Controindicazioni ed effetti collaterali del vaccino antinfluenzale

Vaccino antinfluenzale: scopriamo quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali.

Il vaccino antinfluenzale, come tutte le somministrazioni di medicinali, potrebbe causare controindicazioni ed effetti collaterali. Ecco cosa potrebbe accadere anche se avviene raramente.

Controindicazioni ed effetti collaterali del vaccino antinfluenzale

Il vaccino antinfluenzale, somministrato come un normale vaccino per contrastare i malanni di stagione, è una normale routine medica che non presenza preoccupazioni. Pur contenendo al suo interno dei piccoli frammenti di virus, il vaccino antinfluenzale è un trattamento sicuro, che non provoca l’influenza ma si devono seguire le modalità d’uso. Quali potrebbero essere le controindicazioni e gli effetti collaterali del vaccino antinfluenzale?

Gli effetti indesiderati in genere si sono verificati entro i primi 3 giorni dopo la vaccinazione e si risolvono spontaneamente in 1- 3 giorni dopo la somministrazione. L’intensità degli effetti indesiderati osservati è stata lieve. Complessivamente, gli effetti indesiderati sono stati in generale meno frequenti negli anziani che negli adulti e nei bambini. Ecco gli effetti collaterali, divisi in molto comuni, comuni, non comuni e rari in adulti e bambini.

Tra gli effetti collaterali molto comuni:

Mal di testa,

dolore muscolare,

sensazione generale di malessere,

dolore al punto dell’inezione.

Effetti collaterali comuni:

Febbre (non comune nei soggetti anziani),

brividi,

reazioni al sito di iniezione:

arrossamento (eritema),

gonfiore,

durezza (indurimento).

Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):

Vertigini (raro negli adulti),

diarrea,

nausea (raro nei soggetti anziani),

affaticamento,

reazioni al sito di iniezione:

lividi (ecchimosi),

orticaria (prurito),

vampate di calore,

gonfiore delle ghiandole del collo, delle ascelle o dell’inguine.

Effetti Rari:

Anomalie nella percezione del tatto, dolore, calore e freddo (parestesia),

sonnolenza,

aumento della sudorazione (iperidrosi),

stanchezza e debolezza inusuali (astenia),

malattia simil-influenzale

dolore alle articolazioni e fastidio al sito di iniezione.

Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:

Lattanti al di sotto dei sei mesi (per mancanza di studi clinici controllati che dimostrino l’innocuità del vaccino in tali fasce d’età);

Soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave (anafilassi);

dopo la somministrazione di una precedente dose a un componente del vaccino;

Una malattia acuta di media o grave entità, con o senza febbre, costituisce una controindicazione temporanea alla vaccinazione, che va rimandata a guarigione avvenuta.

Vaccino antinfluenzale: le controindicazioni

Il vaccino antinfluenzale è una potente arma di prevenzione contro l’influenza stagionale, patologia a carico delle vie respiratorie dovuta ai virus influenzali. Il vaccino antinfluenzale in Italia è detto trivalente perché contiene tre tipi di virus: due di tipo A (H1N1 e H3N2) e uno di tipo B. C’è poi un vaccino quadrivalente che contiene due virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e due virus di tipo B. I virus che sono contenuti nei vaccini vengono scelti sulla base dei virus isolati nel corso della stagione antecedente.

Abbiamo visto i principali effetti collaterali del vaccino antinfluenzale anche se sono rari e non gravi. I più comuni, come visto, sono gonfiore-arrossamento nella sede dell’iniezione, malessere generale, febbricola e lievi dolori muscolari. In genere si risolvono tutti spontaneamente. Come ogni farmaco, anche il vaccino antinfluenzale può causare reazioni allergiche, comunque rare.

Scritto da Chiara Sorice

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