Autismo: una ragione per sperare

Quando dei genitori scoprono che il proprio figlio è affetto da autismo, facilmente perdono le speranze. Ma oggi ci sono ottime possibilità.

Quando dei genitori capiscono che il loro figlio è affetto da autismo, la maggior parte vorrebbe che il problema scomparisse magicamente. Desideravano tanto un bambino e guardarlo crescere. Invece, devono affrontare il fatto che avranno un figlio che potrebbe non essere all’altezza delle aspettative e che metterà alla prova la loro pazienza.

La vita con l’autismo

Alcune famiglie negano l’evidenza o sognano una cura istantanea per l’autismo. Portano il figlio da uno specialista all’altro, sperando che la diagnosi cambi. È importante per la famiglia superare il dolore e affrontare il problema, non perdendo le speranze per il futuro dei propri figli. Quando i genitori si rendono conto di questo, la loro vita può andare avanti.

Oggi, molto più di prima, le persone affette da autismo possono essere aiutate. Tutto grazie a un intervento precoce, un’educazione speciale, il supporto della famiglia, e, in alcuni casi, le medicine. In questo modo si possono aiutare i bambini con autismo a vivere meglio. Interventi speciali e programmi educativi possono migliorare la loro capacità di imparare, comunicare e relazionarsi, riducendo la gravità e la frequenza di comportamenti dirompenti. Le medicine possono aiutare ad alleviare alcuni sintomi. Anche bambini più grandi o adulti come Paul possono beneficiare dei trattamenti disponibili oggi. Quindi, anche se non esiste una cura, è possibile migliorare di molto la vita quotidiana di bambini e adulti affetti da autismo.

Autismo e indipendenza

Oggi, un bambino che riceve una terapia e un’educazione efficaci ha tutte le carte in regola per utilizzare le sue capacità uniche per imparare. Anche quando il disturbo è piuttosto grave, si può imparare a essere autonomi nel cucinare, vestirsi, fare la lavatrice e gestire i soldi. Per i bambini affetti da autismo, raggiungere il più grande livello di indipendenza potrebbe essere l’obiettivo primario dell’educazione.

Altri giovani potrebbero continuare ad acquisire capacità accademiche di base, come leggere, scrivere e semplici operazioni matematiche. Molti finiscono il liceo. Alcuni, come Temple Grandin, possono persino diplomarsi al college. Come per qualsiasi altra persona, gli interessi personali costituiscono un grande incentivo a imparare.

Intervento precoce

Chiaramente, un fattore fondamentale per sviluppare il potenziale a lungo termine di un bambino affetto da autismo è rappresentato dall’intervenire il prima possibile. Prima inizia a ricevere assistenza, più ha opportunità di imparare. Inoltre, poiché il cervello di un bimbo piccolo si sta ancora formando, gli scienziati credono che un intervento precoce dia ai bambini la migliore possibilità di sviluppare tutto il loro potenziale. In ogni caso, non importa quando avviene la diagnosi, non è mai troppo tardi per iniziare un trattamento.

La terapia

In generale, il trattamento deve prevedere un vero e proprio training relazionale. Il soggetto autistico deve imparare a relazionarsi con gli altri, familiari e sconosciuti, per poter essere inserito nel contesto in cui vive. Per fare ciò, è fondamentale il supporto costante della famiglia. I genitori devono collaborare con i terapeuti per creare un ambiente favorevole.

Se necessario, è anche possibile ricorrere alla terapia farmacologica. Tuttavia è bene ricordare che non esiste un vero e proprio farmaco per l’autismo. Anzi, alcuni studi clinici hanno dimostrato l’inefficacia di medicine come il Citalopram. Tutto ciò che si può fare per via farmacologica è tenere sotto controllo alcuni sintomi.

Scritto da Giusy Criscuolo

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