Cos’è la Sindrome di Asperger e quali sono i sintomi

Di cosa si tratta quando si fa riferimento alla sindrome di Asperger? Cerchiamo di saperne di più circa questo disturbo particolare.

Che cos’è la sindrome di Asperger e quali sono i suoi sintomi? Cerchiamo di fare chiarezza circa questo disturbo molto particolare, in questo articolo.

Sindrome di Asperger

Si tratta di un disturbo grave dello sviluppo, che porta a serie difficoltà in ambito dell’interazione sociale. Alcuni dicono che sia molto simile all’autismo senza ritardo mentale ma, in realtà, i pareri medici sono ancora piuttosto discordanti. Ancora non si è arrivati ad una risposta univoca riguardo le affinità e differenze tra questi due disturbi.

Non sempre vi è stata chiarezza circa questo disturbo. E’ per questo che, spesso, genitori di bambini sofferenti della sindrome, non sapevano bene come comportarsi. Inizialmente, quindi, mancava chiarezza e linee guida che potessero spiegare al meglio nel dettaglio tale disturbo.

E’ solo nel 1994 che tale sindrome è stata resa “ufficiale”. Sono stati condotti, a tal proposito, degli esami. E’ stato dichiarato ufficialmente che l’autismo e la sindrome di Asperger sono due condizioni diverse, anche se fanno parte della stessa categoria di disturbi pervasivi dello sviluppo. Ancora non si sa bene quanto tale sindrome è davvero diffusa e, inoltre, non si è ancora riusciti a capire quanto sia rilevante nei maschi e nelle femmine. Altro aspetto da chiarire è la genetica: gli studi non sono ancora arrivati a definire la possibilità dell’aumento di probabilità di trovare le stesse condizioni tra parenti.

Sintomi

Quali sono i sintomi più comuni della sindrome di Asperger e come riconoscerli? Intanto, dobbiamo dire che le prime avvisaglie arrivano a circa due o tre anni. Purtroppo, però, spesso ci si accorge della presenza del disturbo soltanto quando la persona va a scuola. I sintomi riguardano il linguaggio, la comunicazione, le relazioni sociali, le capacità motorie, il comportamento e gli interessi quotidiani.

Le persone affette da questo disturbo non sono interessate a sancire rapporti di amicizia, ad esempio. Non vogliono manifestare le proprie emozioni, gli interessi, gli obiettivi. Anche il tono di voce è particolarmente importante. Le persone che sono affette dalla sindrome hanno un tono di voce monotono e pedante. Altro sintomo particolarmente determinante è la gestualità ripetuta, come ad esempio lo sbattere delle mani.

Si tratta di comportamenti ripetitivi ed inutili. Per ciò che riguarda il movimento, i pazienti appaiono spesso goffi e con difficoltà di coordinare i vari movimenti. Possiamo, quindi, dire che le capacità motorie di queste persone non sono le stesse rispetto ai coetanei che non soffrono di tale disturbo. Il quoziente intellettivo di queste persone, però, contrariamente a ciò che si può pensare, è del tutto normale. Anzi, addirittura, alcuni di essi possono presentare doti fuori dal comune. Esistono, infine, delle patologie collegate a questo disturbo. Esempi classici sono i deficit uditivi o visivi, deficit intellettivi, anomali a livello genetico, disturbi del sonno.

Scritto da Erika Vettori

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