Legumi nello svezzamento: quando è meglio introdurli?

Lo svezzamento è una fase molto importante per l'alimentazione di un bambino: i consigli su quando e come introdurre i legumi.

Lo svezzamento è uno dei processi più importanti per l’alimentazione del bambino. Insegnarli i sapori e quindi i vari gusti è un compito importante. Ma dopo quanto è opportuno inserire nell’alimentazione cibi più pesanti da digerire come i legumi?

Legumi e svezzamento: quando introdurli

Lo svezzamento è una delle caratteristiche più importanti dell’essere umano. Si tratta in modo particolare di un processo atto a eliminare in parte il latte materno o tramite biberon e andarlo a sostituire con gli alimenti classici dell’alimentazione quotidiana che tutti conosciamo. In genere questo è un processo che avviene gradualmente e con alimenti scelti. La maggior parte delle volte quando si parla di svezzamento si tratta un argomento piuttosto vasto di cui si hanno differenti tipi di pensiero. Ci sono mamme che proclamano lo svezzamento aiutato ossia quello fatto passato un certo periodo di tempo e quando vedono che il loro bambino è proprio. In alternativa c’è l’auto svezzamento. Esso è piuttosto preso in considerazione negli ultimi anni e si tratta di rispettare i tempi del proprio bambino in modo tale da responsabilizzarlo già da piccolo e da sostenerlo già in questo ambito della crescita. In questa circostanza e seguendo questo tipo di pensiero il bambino viene assecondato e non spinto verso il cambio di alimentazione vero e proprio. Si aspetta che il bambino chieda il cibo alla mamma solo per provare e per sperimentare cose nuove e lo si asseconda. Si tratta quindi solo di assecondare il punto di vista del bambino anche in queste fasi. In genere in concomitanza si tende a dare il latte al bambino almeno un pasto al giorno. I più presi in considerazione sono la colazione e la sera. Con il passare del tempo a dopo lo svezzamento completato il bambino inoltre sceglierà da solo se continuare a assumere latte come bevanda oppure no.


A che età iniziare?

Il neonato ha bisogno del latte materno per essere coccolato e anche per creare un tipo di attaccamento esclusivo con la mamma. Questo rapporto gli servirà poi per tutta la vita. Introdurre lo svezzamento non è semplice: bisogna rispettare il ciclo delle cose e i tempi del bambino in sé. In linea generale è consigliato iniziare a introdurre cibi nuovi non prima degli otto mesi dalla nascita del bambino. Questo perché per assaporare i cibi il bambino ha bisogno di saper riconoscere i sapori e non solo, devono essere spuntati i primi dentini da latte. Tramite essi infatti il bambino può non solo succhiare ma anche masticare e mordere. Si deve tener presene che i primi alimenti che devono essere introdotti sono i liquidi: possono esserci minestrine e succhi di vario genere adatti allo svezzamento, anche biologici, che possono fare da introduzione al processo stesso. Successivamente si deve iniziare a far conoscere i vari sapori al bambino: in genere si fa assaggiare il limone per il gusto aspro e lo zucchero per il dolce. Successivamente si passa agli omogenizzati. Essi sostituiscono i pasti veri e propri e essendo principalmente liquidi permettono al bambino di non dover affaticarsi troppo nel mangiare. Successivamente si passa ai cibi solidi come la carne o il pesce. Ma non prima del primo anno di età.

Quando introdurre i legumi?

I legumi sono un alimento importante per il fabbisogno energetico del vostro bambino e soprattutto sono fondamentali per regolarizzare l’intestino. Introdurre i legumi nello svezzamento è semplice se si usano dei piccoli accorgimenti. Uno dei quali è l’utilizzo del frullatore. Frullare i legumi in generale è un ottimo modo infatti per inserirli in minestrine e pappette di vario genere e per fare in modo che il vostro bambino le mangi in modo regolare. Al tempo stesso se si scelgono dei legumi non frullati si devono necessariamente aspettare i primi anni di età per inserirli nello svezzamento. Al contrario si può considerare di inserirli già dopo aver assecondato le papille gustative del bambino. Al tempo stesso si consiglia di non esagerare con la loro assunzione perché si tratta di un alimento pesante da digerire.

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