con ferretto provocano il cancro al seno.

Realtà: Questa voce si è diffusa rapidamente tramite posta elettronica ma nessuno studio ha mai dimostrato che l’uso di antitraspiranti o l’indossare qualsiasi tipo di reggiseni aumenti, e ancora meno provochi, il rischio di cancro al seno. I fattori principali del cancro al seno sono l’essere donna e l’avanzare dell’età.

Mito n. 6: mastectomia

Mito: Individuare il cancro al seno comporta la perdita di un seno.

Realtà: Tempo fa la terapia standard era la mastectomia ma ora molte donne hanno molte più possibilità di scelta. La lumpectomia è eseguita molto più frequentemente. Si tratta della rimozione di una ciste del seno, cioè del solo tessuto tumorale, senza toccare le cellule sane. Spesso la lumpectomia viene abbinata alla radioterapia.

Mito numero 7

Mito: Le mammografie sono costose e non sono coperte dall’assicurazione.

Realtà: In Italia, la mammografia ogni due anni è gratuita per le donne tra i 45 e i 69 anni. Queste donne ricevono anche a casa il documento che ricorda loro di eseguire l’esame. Non è necessario presentarsi alla mammografia con l’impegnativa del medico curante. Inoltre, se l’esame rivela qualche massa sospetta, i successivi accertamenti sono anch’essi gratuiti.

Linee guida per la prevenzione e la diagnosi precoce

Ora che conoscete i più diffusi (e dannosi) falsi miti sul cancro al seno, è il momento di parlare delle cose che, invece, è importante sapere su questo tumore. In particolare, è fondamentale essere consapevoli dei comportamenti da seguire per la prevenzione e la diagnosi precoce.

Come fare per prevenire il tumore

Prevenire è meglio che curare. Quindi, è bene che tutte le donne siano consapevoli di quali comportamenti le aiuteranno a prevenire la formazione del cancro al seno.

  • Seguire una dieta sana ed equilibrata. In generale, si tratta della tradizionale dieta mediterranea: molta frutta e verdura, cereali integrali, pesce e legumi; olio di oliva rispetto al burro o ad altri grassi animali; poca carne rossa, specie se lavorata; limitare il più possibile i grassi saturi e trans.
  • Fare regolare esercizio fisico. Basta mantenersi attivi e non fare una vita eccessivamente sedentaria.
  • Non fumare.
  • Non fare abuso di alcol, farmaci o altre sostanze.
  • Usare sempre un’adeguata protezione solare, specialmente se si prende il sole in topless.

Diagnosi precoce

La maggior parte dei tumori al seno è curabile, se scoperto in tempo. È fondamentale trovare il cancro quando è allo stadio iniziale, prima che si sviluppino metastasi. Per questo bisogna sottoporsi ai seguenti esami diagnostici, che variano a seconda dell’età della donna.

Over 40:

  • Eseguire una mammografia ogni anno (o al massimo ogni due anni)
  • Sottoporsi a un esame medico al seno ogni anno da un dottore o un’infermiera (l’esame medico al seno dovrebbe essere fatto in un periodo di tempo prossimo a quello della mammografia)
  • Eseguire mensilmente l’auto-esame del seno

Da 20-39 anni:

  • Eseguire un esame medico del seno da un dottore o un’infermiera ogni tre anni
  • Eseguire mensilmente l’auto-esame del seno

Se avete casi di cancro al seno in famiglia confrontatevi sulle linee guida agli screening mammografici e prendete appuntamento presso il vostro medico di fiducia.

Scritto da Elisa Ceccon

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