Priapismo: le cause e le diverse tipologie

Il priapismo maschile è un disturbo molto fastidioso e per nulla piacevole: vediamo insieme il perché.

Priapo è il dio greco della forza generativa ed è conosciuto e da sempre rappresentato con genitali enormi: è da lui che è stato fatto derivare il termine priapismo. Un’erezione prolungata per più ore e non dipendente da un impulso sessuale, non è qualcosa di piacevole, anzi spesso è molto dolorosa e anche pericolosa. Conosciamone meglio le cause.

Priapismo maschile

Il priapismo è un’erezione prolungata involontaria e spesso dolorosa e non stimolata da un desiderio sessuale. Il termine deriva dal nome del dio greco Priamo, spesso rappresentato esibendo un organo genitale dalle dimensioni esagerate. In opposizione al priapismo è la disfunzione erettile o impotenza, caratterizzata invece dalla difficoltà di avere o mantenere un’erezione adeguata a consumare in maniera completa un rapporto sessuale.

Il priapismo venoso può essere pericoloso e rappresenta un’urgenza medica che va celermente trattata chirurgicamente, per evitare la perdita della funzione erettile. Tale intervento, in anestesia totale, permette di aspirare il sangue non ossigenato e di effettuare dei lavaggi con soluzione fisiologica all’interno dei tessuti penieni.

Priapismo cause

Le cause che portano al priapismo possono essere varie, generalmente interessano il sistema nervoso o quello sanguigno (per esempio la trombosi vascolare pelvica); anche patologie urologiche o la presenza di tumori sono tra le cause di questo disturbo.

In realtà il priapismo può anche essere sintomo di diverse malattie, come la leucemia, uretriti, cistiti, infiammazioni della prostata e cisti pelviche. Anche alcuni farmaci possono concorrere al disturbo, specie quelli usati proprio per indurre erezioni, come il viagra o anticoagulanti e corticosteroidi.

Tipologie

Quando si parla di priapismo, ci si riferisce a due tipologie: quello venoso e quello arterioso. Il primo, detto anche “a basso flusso” è determinato dal mancato deflusso del sangue dal pene che comporta assenza di ossigenazione e la formazione di necrosi. Questo tipo di priapismo va trattato in tempi molto brevi in quanto la mancata ossigenazione delle cellule le conduce alla morte e si può incorrere in danni anche permanenti.

In quello arterioso o “ad alto flusso” invece, il pene appare caldo e non necessariamente rigido e dolente: tale disturbo è causato da un esagerato afflusso di sangue, dipeso per esempio dalla rottura di un’arteria nell’organo. Nella letteratura scientifica viene indicato anche un terzo tipo di priapismo, chiamato idiopatico, ovvero senza una causa ben identificata e di natura probabilmente psicologica.

Uno studio pubblicato su una rivista specializzata, ha evidenziato che il priapismo non sarebbe una patologia esclusivamente maschile e che, seppur in casi molto rari, può colpire anche le femmine. In tal caso l’organo interessato è il clitoride: l’erezione di tale zona, dolorosa e prolungata, avviene anche in questo caso in assenza di impulsi sessuali e determina il raggiungimento di orgasmi multipli in breve tempo.

Anche in questo caso, le cause possono essere ricercate in una eccessiva produzione di adenosina, la sostanza che regola la dilatazione dei vasi, o da una malformazione del circolo venoso o nervoso.

Scritto da Mara

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