Cefalea da freddo: da cosa è provocata?

Ti sarà capitato di incorrere nell'emicrania da gelato: cosa significa esattamente e perché ne soffriamo?

Capita a tutti a volte di soffrire di mal di testa, ma cosa significa esattamente cefalea da freddo e quali sono le sue cause? C’è un tipo di mal di testa che tutti prima o poi abbiamo sperimentato, ovvero quello dovuto al freddo. Si tratta di un disturbo piuttosto comune che viene anche indicato con il termine emicrania da gelato. Si caratterizza per la rapidità con cui ci colpisce e si verifica normalmente in seguito al consumo improvviso di bevande o cibi freddi.

Cefalea da freddo: significato e cause

Ovviamente l’ingestione di alimenti congelati, non è l’unica causa di questo particolare tipo di cefalea. È infatti possibile che questo mal di testa da freddo sia dovuto a un una lunga esposizione dell’orofaringe a temperature molto basse. La ragione per cui ci viene mal di testa a seguito del consumo di cibo, è che gli alimenti freddi causano una costrizione dei vasi sanguigni del palato. Eppure questa sensazione fredda in bocca passa molto alla svelta, quindi mancando lo stimolo i vasi sanguigni si dilatano. Questa risposta di compenso causa la cefalea.

Proprio questo meccanismo fisiologico attiva un segnale che attraversa il nervo trigemino, una delle parti del sistema nervoso più importanti del volto. Si tratta dello stesso nervo che trasmette i segnali di dolore della faccia. Quindi gli stimoli dovuti all’aumento o alla riduzione diametro dei vasi sanguigni vengono interpretati del nostro cervello come provenienti dalla nostra fronte. Questa tipologia di fenomeni viene normalmente chiamata dolori riferiti, ovvero un dolore che si manifesta distante dal luogo in cui è nato. Questo tipo di cefalea colpisce in particolare chi già soffre di emicrania, in quanto risulta ipersensibile a queste evenienze.

L’arteria cerebrale anteriore

Un’altra teoria che spiega il sopravvento di una cefalea da freddo e quella dell’arteria cerebrale anteriore. Questa arteria è responsabile del trasporto di ossigeno ai lobi frontali. Quando, in seguito d’ingestione di cibo a basse temperature, uno stimolo freddo aumenta il flusso attraverso questa arteria, darebbe origine alla cefalea. Questa sarebbe dovuta ha un meccanismo di difesa del nostro cervello nei confronti dell’ischemia. Sostanzialmente a causa dello stimolo freddo e del conseguente abbassamento della temperatura, il nostro cervello vaso dilata le arterie per aumentare l’afflusso di sangue caldo. Purtroppo però la nostra scatola cranica ha dimensioni ben definite, quindi un improvviso aumento di volume del sangue genera pressione provocando l’emicrania. In seguito l’arteria cerebrale anteriore si restringe nuovamente quando lo stimolo il freddo sarà passato. Contemporaneamente anche il nostro mal di testa si ridurrà notevolmente.

Assolutamente possiamo affermare con certezza che non si tratta di nulla di grave per la tua salute. Semplicemente la cefalea da freddo è un fenomeno che colpisce tutte le persone indistintamente dal genere e dall’età. L’unico caso in cui può essere più frequente e fastidiosa è quello di pazienti che già soffrono di emicrania. La soluzione consiste nel consumare cibi freddi lentamente, oppure aspettare che questi raggiungano una temperatura più accettabile per il nostro corpo.

Scritto da Amos Granata

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