Meningite: incubazione, contagio e trasmissione

La meningite è una malattia che può avere conseguenze anche gravi, specialmente nel tipo batterico. Importante è conoscerne le cause, i sintomi e i metodi di prevenzione. Scopriamoli insieme

La meningite è un’infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello ed il midollo spinale. La meningite si presenta sotto diverse forme e può avere conseguenze anche gravi. Per comprendere meglio di che patologia si tratta, è necessario conoscerne cause, periodo di incubazione e trasmissione.

Meningite: cause

E’ possibile classificare la malattia in base alle cause che la determinano. Questo tipo di classificazione individua quattro diverse forme: meningite virale, meningite batterica, meningite fungina e meningite parassitaria.

  • Meningite virale: nota come meningite asettica, la causa è riscontrabile in alcuni virus che si propagano all’interno dell’organismo. Si tratta della patologia più comune e meno grave. Solitamente si risolve nell’arco di 7-15 giorni.
  • Meningite batterica: è causata da un’ampia varietà di batteri. Si presenta in forma più rara, ma può avere conseguenze gravi, anche fatali. Si presenta sotto diverse forme: insidiosa, classica, fulminante, da pneumococco, da emofilo.
  • Meningite fungina: è contratta tramite contatto con particolari funghi e colpisce, prevalentemente, pazienti immunodepressi.
  • Meningite parassitaria: è una forma molto grave e, spesso, fatale.

Incubazione e sintomi

Il periodo di incubazione della meningite asettica va dai 3 ai 6 giorni. Per quanto riguarda la forma batterica, invece, l’incubazione va da un minimo di 2 giorni ad un massimo di 10 giorni. Il contagio avviene solo nella fase acuta e nei giorni immediatamente precedenti l’esordio.

Tutte le forme di meningite possono presentare gli stessi sintomi:

  • febbre alta
  • cefalea
  • rigidità della nuca
  • vomito

A questi sintomi che, in genere, sono quelli classici, possono aggiungersene altri più gravi che riguardano lo stato confusionale, alterazione del livello di coscienza e, nei casi ancora più gravi, convulsioni.

Nei neonati questi sintomi possono non essere facilmente riconoscibili, possono, però, presentarsi febbre, pianto inconsolabile e continuo, scarso appetito, sonnolenza, irritabilità, convulsioni.

Trasmissione e prevenzione

Questa patologia si trasmette in modo diretto, da persona a persona, per via respiratoria. Si tratta quindi della trasmissione di saliva o di secrezioni nasali che può avvenire tramite tosse e starnuti. Il contagio può avvenire, inoltre, attraverso l’utilizzo di oggetti in comune come posate, bicchieri ed asciugamani. Affinché la patologia possa trasmettersi è necessario, comunque, che le persone stiano a contatto per lungo tempo, in luoghi affollati o nella stessa casa. In ogni caso, non è detto che la malattia vada a svilupparsi. Molte persone, infatti, risultano essere solamente portatori sani.

La persona affetta da meningite cesserà di essere contagiosa dal momento in cui saranno passate 24 ore dall’inizio del trattamento della terapia antibiotica, in caso di diagnosi positiva.

E’ importante cercare di prevenire la trasmissione della malattia. Il vaccino è lo strumento più efficace per la prevenzione della meningite di forma batterica. In Italia sono disponibili vari vaccini per la prevenzione della malattia, alcuni dei quali risultano efficaci già dal primo anno di vita.

Si possono, inoltre, adottare alcuni accorgimenti igienico-ambientali come l’evitare i luoghi particolarmente affollati e poco ariosi, lavarsi spesso le mani, cercare di evitare il contatto con persone malate, portarsi sempre un mano davanti alla bocca in caso di tosse o starnuti, per evitare di diffondere i microbi.

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