Come capire se il botulino è presente nei barattoli di conserve o nella marmellata

Come fare per capire se il botulino è presente nei barattoli di conserve o nella marmellata? Ecco i rimedi da seguire

Nei barattoli di conserve o nella marmellata ci può essere il rischio di botulino: come fare per capirlo? Scopriamo alcuni rimedi e consigli per capire se il botulino è presente nei barattoli di marmellata.

Come capire se il botulino è presente nei barattoli di conserve o nella marmellata

Le conserve fatte in casa, come le marmellate, sono generalmente considerate sinonimo di “genuinità” ma non è sempre detto. Nei barattoli di conserve o nella marmellata invece può esserci un serio pericolo per la nostra salute se non vengono preparate correttamente.

Qualsiasi alimento si deteriora nel tempo perdendo le proprie caratteristiche nutrizionali e organolettiche. Lo scadimento può essere dovuto all’azione di diversi agenti come per esempio microrganismi, enzimi oppure l’esposizione alla luce o al calore.

A livello industriale ci sono dei processi che permettono di rallentare queste degradazioni mantenendo un prodotto sicuro dal punto di vista igienico-sanitario. Purtroppo non tutti questi processi sono riproducibili in casa: per questo motivo, chi si cimenta nel produrre una conserva casalinga può incorrere nel rischio di botulino

Si tratta del batterio Clostridium botulinum, un microrganismo che si sviluppa in assenza di aria e che è possibile ritrovare nel suolo, nei sedimenti e nella polvere, sotto forma di spora. Gli alimenti diventano pericolosi se, dopo essere entrati in contatto con le spore, ne permettono la germinazione, ovvero consentono lo sviluppo del microrganismo.

Dopo l’ingestione di un alimento contaminato i sintomi caratteristici del botulismo, l’intossicazione da botulino, compaiono circa entro le 24-72 ore e si presentano come:

sdoppiamento della vista;

difficoltà di messa a fuoco;

difficoltà a tenere le palpebre aperte;

dilatazione delle pupille;

secchezza delle fauci;

difficoltà di deglutizione e stitichezza.

Ecco come capire se il botulino è presente nelle conserve di marmellata fatte in casa, curare l’igiene personale e quella della tua cucina: 

Lavati spesso le mani con un detergente ogni volta che tocchi qualcosa di sporco o di estraneo alla ricetta e lavora su ambienti e superfici puliti con attrezzature pulite.

Usa la giusta attrezzatura 

Le pentole per la pastorizzazione devono essere sufficientemente capienti da contenere i barattoli e almeno altri 5 cm d’acqua al di sopra del loro tappo. I contenitori devono essere commisurati al consumo: se sono troppo grandi sono necessari tempi di pastorizzazione più lunghi e rimangono aperti in frigo per più tempo.

Botulino nelle conserve di marmellata: come capirlo?

Come detto, nelle conserve o nella marmellata fatta in casa può capitare di incorrere in un pericoloso rischio: la presenza di botulino. Ecco altri trucchetti per capire se c’è del botulino nelle conserve. 

Dopo la raccolta lava e lavora i prodotti da trasformare in conserva il prima possibile. Lava con acqua corrente in modo da eliminare terra o altri residui. In aggiunta puoi immergere in acqua e bicarbonato di sodio per ridurre eventuali tracce di pesticidi dalla superficie esterna dei vegetali.

Consuma dopo l’apertura

Dopo aver riempito il contenitore, mettete un disco di carta oleata sopra la marmellata/confettura, chiudete ermeticamente i barattoli, e capovolgerli ponendoli su una superficie fredda lasciandoli raffreddare a temperatura ambiente ricoperti con il panno caldo.

Quando i contenitori saranno ben raffreddati, devono essere accuratamente ispezionati per valutare il raggiungimento del sottovuoto. I tappi o le capsule di metallo dovranno apparire leggermente concavi.

Premendo con il dito al centro della capsula o del tappo non si deve udire un “click clack”. Una volta avvenuta l’apertura, le marmellate, le confetture e le composte si conservano in frigorifero anche per una settimana.

Scritto da Chiara Sorice

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