Diagnosticare la placenta previa

La placenta previa è una condizione in cui essa va a depositarsi in una posizione poco consona, interferendo con un normale parto.

Durante le fasi della gravidanza si possono riscontrare casi di placenta previa. Si verifica in circa 1 ogni 200 gravidanze. Ciò può causare sanguinamento e interferire con un normale parto vaginale. E’ una condizione che fa sì che la placenta si trovi nella parte inferiore della cavità uterina.


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Cause placenta previa


Sebbene la causa che porta a questa affezione sia sconosciuta, alcuni esperti ritengono che l’impianto placentare non possa avvenire sulla stessa parte della parete uterina più di una volta. Se una donna ha avuto diverse gravidanze, la parte inferiore dell’utero potrebbe essere l’unico posto in cui la placenta possa essere impiantata. Ciò spiegherebbe perché la placenta previa è più comune in donne con alle spalle diverse gravidanze.

Tipologie

Esistono tre tipi di placenta previa. Completa, in cui la cervice è completamente coperta. Parziale, in cui è coperta solo una porzione della cervice. Bassa o marginale, in cui la placenta non ricopre la cervice ma è abbastanza vicina da interferire potenzialmente con il parto. Un parto vaginale normale non può essere tentato con nessun tipo di placenta previa perché si verificherà un’emorragia estrema. Per questo motivo, i bambini della maggior parte delle madri con placenta previa vengono partoriti con cesareo.

Sintomi principali

Il principale sintomo è il sanguinamento vaginale indolore. Il sanguinamento può iniziare già dalla ventiquattresima alla ventiseiesima settimana, sebbene sia più comune durante le ultime 4 o 5 settimane. Poiché la parte inferiore dell’utero si allunga e si dilata durante le ultime settimane di gravidanza, porzioni della placenta possono essere strappate dalla parete dell’utero. Questo porta a sanguinamento in quantità variabili, che vanno da poco a molto.

Il sangue è di colore rosso vivo, a indicare che l’emorragia è fresca. Non è associato a nessuna lesione precedente, come una caduta. Il dolore o il crampo addominale di solito non sono accompagnati da sanguinamento, a meno che la donna non sia in travaglio.

Qualsiasi perdita di sangue dalla vagina durante la gravidanza è anormale, dovrebbe essere segnalato immediatamente al ginecologo. Ordinerà l’esecuzione di un’ecografia dell’addome per localizzare la placenta. Nella maggior parte dei casi di placenta previa. L’ecografia mostra la placenta che copre una parte o tutta l’apertura della cervice.

Soluzione alla placenta previa

Una volta diagnosticata la placenta previa, si deve prestare attenzione al sangue. Il grado di sanguinamento vaginale di solito determina il tipo di trattamento, ritardato o attivo. Se le perdite non sono abbondanti, il trattamento ritardato viene generalmente scelto perché consente al feto di maturare abbastanza per sopravvivere al di fuori del corpo materno. Il trattamento ritardato comporta l’ammissione della donna all’ospedale, il suo mantenimento a letto, e il monitoraggio per qualsiasi occasione di sanguinamento. Quando è il momento di partorire il bambino, verrà eseguito un taglio cesareo.

Se il sanguinamento vaginale è intenso, può comportare una abbondante perdita ematica dal corpo della madre. L’emorragia si ferma solo dopo che il bambino è stato partorito e la placenta è stata rimossa. Ciò richiede un trattamento attivo per salvare la vita della madre e del bambino, anche se quest’ultimo nascerà con un parto pre termine. Un parto cesareo sarà eseguito immediatamente, se il sanguinamento vaginale dalla placenta previa è intenso.

Scritto da Susanna Mele

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