Gli alimenti che possono avere interazioni pericolose con i farmaci

Un lungo elenco di alimenti causano interazioni, anche pericolose, con l'assunzione di farmaci. Vediamo quali sono e come comportarsi per evitarlo

Le interazioni tra farmaci e alimenti rappresentano l’instaurarsi di una relazione tra il medicinale ed un componente del cibo (nutriente o molecola attiva) e bisognerebbe sempre tener conto di questo aspetto durante una terapia farmacologica in modo da limitare qualsiasi rischio per il paziente.

Possono essere particolarmente rilevanti quando alterano la risposta dell’organismo al principio attivo del farmaco, riducendone o alterandone l’effetto o aumentandone la tossicità.

Gli alimenti interagiscono con i farmaci con diversi meccanismi

  • Interazioni farmacodinamiche: i composti alimentari sono in grado di mimare il farmaco o diventarne antagonisti (diminuirne l’effetto) agendo direttamente sui suoi recettori.
  • Interazioni farmacocinetiche: possono invece modificare l’effetto dei medicinali influenzandone il rilascio o l’assorbimento nell’organismo minandone quindi l’efficacia e la sicurezza.

Queste interazioni si possono suddividere in tre tipi a seconda della loro natura:

  • Fisico chimica
  • Fisiologica
  • Patologica

Interazioni tra farmaci e alimenti: come comportarsi

Leggere attentamente il foglietto illustrativo

Quando si sta per assumere un qualsiasi farmaco o si sta per intraprendere una qualsiasi terapia che comporti l’assunzione o l’utilizzo di un medicinale, è sempre opportuno leggere attentamente il bugiardino per individuarne i principi attivi, le eventuali interazioni e gli effetti indesiderati a cui prestare attenzione.

Nel dubbio, è importante ricordarsi che ci sono diversi alimenti e bevande che per struttura chimica possono alterare il nostro metabolismo e la reazione dello stesso al medicinale, come anche l’assorbimento, l’accumulo, e alcuni possono essere anche irritanti per il sistema digerente. Anche per questo è sempre bene seguire attentamente le indicazioni sui tempi di assunzione, ossia se lontano dai pasti a stomaco vuoto, a stomaco pieno, appena mangiato o a distanza di qualche tempo, ecc.

Tutte queste indicazioni sono importanti sia ai fini della risposta dell’organismo al medicinale, sia per garantire la sicurezza del paziente.

Gli alimenti che possono interagire e i loro effetti

L’elenco degli alimenti che possono interagire con i medicinali è piuttosto lungo, tra cui troviamo anche diversi frutti e verdure. Queste infatti sono ricche di composti che possono interferire con i farmaci in svariati modi.

Ecco in linea generale gli alimenti a cui si dovrebbe prestare particolare attenzione durante l’assunzione dei farmaci e i loro possibili effetti avversi.

In base ai composti, gli alimenti che possono interferire con i medicinali si possono classificare:

  • Alimenti ricchi di salicilati: sono analoghi, nella struttura all’aspirina, ed in alcune spezie possono raggiungere concentrazioni molto elevate potenziandone l’effetto;
  • Alimenti ricchi di potassio: possono provocare aritmie associato a farmaci diuretici o betabloccanti;
  • Alimenti ricchi di Tiramina: una sostanza azotata che si forma durante la loro lavorazione, può portare a crisi ipertensive se assunti con alcuni farmaci antidepressivi;
  • Alimenti ricchi di vitamina K: promuovono la coagulazione del sangue riducendo l’effetto dei farmaci anticoagulanti;
  • Alimenti ricchi di fibra: le fibre possono intrappolare diversi farmaci riducendone l’assorbimento;
  • Alimenti ricchi di furanocumarine: molecole attive presenti nel pompelmo e nelle arance di Siviglia, il pompelmo infatti altera fino ad una trentina di farmaci diversi e fino a 24 ore dall’ingestione, con il rischio di effetti tossici per l’organismo;
  • Alimenti ricchi di glucosinolati: portano all’accumulo dei farmaci alterandone gli effetti;
  • Alimenti ricchi di polifenoli: alterano l’assorbimento;
  • Alimenti ricchi di carotenoidi: alterano il metabolismo di alcuni farmaci;
  • Bevande alcoliche: interagiscono con tutti i tipi di farmaci alterandone l’assorbimento epatico e potenziandone l’effetto sul sistema nervoso;
  • Bevande contenenti caffeina: possono aumentare la tossicità di alcuni farmaci attivandone i recettori o provocandone l’accumulo;
  • Latte e derivati e alimenti ricchi di calcio: non dovrebbero essere assunti con alcuni tipi di antibiotici perché ne riducono l’effetto; d’altro canto riducono l’effetto gastrolesivo di alcuni farmaci.

Consultare sempre il medico in caso di dubbi

È comunque sempre buona norma consultarsi con lo specialista per qualunque dubbio riguardo alle terapie prescritte ed eventualmente valutare un regime dietetico adeguato.

Prestare sempre attenzione ad eventuali effetti indesiderati anche lievi e avvisare subito il medico curante se dovessero persistere senza dimenticare di segnalare i medicinali assunti in quel momento.

Scritto da Alexandra Tubaro

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